Il sindaco risponde alla nota della Costituente in merito all’esclusione dell’amministrazione da un finanziamento regionale

(Riceviamo e pubblichiamo)
Iniziamo bene.
Nel fare gli auguri ai componenti del nuovo gruppo politico che si è costituito a Castelbuono in contrapposizione, come da loro sottolineato in ogni occasione, all’attuale amministrazione e di conseguenza ai Democratici per Castelbuono, si sottolinea come questo gruppo, che annovera tra i propri componenti un bel numero di ex amministratori, ex Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali, inizia “bene” l’attività politica, cercando di denigrare l’attività dell’Amministrazione Comunale con notizie artatamente forzate.
Considerata l’adesione al Movimento di tanti ex amministratori, ritengo che prima di pubblicare articoli, vedi “Ultima prodezza dell’Amministrazione, avere ottenuto zero in graduatoria regionale per un nuovo centro di raccolta”, sarebbe bastato documentarsi per comprendere le reali motivazioni dell’esclusione del progetto dal finanziamento. Da premettere che eravamo consapevoli del fatto che sarebbe stato difficile essere inseriti nella graduatoria finale per ottenere il finanziamento. Nonostante ciò eravamo fiduciosi dopo aver visto il progetto inserito nella stesura della graduatoria provvisoria; pertanto auspicavamo, avendo quel capitolo una capienza adeguata in termini di milioni di euro, che il progetto sarebbe stato finanziato.
I fatti sono questi: il bando della Regione prevedeva il finanziamento di impianti di CCR (Centro Comunale di Raccolta) sia per nuove strutture che per l’ampliamento, potenziamento e adeguamento dei CCR esistenti. Il Comune di Castelbuono era in possesso di un progetto già da oltre quindici anni per la costruzione di un nuovo impianto presso l’ex mercato boario. Questo progetto ha attraversato diverse vicissitudini. Il progetto, predisposto dalla società “Ecologia e Ambiente” prima di essere messa in liquidazione, venne consegnato al Comune negli anni 2013-2017. Dopo la presentazione dell’istanza di finanziamento il progetto fu bloccato, in quanto non si riuscì a concludere l’iter amministrativo con l’Assessorato Territorio e Ambiente.
Nel 2017 il progetto è stato rimodulato per una somma di circa 800.000 €. Lo stesso è stato inserito in graduatoria ma non finanziato perché a parere del Dipartimento Energia non vi era un adeguato piano di comunicazione. È stato presentato ricorso ma quest’ultimo non è stato accolto.
Abbiamo ripresentato il progetto nel 2019 con un importo superiore al milione di euro, consapevoli di partecipare seppur con poche possibilità di essere ammessi a finanziamento, in quanto si prevedeva una nuova realizzazione in un Comune in cui è già esistente un CCR.
Arriviamo ad oggi. Il progetto viene escluso dal finanziamento in quanto all’atto di valutare l’ammissibilità dello stesso, vengono assegnati meno cinquantuno punti in quanto si è correttamente dichiarata l’esistenza del CCR di Piano Marchese.
Non penso che quanto successo rappresenti un danno per nessuno; abbiamo provato a farci finanziare un nuovo CCR a dimostrazione che non è stato lasciato nulla di intentato.
Cari concittadini, oggi rimane un progetto pronto che permetterà, qualora ci fosse l’occasione, di partecipare ad altri bandi in futuro. Tutto ciò al netto delle valutazioni in corso in merito al trasferimento del CCR da Piano Marchese, all’attivazione di quello di Cassanisa e all’installazione di due postazioni mobili prossime al centro urbano.
Sulla gestione del servizio dei rifiuti, sicuramente avremo occasione di confrontarci, troppe cose stanno accadendo ed i cittadini devono essere informati. Apprendiamo dal vostro comunicato che per voi è una follia l’acquisto dell’impianto di Cassanisa. Tale dichiarazione evidenzia una diversità nell’analisi della gestione della cosa pubblica a Castelbuono e in Sicilia o forse, peggio ancora, la mancanza di una visione univoca sulla gestione dei beni pubblici. Noi riteniamo che servizi come i rifiuti, l’acqua, la sanità debbano rimanere in capo agli Enti pubblici. L’acquisto di Cassanisa rafforzerà questo principio dando l’opportunità al Comune di avere degli incassi economici adeguati, sia per le royalties che dovranno essere riconosciute come ristoro ambientale, che per il canone del sito. Inoltre riteniamo fondamentale l’acquisizione pubblica dell’impianto per sottrarre lo stesso a logiche privatistiche e di mercato, fenomeno che purtroppo condiziona pesantemente il settore dei rifiuti in Sicilia.
Comprendiamo che questo tema non è una vostra priorità.
Auspico che il nuovo gruppo politico sia disponibile ad un confronto sui fatti reali, tenendo presente che chi scrive ha memoria storica di ciò che è avvenuto negli ultimi anni sul piano amministrativo di questo paese. Possiamo fare degli errori ma lo scopo è sempre stato, continua ad essere e sarà quello di migliorare i servizi per la nostra Castelbuono.
Quindi, se abbiamo ben compreso i contenuti dello scritto, avete provato a imbrogliare. Avete presentato una richiesta che, a vostro giudizio, non poteva essere accolta. Ma è normale tutto ciò? E avete pure il coraggio di criticare chi si permette di eccepire. E stia tranquillo, sindaco pro-tempore, che in paese, oltre a Lei, ci siamo molti cittadini depositari di “memoria storica”.”
un maestro di bocciature
Piano marchese non è mai stato un CCR ma un centro RAE finanziato per ricevere rifiuti Rae ma trasformato in fossa degli spazzini.
Basta speculare sulla fame della gente, mettendo cooperative su cooperative. Paghiamo una barca di soldi noi contribuenti per tenere in piedi il suo teatrino. 600, 700, 800 € di munnizza per casa. Quando nel mondo con 200 euro paghi un anno
Si apprezza la volontà di spiegare la debacle, ma il risultato è sempre zero.
Veramente,
caro inquilino pro tempore di via S. Anna,
Tu non hai, manco lontanamente, idea del concetto della cosa pubblica,
Il tuo egocentrismo ( io, io, e ancora io ) ti fa annebbiare non solo la visione del quotidiano ma anche un linguaggio corretto.
Si partecipa ad un bando facendo un progetto che, a priori, si sa che non potrà essere finanziato perché carente in alcuni punti tant’è che si scrive . “consapevoli di partecipare seppur con poche possibilità di essere ammessi a finanziamento”….come se si andasse alle Olimpiadi pi jucari
Poi il sindaco pro-tempore afferma sempre nel suo scritto: “Cari concittadini, oggi rimane un progetto pronto che permetterà, qualora ci fosse l’occasione, di partecipare ad altri bandi in futuro”. Si perché quest’amministrazione sa prima che requisiti ci vorranno per i prossimi bandi.
Mi si risponderà: lo adegueremo. Ma se una canzona già nasce stonata perché non interromperla?
Prendiamo atto che il sindaco è soddisfatto della sua gestione dei rifiuti