Il sindaco Cicero ritorna sulla “questione Pro Loco” con una lettera aperta alla cittadinanza

(Riceviamo e pubblichiamo)
Ho sempre considerato tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati e si impegnano sia in politica che nelle istituzioni culturali, sportive e di aggregazione, (i circoli degli anziani e la Proloco), gruppo dirigenti di una comunità, con una differenza che chi fa politica può anche, nei limiti della decenza, scendere in polemiche, chi invece è gruppo dirigente, ha il compito morale ed etico di vivere la comunità con spirito critico  ma costruttivo. Questo è il mio pensiero, a scanso d’equivoci, evitando così che quelle 12 persone che vivono di polemica, nascosti dietro la tastiera di un pc e che per loro natura personale sono i ‘nimici da cuntintizza, possano sentirsi legittimati a prendere posizione anonime.

Dopo questa premessa, ribadisco la posizione dell’Amministrazione Comunale sulla polemica che la Proloco, anzi, il Presidente, ha aperto con la stessa

Brevemente raccontiamo i fatti,  mettendo in evidenza le contraddizioni del Sig. Presidente e  le falsità che è suo solito raccontare, anche al suo C.d.A e ai Soci e non per ultimo, le tensioni che scaturiscono dal suo operato all’interno della comunità di Castelbuono.

In riferimento alle ultime note che ha pubblicata il Sig.Cusimano in cui  riferisce che  si sente minacciato, ci piacerebbe sapere quando l’avremmo minacciato.

Riascoltando la registrazione del comizio di giorno 5 gennaio tenuto dallo scrivente, alcune dichiarazioni affermate nella sua nota sono palesemente false, basta rivedere il video del comizio. Infatti entrando nello specifico lei ha dichiarato  “…all’atto in cui sono stati tagliati gli alberi al Parco delle Rimembranze il tronco era ancora verde”. Il problema di quegli alberi sta nel fatto che, effettuata la potatura, quindi  tagliando i rami secchi, si lasciano dei tronchi senza nessuna estetica, quando vegetano, purtroppo non riescono a ricomporre la chioma armoniosa com’è giusto che sia.

Il taglio effettuato negli alberi potati all’inizio del 2019  si nota con chiarezza che la vegetazione non riesce a riprodursi, mentre alcuni di quelli tagliati a tronco basso stanno vegetando, si deve soltanto definire quali tra i diversi polloni eliminare e quali lasciar vegetare.

Questo, a dimostrazione che non è un capriccio voler tagliare gli alberi dal basso, a garanzia dell’incolumità dei fruitori del Parco, tant’è che lei lo riconosce   quando afferma del pericolo della caduta dei rami secchi, al punto di aver richiesto la rimozione degli alberi, laddove oggi sono sistemate le panche  per l’accoglienza.

Lei, Sig Presidente, era a conoscenza del fatto, in quanto ne  abbiamo parlato più volte, dell’intendimento dell’Amministrazione Comunale, allorquando si completeranno i lavori presso il Parco delle Rimembranze, con l’istallazione dei giochi, che negli spazi disponibili saranno piantumati delle essenze arboree per ripristinare il parco alberi risalente a più di 70 anni,  in ricordo dei nostri caduti in guerra.

Inoltre in riferimento al fatto in cui lei abbia presentato denuncia ai carabinieri, nel mio comizio non l’ho mai affermato. Ho detto soltanto come si evince nel comunicato da Lei pubblicato il 31.12.2019 sulla pagina facebook della Proloco, dove evidenzia ”… siamo certi che le forze dell’ordine, i Vigili Urbani  e i Carabinieri solitamente sensibili e operosi nella tutela ambientale, non abbiano riscontrato alcune violazioni di sorta”.  A nostro parere questo è un invito alle Forze dell’Ordine, ove non si  fossero interessati alla problematica, ad intervenire. Il sottoscritto quando ha presentato le denunce, le ha  sempre firmate.

Durante il comizio ho detto che sarebbe un paradosso collaborare con la Proloco, dargli € 50.000 di contributi diretti e indiretti, per i servizi resi, per poi mandargli la Finanza, perciò le assicuro che del controllo della Guardia di Finanza negli anni passati, non ne ero a conoscenza.

Sul fatto che il sottoscritto copi le idee degli altri è veramente surreale. Chi mi conosce ha sempre apprezzato o criticato il dinamismo delle mie proposte. Non ho mai detto che l’idea di effettuare il servizio di accompagnamento ai turisti presso il Castello sia stata proposta dal sottoscritto, ho soltanto proposto al CDA del Museo Civico di attivare questo servizio in collaborazione con la Proloco aumentando il biglietto di entrata di un € 1,00, destinando questa maggiore entrata come  rimborso  a  coloro che hanno collaborato  in questo servizio e voglio ricordare , anzi, che questo stesso servizio si sarebbe dovuto  estendere al Museo Naturalistico predisponendo anche li la presenza di volontari e che si doveva avviare contestualmente  l’itinerario turistico tra le chiese e i quartieri storici di Castelbuono, denominato  “percorsi di Arte e di Fede”.

