La Costituzione Italiana – 70 anni dopo. 9 giugno sala conferenze “Polo Museale F. Minà Palumbo”
La Costituzione della Repubblica italiana entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
A distanza di settant’anni, essa, seppur modificata in qualche parte, è sostanzialmente, quella che i padri costituenti elaborarono nel corso di un anno e mezzo (giugno 1946- dicembre 1947) di lavori, che fu approvata il 22 dicembre 1947 e firmata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola cinque giorni dopo.
Abbiamo avvertito l’esigenza di sottolineare tale ricorrenza non per uno scopo puramente celebrativo, ma per offrire un’ulteriore occasione di conoscenza di quella che è la legge fondamentale della nostra Repubblica, della storia della sua origine, dello spirito che animò i membri dell’Assemblea Costituente nella formulazione e stesura delle varie parti.
E, conseguentemente, stimolare una riflessione più consapevole , visto che da qualche anno, la Costituzione è al centro di un dibattito culturale e politico.
Per parlarci della Costituzione e rispondere alle nostre domande, abbiamo invitato il prof. Matteo Di Figlia, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli studi di Palermo, i cui interessi di ricerca hanno riguardato la storia del fascismo e dell’ebraismo italiano in età contemporanea e il dott. Angelo Piraino, magistrato dal 1997, Consigliere presso la Corte di Appello di Palermo, prima sezione civile, che, dal 2008 al 2011 ha svolto l’incarico di vice capo dell’Ufficio legislativo presso il Ministero della giustizia, occupandosi della redazione di molte riforme della giustizia.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare
I componenti del Consiglio di Biblioteca
Meritoria iniziativa.
La Costituzione è, fra le altre cose, la cornice dei doveri e dei diritti di cittadinanza.
Cittadini, contrariamente al convincimento di coloro che hanno responsabilità di Governo da qualche giorno, a mio modesto parere dovrebbero essere anche tutti i nati in Italia da genitori migranti.
E a Castelbuono ci sono donne e giovani migranti ospitati in quelle strutture che per il neo Ministro Salvini speculano sul business della solidarietà.
Sarebbe un segno di civiltà della nostra Comunità l’utilizzo dell’istituto della “cittadinanza onoraria” da assegnare ai minori migranti residenti a Castelbuono per contribuire a cambiare il convincimento non solo del neo Ministro ma anche di molti cittadini e per giungere finalmente allo “ius soli”.
Perchè la Costituzione va conosciuta, difesa, praticata ed aggiornata ad una Società che muta.
Questo è veramente un Paese di pazzi!
Si pensa di rititirare la cittadinanza onoraria ad un italiano Capo di Stato defunto da oltre 70 anni e di darla a degli stranieri che per loro disgrazia, sono “parcheggiati” in delle comunità, ben vestiti e ben nutriti, senza apportare nessun beneficio al nostro Paese (a parte essere considerati delle “risorse” dalla Boldrina e dai suoi amici) mentre tanti italiani sono costretti a rovistare nei rifiuti per poter mangiare o potersi vestire.
Quel capo di stato finito a capo in giù è stato artefice e protagonista della pagina più buia del nostro 900. Accordo con Hitler, leggi razziali, omicidi politici, restrizione della libertà personale. Lei può affermare ciò che afferma anche grazie alla costituzione. Generata dopo il ventennio…
Se è per questo i suoi amichetti hanno messo a testa in giù anche una donna che non aveva nessuna colpa riguardo le leggi razziali e gli accordi con Hitler.
Evidentemente gli appenditori non erano (e non sono) tanto diversi dagli appesi!
Mio figlio è nato a Los Angeles.
È cittadino americano nonostante Trump.
Tanti figli di emigranti italiani in America sono cittadini americani. Pagano le tasse, votano e lavorano in regola.