La Regione sblocca 38 milioni per i Comuni delle Madonie

Il progetto ‘Madonie resilienti: laboratorio di futuro’ rientra nel nuovo ciclo di programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014/2020, che assegna un ruolo centrale allo sviluppo locale e alle politiche territoriali. E in particolare con una strategia mirata, specificatamente, a cinque aree interne della Sicilia (Terre Sicane, Nebrodi, Calatino, Madonie e Simeto Etna), caratterizzate da un più elevato e differenziato grado di marginalità e svantaggio.
Gli interventi saranno mirati a innalzare il livello quantitativo e qualitativo dei servizi essenziali rivolti alla popolazione. Le risorse, la cui quasi totalità graverà sui fondi europei, verranno destinate a vari ambiti: viabilità minore, energia, servizi digitali, salute e servizi sanitari, promozione di servizi innovativi e istruzione.
La firma del protocollo d’intesa – alla quale erano presenti anche il sindaco di Castellana Sicula, Franco Calderaro e il coordinatore tecnico per l’elaborazione della Strategia d’area e presidente della Sosvima Spa- Agenzia di sviluppo delle Madonie, Alessandro Ficile – era propedeutica alla stipula dell’Accordo di programma-quadro da parte dei ministeri competenti, dell’Agenzia per la Coesione territoriale e della Regione Siciliana.
“Le aree interne e montane della Sicilia – dice Musumeci – sono quelle più vulnerabili e che rischiano, giorno dopo giorno, di spopolarsi sempre di più. La firma di oggi serve a mettere in campo risorse finanziarie che serviranno a evitare questo. Ho chiesto ai sindaci di seguire, con particolare attenzione, la fase del monitoraggio degli interventi: l’esperienza ci insegna che molti ‘protocolli’ sono rimasti solo manifestazioni di buona volontà. Servono, invece, atti conseguenti concreti per trasformare le idee in azioni. E in questo momento di grandissima difficoltà economica, che l’Isola sta attraversando, non spendere le moltissime risorse a disposizione è veramente assurdo”.
(Fonte: gds.it)
PRECISAZIONE : Mi sembra opportuno, anche per evitare dannose strumentalizzazioni elettorali, chiarire che il protocollo d’intesa firmato ieri con il Presidente MUSUMECI non significa che l’Accordo di Programma Quadro sia stato stipulato. Questo infatti è un atto propedeutico di cui non si conosce la natura, fino a quanto non sarà reso pubblico per attivare l’iter di approvazione dell’APQ ( l’APQ è l’atto con il quale verranno stabilite quali opere e/o servizi realizzare, i fondi da destinare ad ogni singola voce e le modalità e i tempi di affidamento dei lavori e delle committenze per realizzare l’intero programma).
Vorrei sommessamente ricordare che sullo SNAI MADONIE pendono ancora due questioni giuridico amministrative che riguardano il soddisfacimento dei pre requisiti indispensabili all’approvazione di Strategia e APQ, cioè la regolarità e democraticità della scelta dei REFERENTI D’AREA e sulla modalità di GESTIONE DEI SERVIZI COMUNI ( Unione dei Comuni a 16 +5 convenzioni con i 5 comuni che non hanno ritenuto di aderire a detta Unione.