In risposta ai Delfini, a ciascuno diamo il diritto di tribuna, quella politica la lasciamo agli altri

I lettori saranno informati sulla vicenda della gestione dei cani randagi a Castelbuono, la decisione di spostarli dal canile di Isnello a quello di Trabia, i contributi erogati all’associazione i Delfini e la iscrizione della stessa all’albo regionale delle associazioni animaliste.

Nel corso di questi mesi abbiamo riportato integralmente le note informative con le quali il Partito Animalista Europeo ha annunciato azioni legali per i fatti sopracitati, le repliche dell’associazione I Delfini e il comunicato del sig. Macaluso – gestore del canile di Isnello – con il quale ha anticipato una querela a tutela della propria struttura.

I fatti e le reciproche posizioni sono ben spiegati da ciascuno dei protagonisti consentendo ai lettori di potersi fare una compiuta idea su dette circostanze.

Con un recente video (riportato in basso) il sig. Francioso dell’associazione i Delfini attacca ripetutamente Castelbuonolive poiché, a suo dire, sarebbe un’opposizione all’amministrazione comunale, dimenticandosi che ogni singolo fatto da lui espresso ha avuto fedele evidenza in queste pagine e senza alcuna censura, permettendogli di esprimere liberamente il proprio pensiero.

Ma spieghi l’associazione I Delfini perché ha così a cuore l’aspetto politico della vicenda, dando l’impressione di essere più sensibile alle sorti dell’amministrazione anziché concentrarsi nel merito della discussione che vede tante parti in causa che si confrontano nell’interesse e nella tutela degli animali.

Qualche tempo fa, nell’aprile del 2019, un video denunciava chiaramente immagini di asini che circolavano liberamente tra l’immondizia presso lo stazionamento in cui trovano ricovero a Castelbuono.

Le indagini effettuate dall’associazione I Delfini sull’accaduto portarono allo strabiliante risultato investigativo che le immagini si riferivano alla manifestazione “Il Valore dell’asino” svoltasi nel novembre 2018 e che, testualmente, come riportato nel loro comunicato:

“Ci viene raccontato che gli animali utilizzati per la manifestazione una volta rientrati al Foro Boario si avventarono sui sacchi dell’immondizia pensando di trovarci qualche leccornia, ma vennero nell’immediatezza allontanati e collocati all’interno dei loro recinti”.

Le immagini parlano chiaramente.
Gli asini pensavano di trovarci qualche leccornia e noi pensiamo che da un’associazione animalista ci si aspetti l’azione più rassicurante in assoluto di fronte a fatti molto preoccupanti che riguardano la tutela degli animali.

Si ritorna dunque a riparlare di politica e non di tutela degli animali in questa vicenda dei cani randagi e, magari anche questa volta, ci verrà raccontato che gli asini pensavano di trovarci qualche leccornia.
Nella politica o nell’immondizia, a volte, è la stessa cosa.

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