Questo progetto, su iniziativa mia, condivisa da lei e da alcuni soci della Proloco, l’abbiamo presentato nel novembre del  2018 al Vescovo di Cefalù. Ad oggi questo progetto non si è realizzato, malgrado il contributo del Comune per la realizzazione di 3 totem e la stampa dei biglietti.

E’ giusto ricordare che è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la gestione di questi itinerari con i Parroci di Castelbuono. Sarebbe opportuno che Lei spiegasse perchè al Museo Naturalistico e   i “percorsi di Arte e di Fede” non siano iniziati. La nostra  considerazione è che a lei viene facile gestire i servizi in una struttura culturale già avviata, con  una sua programmazione ed una capacità propria di attrattiva, mentre avviare percorsi culturali nuovi, in cui mettere impegno, fantasia e dedizione le viene alquanto arduo, da premettere che tale atteggiamento l’ha messo in atto qualche anno fa quando, appropriandosi del ruolo che ha la Proloco, come organizzazione a livello nazionale  ha sottratto all’ufficio turistico di Castelbuono la gestione delle guide e degli accompagnatori turistici che rendevano dei servizi ai gruppi che venivano a visitare Castelbuono e i suoi monumenti, a dimostrazione che questo paese e questa comunità hanno avuto sempre una sensibilità nel dare servizi al turismo.

Vorrei ricordare a me stesso  (non capiamo ma …..forse si),  che quando lei ha proposto ai giovani, ( dei quali  noi non ci stancheremo mai di ringraziarli per la loro professionalità  e quando  possibile, li valorizziamo  in altri progetti),  di organizzarsi in associazione o in  cooperative per la gestione di questi servizi,   è stato il sottoscritto a far riflettere i giovani invitandoli ad utilizzare la struttura della Proloco, perchè mi sembrava corretto coinvolgere l’Associazione e il suo Presidente, visti i percorsi avviati insieme a dimostrazione che non abbiamo nessun pregiudizio nei vostri confronti.                                 Lei già sapeva, perchè detto in diverse occasioni e non in un comizio, che l’Amministrazione Comunale aveva intenzione di affidare al Centro Polis la gestione della Torre dell’Orologio e del Museo del Risorgimento, se lei ben si ricorda, mi ha dato la fotocopia della delibera della Convenzione tra la Proloco e il Comune, chiedendomi di fare questo passaggio alla scadenza naturale della convenzione, cosa che abbiamo fatto. Ricordo a lei e a qualcuno altro che ancora non ha compreso,  che il Centro Polis è un Istituzione culturale come il Museo Civico, il Museo Francesco Minà Palumbo e i componenti del CDA e i direttori sono di nomina sindacale. Tutto ciò dimostra che noi abbiamo messo sotto la gestione pubblica una struttura pubblica che prima era gestita da privati.

Anche in questo caso Lei si è limitato ad utilizzare l’attrattore culturale Torre dell’Orologio già avviata nella consiliatura 2007-2012, mentre non si è impegnato minimamente a far apprezzare e valorizzare il patrimonio culturale del  Museo del Risorgimento,  “donato” al Comune dall’ex Sindaco Romeo.

In riferimento alle somme che la Proloco percepisce durante l’anno per le attività svolte e per i servizi resi, le faccio presente qui di seguito le varie voci:

– oltre €.42.000 vengono dati dal Museo Civico e destinati per quella proposta fatta dallo scrivente per fare questo nuovo servizio turistico  al Castello;

  • € 4.500 come contributo dato a fine anno dal Comune;
  • € 6.555 riferito all’anno 2018, introiti avuti come Torre dell’Orologio e Museo del Risorgimento.

Qui non conteggiamo  gli incassi della Proloco, nei servizi resi come accompagnatori e guide turistiche, perchè non sono in nostro possesso, e quelli incassati per i servizi  resi alle scuole, presso il Parco delle Rimembranze.

Come vede, Sig Presidente, superiamo i 50.000€.  Sig. Presidente, senza il contributo di idee e di logistica del Comune, lei non potrebbe operare. Non per ultimo la gestione dei bagni pubblici che dopo una prima fase,  lei si è rifiutato di gestire. Non capiamo… ma forse si, visto che è riuscito a litigare e a far litigare anche noi con le ragazze che in modo volontario e con dedizione, svolgevano quel servizio. Sicuramente, dopo questo articolo i cittadini  faranno le loro considerazioni  di come ognuno di noi ha operato e chi somiglia al famoso personaggio di Collodi.

