Importante rivista Jazz statunitense recensisce il nuovo singolo del sassofonista castelbuonese Michele Mazzola

Who Knows“, il nuovo singolo del sassofonista Michele Mazzola è stato recensito da una prestigiosa rivista Jazz specializzata, www.jazzcorner.com a marchio USA. In basso la traduzione dell’articolo e il link all’articolo originale.

Michele Mazzola è un sassofonista e compositore con una passione per la musica jazz strutturale e organica. Di recente ha pubblicato un nuovo singolo dal titolo “Who Knows”, un bell’esempio della visione creativa e dell’attitudine appassionata dell’artista.

La traccia inizia con uno straordinario intro di pianoforte, andando per un suono minimalista che conserva una sensazione emotiva e ricca. Il bellissimo duetto alterna voci maschili e femminili, creando una combinazione di jazz liscio, pop e vibrazioni facili da ascoltare che fa eco anche al lavoro di artisti come Sting e Phil Collins, tra gli altri. Oltre alle interpretazioni meravigliose e commoventi, il valore della produzione è assolutamente sorprendente. La canzone ha melodie indelebili; un battito incisivo, guidato; e, soprattutto, un flusso lirico regolare che non solo evidenzia incredibili abilità vocali, ma testi che sono accattivanti, diretti e facili da mettere in relazione.

Il mix strumentale è bilanciato e diretto, con una gamma bassa davvero profonda e una gamma media croccante che aggiunge molta eccitazione alla traccia. Inoltre, la gamma degli acuti è fluida e brillante, aggiungendo un sacco di spigoli vellutati alla canzone e permettendo alla voce di suonare davvero in primo piano. In conclusione, dovresti assolutamente provarlo, in particolare se sei un grande fan di artisti come Witney Houston, Celine Dion e Michael Buble, solo per citarne alcuni.

Questo singolo trasmette lo spirito del pop-jazz autentico e dell’ascolto facile, mentre esplora il genere in una prospettiva diversa. Personalità è sicuramente la parola chiave qui, e Mazzola ti conquisterà con il suo carisma senza tempo e la capacità di connettersi con gli ascoltatori a un livello molto più profondo.

Articolo originale:  https://www.jazzcorner.com/news/display.php?news=9345

 

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