Lia Romé: “Questo non è il momento delle polemiche ma della collaborazione”

Quello che stiamo vivendo purtroppo è un momento di grande preoccupazione per una situazione che non riusciamo a controllare ma che, come ci viene ripetuto ormai da giorni, possiamo contenere. Questo è un momento nel quale dobbiamo essere uniti, combattere insieme, mettercela tutta e da questo momento di difficoltà ne usciremo più forti di prima.
Detto questo mi aspetto che la politica, quella con la “P” maiuscola, prenda in mano una situazione seria e si interroghi sul da farsi nei prossimi mesi posto che, accanto al problema legato strettamente alla salute, che è grave, si affiancherà immancabilmente un problema di natura economica considerato il crollo di un settore importante quale il turismo che vede impegnate molte famiglie castelbuonesi.
Oggi mi aspetto comunicati che, se da un lato ci diano direttive su cosa fare, su quali misure adottare per contenere il contagio, dall’altro ci rassicurino che tutto si sta facendo affinchè le regole vengano rispettate.
Mi aspetto che la politica si attrezzi per venire incontro alle esigenze di quelle categorie deboli e più a rischio per supportarle e assisterle nella quotidianità nell’acquisto della spesa o delle medicine.
Mi aspetto la collaborazione da parte dei cittadini ma al di sopra di tutto mi aspetto la massima collaborazione da parte delle forze politiche, mi aspetto che vi riuniate attorno ad un tavolo per stabilire il da farsi. Mi aspetto che argomento della discussione non sia a chi intitolare una scuola ma come eventualmente quell’edificio, in un momento di emergenza, potrebbe essere utilizzato.
Questo non è il momento delle polemiche ma della collaborazione e chi fa polemica sbaglia, soprattutto all’interno delle istituzioni. In questo momento di tutto abbiamo bisogno tranne che di chiarimenti sui rapporti tra forze politiche. Rimane fermo però il rispetto della persona qualunque sia il gruppo politico di appartenenza perché, e di questo invito tutti a farne tesoro, non sono i voti che qualificano le persone ma le loro azioni nel corso della loro vita.
Spero che questo mio appello sia accolto da tutti voi e che la nostra comunità dia dimostrazione di unità e solidarietà che sono i valori che ci contraddistinguono e che ci aiuteranno a superare anche questo momento.
Lia Romè
A che titolo parla la sig.ra Rome’?
Da ex candidato sindaco?
Da coniuge di un collaboratore del sindaco Cicero?
Da cittadino?
Sarei curiosa
Totalmente fuori luogo. Avrebbe avuto tante occasioni per dire la sua, questa è proprio quella sbagliata.
Ha un senso.
Fidatevi.
Ha il senso di rientrare fra i fedeli.
L’emergenza è stare isolati a casa in questo momento e non ammassare gente in luoghi condivisi.
Con le scuole di via isnello e s.paolo agibili e vuote con la struttura di s.antonino dell’asp non mancano in ogni caso gli immobili per eventuali necessità e meno che meno si può pensare di usare una struttura non agibile come S.Leonardo.
Fuori luogo anche nel contenuto.
Penso che la sig.ra Romè parli a nome di libera cittadina di questa comunità che mette sempre la faccia in ciò che fa sempre e comunque. Non credo che ”totalmente fuori luogo” sia appropriato per descrivere la lettere pubblicata dalla sig.ra Romè dal momento in cui il problema piu’ grave attuale è senza dubbio questo virus che miete vittime in tutta italia. Vorrei chiedere a ”riflessione” quale sarebbe il momento piu’ opportuno per dire di stare uniti piu’ che mai se non in questo momento di crisi sociale che tende ad allontanare le persone le une dalle altre proprio in maniera fisica. Poi mi chiedo come fate voi leoni da tastiera a commentare negativamente una persona che, con questa lettera, mette la faccia nel dire ”Questo non è il momento delle polemiche ma della collaborazione”.
Ora lei che non è un leone da tastiera perché non si firma con nome e cognome? Inoltre se questo intervento della signora Romè è da ritenere l’esternazione di un libero cittadino e non di uno che ha fatto e forse intende legittimamente ritornare a fare politica, ci dobbiamo aspettare a breve anche interventi dei disoccupati, dei bottegai, dei geometri degli universitari, degli edili che ci ricordano che ”Questo non è il momento delle polemiche ma della collaborazione”. Forse però sarebbe il caso di porsi la seguente domanda: ma in definitiva cosa significa veramente fare politica?