L’Ente Parco delle Madonie si rinnova, nuovo comitato esecutivo e nuovo direttore

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5 Commenti

  1. Giuseppe Noi ha detto:

    Rilanciare di nuovo il Parco delle Madonie e in tutti questi anni che esiste che cosa si è fatto… Se fosse per me riporterei di nuovo i territori al comune di appartenenza, ormai i tempi son cambiati ed i comuni possono gestire al meglio il proprio territorio…

  2. Giuseppe ha detto:

    Come, cosa ha fatto il parco?
    Vincoli, vincoli e poi vincoli. Inoltre, cinghiali, daini e stipendi, tanti stipendi. Vi sembra poco?

  3. antonio ha detto:

    per chi prende stipendio senza concorso certamente no.

  4. Giuseppe Noi ha detto:

    Siete mai andati nell’ultimo periodo nei boschi del Parco delle Madonie? Vi conviene andare a passeggiare e vedete subito l’abbandono dei sentieri, dei pannelli indicatori distrutti, dei rifiuti (bottiglie-plastica-copricerchi ecc. ecc.) dispersi sotto glia alberi e dulcis in fundo il casale di Piano Pomo danneggiato e passeggiando non incontri nemmeno una Guardia Forestale…

  5. Don Fabrizio. ha detto:

    Il Parco !!! ma finiamola …
    Ma mi chiedo e vi chiedo e possibile ancora dopo decenni !! dall”istituzione del parco , l”ente ancora non si è dotato di un piano territoriale e di un programma di attività e di tutela serio , vorrei solo costatare e ricordare le carenze e le inadempienze tecniche . Suggerisco magari i punti più salienti per poter parlare di PARCO.
    •Istituire il piano territoriale
    • Preservare e potenziare la coltura della vite e del castagno e del ciliegio , come attività tradizionali .
    • Favorire l’introduzione dell’olivo per la vocazionalità territoriale .
    • Valorizzare l’agricoltura storica di montagna (es. coltura dei piccoli frutti e varietà in via di estinzione).
    • Riattivare, valorizzare e promuovere la tenuta del patrimonio boschivo, anche per contrastare il dissesto idrogeologico in atto.
    • Valorizzare la produzione tipica agricola e zootecnica
    • Valorizzare dal punto di vista naturalistico/culturale le aree zps (alcuni siti “monumentali”) esistenti.
    • Conservare e valorizzare il patrimonio legato all’architettura rurale locale.
    • Conservare il paesaggio rurale e gli aspetti legati alla cultura contadina.
    • Valorizzare un patrimonio monumentale di rara bellezza, l’edilizia civile medioevale ,es. torri e complessi fortificati ed il patrimonio archeologico.
    • Valorizzare il patrimonio religioso , vedesi Liccia….
    • Preservare la biodiversità animale e vegetale dai cinghiali .
    • Preservare e valorizzare e tutelare le arie umide e habitat di specie uniche come la coturnice , la lepre , ecc
    • Preservare e tutelare il territorio dai bracconieri e tutelare la fauna dalla caccia incontrollata ai cinghiali nel periodo di chiusura del calendario venatorio .
    • Controllo e abbattimento selettivo dei cinghiali ….
    Ecco il PARCO chissà magari…

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