Per evitare qualche sua irruenta reazione istintiva, le ricordiamo che i passaggi da noi rappresentati non sono stati vissuti soltanto dal Sindaco e dal Presidente, ma in ogni fase ci sono testimonianze, atti amministrativi e coinvolgimento dei volontari della Proloco che in modo egregio e rispettoso, portano avanti i vari progetti.

La lettura che bisogna dare a questa vicenda è semplice da definire. Il Sig. Cusimano ha trovato un “giocattolo” con cui passare il proprio tempo. Sicuramente tutti noi gli siamo grati per l’attività che svolge, l’importante è che nessuno si permetta di contraddirlo o di proporre dei cambiamenti sulle impostazioni da lui date nei progetti che porta avanti. Infatti, quando l’Amministrazione precedente gli ha chiesto di liberare i locali dell’ex carcere, che si affacciano su Piazza Margherita, si è sentito “sfrattato dall’Amministrazione Tumminello” cioè ha subìto, a suo dire, una prevaricazione, perchè era un diritto acquisito che facesse “salotto” in quel luogo.

Se l’ attuale Amministrazione Comunale non gli concede più i locali di Casa Speciale, perchè quei locali devono essere utilizzati dal Centro Polis per attivare dei progetti che possono permettere di archiviare documenti storici in piattaforma digitale, abbiamo leso “Sua Maestà”.

Se abbiamo chiesto al Parroco della parrocchia Maria Assunta (Matrice Vecchia) di mettere a disposizione i locali sotto il campanile acquisendo la disponibilità a titolo gratuito, tutto ciò non è condiviso perchè lì  bisogna fare Front-office con il turista.

Se abbiamo dato la disponibilità di gestire insieme l’ufficio Turistico di Corso Umberto I, questo  non è stato possibile perchè forse non si poteva fare “salotto” e gestire in maniera condivisa con il nostro personale, l’attività di promozione turistica. Come si nota, da parte dell’Amministrazione Comunale, vi è sempre stata la massima disponibilità a collaborare con la Proloco e con qualsiasi altra associazione operi a Castelbuono per portare avanti progetti culturali e sociali utili alla comunità.

Abbiamo compreso che l’attuale Presidente della Proloco, pensa di avere una gestione personalistica della sua associazione. Su questo noi non vogliamo sindacare, ma quando la Proloco, ha l’esigenza di utilizzare strumenti economici, siti e spazi pubblici oltretutto a titolo gratuito, è normale ed etico avere un atteggiamento di confronto e di dialogo con chi amministra la comunità.

Infatti se questo non avviene si crea un corto circuito, si innescano polemiche, in poche parole è difficile collaborare.

Dicevamo all’inizio, chi è classe dirigente deve sapersi rapportare con tutti i portatori d’interesse che operano nella comunità, ad esempio, se i commercianti stanno valutando l’ipotesi di portare il mercato settimanale nel cuore del centro storico, dobbiamo essere disponibili al confronto, capire le ragioni e a spiegare le nostre.Mentre il Presidente ha sentenziato che Lui non è d’accordo.

Lo stesso vale se l’Amministrazione Comunale decide di acquistare 3 totem multimediali,  perchè  questa “alzata di scudi” da parte del Presidente della Proloco ?,  scrivendo falsità, infatti, soltanto uno scellerato e noi pensiamo che l’Assessore Guarcello non lo sia, poteva affermare che “…a Castelbuono non esistono persone qualificate a conoscenza di lingue straniere”. Se l’Assessore avesse fatto questa dichiarazione sarebbe andato in contraddizione con tutto quello che è stato dichiarato in questi anni, quando affermiamo che ci sono guide turistiche, personale impegnato nell’accoglienza e nelle strutture culturali, di alto profilo professionale.

Inoltre, detto nel contesto dell’accoglienza dei 150 tour operators, alla presenza di quei professionisti, sarebbe stato un boomerang. Come mai viene menzionata in questa nota di protesta e non  pubblicata  all’indomani di quella affermazione?

Il motivo è chiaro, quelle affermazioni non sono state mai dette. L’Assessore ha spiegato che i Totem servono al turista non organizzato che arriva nel nostro centro storico e cerca informazioni che non può chiedere al vecchietto seduto davanti il circolo degli anziani.

Auspichiamo che questa nota faccia chiarezza su tutta questa vicenda. Ribadiamo la  stima e la fiducia ai giovani che si adoperano tramite la Proloco, di offrire servizi sul turismo. Speriamo nella ricostruzione  del dialogo e del confronto tra il Comune e la Proloco, avendo chiaro che ognuno debba assolvere al proprio ruolo.
 Il Sindaco

Sig. Mario Cicero

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