La Consulta Giovanile di Castelbuono: “Si rispetti il Diritto Internazionale e si ponga fine al genocidio a Gaza”

In seguito a quanto accaduto negli ultimi giorni, la Consulta Giovanile di Castelbuono si unisce all’appello di tanti esperti affinché venga rispettato il Diritto Internazionale. Le grandi manifestazioni di piazza, degli ultimi giorni in particolare, hanno dimostrato solidarietà e vicinanza al popolo di Gaza, che continua a subire gravissime violazioni del Diritto Umanitario, e hanno anche continuato a esercitare pressione sui governi, affinché le istituzioni politiche, nazionali e sovranazionali, agiscano in conformità con quanto previsto dal Diritto Internazionale.
Il mondo della connessione digitale in cui viviamo ci permette di essere testimoni diretti di quanto accade a Gaza: siamo testimoni dell’occupazione illegale dei territori palestinesi, della fame indotta, delle uccisioni indiscriminate, delle raccapriccianti affermazioni dei leader sionisti, della morte di decine di migliaia di bambini, e in ultimo del genocidio agghiacciante, e ormai purtroppo accertato, che la Comunità Internazionale aveva il dovere di prevenire. Siamo cresciuti ricordando con rabbia e vergogna quanto accaduto in Europa nel secolo scorso, ripetendo “Mai più!” con la coscienza del fatto che il ripetersi di catastrofi umanitarie di questa portata dipende da noi e da nessun altro.
Il gesto di umanità compiuto dalla Global Sumud Flotilla non deve essere quindi inteso semplicemente come un’impresa provocatoria: l’obiettivo era quello di creare un corridoio per gli aiuti umanitari indipendente dalle decisioni di Israele. Gli Stati si adoperino affinché questo corridoio possa esistere davvero, e si impegnino per soccorrere i palestinesi dalla fame. Negli ultimi 70 anni, il Diritto Internazionale si è evoluto per diventare sempre più efficace nella protezione delle tutele umanitarie. E di certo non è importante solo “fino ad un certo punto”, come incredibilmente affermato dal nostro Ministro degli Esteri.
Il Diritto è la nostra garanzia primaria di uguaglianza e protezione dinanzi ai tentativi di sopraffazione. Di fronte alla violenza, devastazione e crudeltà della guerra, non possiamo che abbracciare il pensiero che i nostri Padri e le nostre Madri Costituenti hanno fissato entro l’art. 11 della Carta Costituzionale, che soprattutto oggi deve essere punto di riferimento dell’operato politico, umanitario e sociale. La Consulta chiede quindi che gli Stati si facciano garanti del Diritto, e che si impegnino attivamente per il raggiungimento di una Pace giusta e immediata.
La Consulta Giovanile di Castelbuono

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