Interrogazione consiliare “Operazione Alastra”. I chiarimenti del sindaco Cicero

(Riceviamo e Pubblichiamo) – Durante la seduta del Consiglio Comunale del 28.07.2020, in cui si è trattata l’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Castelbuono in Comune” “Operazione Alastra ed eventuali contaminazioni del nostro tessuto” dove si è cercato forzatamente di coinvolgere il Sindaco in un’operazione antimafia condotta dai carabinieri, che vede coinvolto un imprenditore che opera a Lascari. Nell’interrogazione si chiedeva al Sindaco:
– se e in che termini il Consorzio Produttori Madoniti, di cui è/è stato presidente il nostro
attuale sindaco Mario Cicero, nella qualità di gestore delle aree mercatali di Irosa e Campofelice ha dato in affidamento capannoni o celle frigorifere a Campofelice a tale sig. Pietro Ippolito, soggetto tratto in arresto per ragioni di mafia nelle recenti inchieste giudiziarie ;
– se lo stesso sig. Ippolito ha regolarmente pagato i canoni di affitto oppure è inadempiente e se è inadempiente da quanto tempo e quali sono state le azioni conseguenti;
– se e in che termini il nostro attuale sindaco Mario Cicero abbia incontrato il Sig. Pietro Ippolito al fine di dare in gestione il nostro macello comunale o parte di esso per consentire allo stesso la propria attività di commercializzazione e confezionamento di formaggi sotto il marchio “Principe”;
– se risulta a vero e in che termini nell’ambito dell’attività del Consorzio Produttori Madoniti e/o del Comune di Castelbuono il soggetto in questione, tratto in arresto per mafia, è stato tra i partecipanti in una fiera in Belgio per la promozione dei prodotti del territorio, con lo stesso Sindaco.
Alle prime due interrogazioni il Sindaco non ha risposto in quanto detti argomenti non hanno nessuna corrispondenza con le attività amministrative, mentre, relativamente alla richiesta di chiarimenti sul macello la risposta è in questa nota con lettere allegate, relativamente alla richiesta di chiarimenti di una fiera in Belgio, il Sindaco ha sottolineato di non essere mai stato in Belgio e che il Comune non ha organizzato nessuna fiera in tal senso.
Durante il dibattito, dopo le risposte del Sindaco con cui chiariva la sua posizione, il consigliere Tumminello, in modo strumentale, come si evince dai documenti qui allegati, asseriva che l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco nello specifico, non ha dato seguito all’affidamento di una porzione dell’ex macello al Sig. Biddeci Nicola, in quanto c’era già un impegno del Sindaco nell’affidarlo alla società del Sig. Ippolito Pietro, indagato per mafia nell’operazione “Alastra”. Per rafforzare la sua posizione il consigliere Tumminello dichiarava che questa notizia gli fosse stata riferita dal Sig. Biddeci Nicola, titolare del Caseificio “S.Nicola” ubicato a Castelbuono. Con nota prot. 13024 del 29.07.2020 che si allega in copia, venivano chiesti chiarimenti al Sig. Biddeci Nicola su quanto asserito dal consigliere Tumminello. Il Sig. Biddeci riscontrava con una nota prot. 13113 del 30.07.2020, che si allega in copia, in cui smentisce categoricamente di “aver comunicato al consigliere Tumminello che l’Amministrazione Comunale mi ha negato la possibilità di affidarmi una parte dell’ex macello in quanto il Sindaco si sarebbe impegnato ad affidarlo alla società del Sig. Ippolito Pietro”.
Il Sindaco dichiara: – gradualmente daremo risposte alle continue illazioni che il gruppo politico “Castelbuono in Comune” sta mettendo in giro artatamente nei confronti del Sindaco in primis, e dell’Amministrazione Comunale. Infatti, avendo fallito sul piano politico ed essendo stati sconfitti dal voto popolare, sono convinti di offuscare l’attività dell’Amministrazione Comunale alimentando polemiche o sollecitando iniziative giudiziarie. Possiamo rassicurare i nostri cittadini, considerato che in paese ci conosciamo tutti, di essere sereni nel continuare ad andare avanti, smontando di volta in volta gradatamente, tutte le varie illazioni fomentate, tenendo presente che ricoprendo ruoli istituzionali, gli stessi vanno salvaguardati proprio con l’impossibilità di poter divulgare informazioni in nostro possesso, con estrema facilità”.
Il sindaco Mario Cicero
Questa penso sia una non risposta.
È vero che le prime due domande con l’attività amministrativa del comune non hanno senso direttamente, ma indirettamente nel caso in cui (e non lo sappiamo) si sapesse a priori da parte del sindaco Cicero la natura mafiosa di Ippolito si potrebbe evincere che una collaborazione con la malavita c’è o c’è stata.
A prescindere dall’accusa (nella terza domanda) dichiarata infondata dal Biddeci, la domanda rimane sempre la stessa: è o non è stato affittato parte del macello a Ippolito?
mi sembra che il macello sia chiuso e inutilizzato da anni
come al solito hai capito tutto.
Ammesso e non concesso che Tumminello sia refrattario ad accettare il voto popolare, da quale pulpito viene la predica! Dal pulpito di chi non ha accettato l’espressione popolare del 2012, brigando con i consiglieri di maggioranza l’abbandono del sindaco Tumminello, mai riuscito in pieno in realtà, e che non ha accettato l’espressione popolare, seppure più ristretta, dell’assemblea degli iscritti di Andiamo Oltre nel 2017 facendosi un partito e una maggioranza, più accondiscendente, di 723 ipotetiche firme.
E’ proprio vero che è più facile guardare la pagliuzza negli occhi degli altri (anche quando non ci fosse la immagina) che la trave nei propri occhi.
Le due lettere, a parte il carattere utilizzato sia diverso, sembrano scritte dalla stessa mano. La domanda comunque resta senza risposta: il sig. Cicero ha avuto rapporti di affari, conosce o ha frequentato l’indagato? Dubito che avremo mai delle risposte dall’interessato, magari le leggeremo prossimamente dai giornali.
Come dice meno male che non abbiamo capo mandamento ma vi ricordate dell’operazione Black cat di quel signore fidanzato a castelbuono e di tutti i compari che giravano mangiavano frequentavano la movida facevano aperitivi, ecc… meglio non ricordare
certo che tirare in ballo in cose così delicate aziende sane castelbuonesi solo per denigrare l’avversario politico è davvero penoso. Ci fici a so fuura Ntoniuzzi
Secondo me ti alleni a casa per essere così asservito
Ma perche’ la risposta non la dava in consiglio, ……forse doveva pensare cosa dire. Il tempo sistema le cose. Per quanto riguarda il consorzio produttori perche non si sentono pure la Sosvima e il Gal che sono soci?
poteva rispondere in consiglio all’interrogazione consiliare. Era quella la sede. Sindaco: LE ISTITUZIONI!!!!!! CAPITO?
Adesso che ci racconta? Ma cosa vuole? Ma è mai possibile che non sa fare altro che cercare di cambiare le carte in tavola?
Ma neanche quello gli riesce più.
A proposito, nel suo futuro lo vedo a servire ai tavolini.