Il PD Sicilia chiede le dimissioni del Presidente Musumeci. Il circolo di Castelbuono aderisce

Il Partito Democratico siciliano esprime sgomento e preoccupazione per la grave situazione sanitaria che la Sicilia sta vivendo in questi giorni, le cui responsabilità politiche sono da addebitare alla gestione dell’emergenza Covid da parte del governo regionale e, in particolare, del Presidente Musumeci, nella veste di commissario straordinario per l’emergenza.
Grave situazione sanitaria generata dall’incapacità del governo regionale di fornire dati attendibili e la tracciabilità degli stessi, a cui si aggiunge la presunta falsificazione dei dati relativi ai contagi ed ai decessi da Covid-19 in Sicilia, oggetto di un’indagine che ha portato alle dimissioni dell’Assessore regionale alla sanità Ruggero Razza. Nel ribadire la fiducia nel lavoro della magistratura come anche il rispetto del principio di presunzione di innocenza, è necessario sottolineare le responsabilità politiche che gravano sul governo regionale e sulla maggioranza che lo sostiene, per una vicenda che ha offuscato, ancora una volta, l’immagine della Sicilia a livello nazionale ed internazionale, ma soprattutto ha minato il rapporto di fiducia tra siciliani ed istituzioni nel momento più difficile della nostra storia.
Ma gli altri sinistroidi castelbuonesi che fine hanno fatto?
Silenzio!
Avanti popolo….firmiamo!
Una precisazione tanto stucchevole quanto inutile. Vorrei capire , infatti, perché il circolo PD di Castelbuono non dovrebbe aderire all’iniziativa del PD regionale visto che anche noi ci troviamo in Sicilia!
ma perchè dentro il pd ci sono quelli che sono anche per il pd regionale e quelli che votano per mario cicero. E anche fra quelli che sono per il pd regionale appena mario cicero li chiama loro corrono, come è successo oggi a San Francesco. Insomma un gran casino.
Gli iscritti al PD di Castelbuono porteranno avanti la politica che i Dirigenti Nazionali, Regionali e Provinciali decideranno a Roma e a Palermo dopo l’ampia consultazione dei Circoli che sta avvenendo in gueste settimane. Io non ho più l’età né le scarpette per correre e ho dimostrato, da 10 anni, che il mio percorso politico diverge da quello del Sindaco. Pur non condividendo nel metodo e nel merito quanto deciso dal Sindaco sulle intitolazioni di aule e stanze di edifici pubblici, non potevo rifiutare l’invito, fattomi dallo Stesso, di ricordare la figura di Andrea Sottile con cui ho condiviso, nel Partito e nel Sindacato, 45 anni della mia vita. Andrea, per me, è stato non solo un compagno ed un amico ma anche un fratello maggiore.