Lo Scifo non è una discarica. Ancora abbandono di rifiuti nonostante i numerosi appelli di Castelbuono Ambiente
E’ stato chiarito ormai da alcune settimane, da parte della nuova società di gestione della raccolta dei rifiuti, che l’area dello Scifo è stata chiusa poiché l’abbandono di una infinità di sacchetti fuori di essa la rendevano di fatto una discarica abusiva, orribile da vedersi e un pericolo per la circolazione stradale.
Tuttavia pochi incivili non hanno ancora recepito il messaggio e infatti segnalava ieri sempre Castelbuono Ambiente sulla sua pagina facebook:
“Ogni giorno almeno due servizi straordinari di raccolta rifiuti devono essere effettuati allo Scifo a causa della passione degli incivili per lo sporco pubblico.
A questo giro segnaliamo il campione del lancio del sacchetto e del triciclo, noi ci proviamo a mantenerla pulita, proviamoci tutti adesso.
Conferite presso l’area ecologica di Piano Marchese per la felicità di tutta Castelbuono.”
allegate al messaggio le seguenti foto:
In un nuovo post di stamattina alle ore 8.00, a poche ore dalla ripulita dell’area effettuata ieri, la società denuncia nuovamente l’abbandono abusivo di rifiuti (avvenuto evidentemente nelle ore serali):
Ore 8:00 solito schifo allo Scifo, consueta pulizia, gli incivili non amano Castelbuono, noi si.
allegate al messaggio le seguenti foto:
Come già annunciato Castelbuono Ambiente nelle prossime settimane prenderà seri provvedimenti per reprimere ed eventualmente punire i trasgressori, abbandonare immondizia o reperirla fuori dagli orari è infatti punito dalla legge.
Ricordiamo che il conferimento dei rifiuti a Castelbuono avviene solo porta a porta come da giorni assegnati oppure presso l’area ecologica di Piano Marchese solo dalle ore 7:00 fino alle ore 17:00.
CASTELBUONO ORRIBILE! Mi inorridisco ogni qual volta vado a Palermo e vedo lo schifo di rifiuti che provocano i Palermitani ! Noi CASTELBUONESI Ci vantavamo e ancora lo facciamo (con quale faccia questo non lo so!)della nostra civiltà, “schifiannu i Palermitani”oggi siamo come loro , le periferie o meglio le campagne sono sporchissime ,come non lo sono state mai prima di oggi ,e questo grazie solo ai castelbuonesi ,non cerchiamo ,scuse la responsabilità non può essere sempre del del Sindaco e nemmeno degli operatori ecologici è solo dei CASTELBUONESI! Tutti nessuno escluso compreso il sottoscritto che non denuncia i propri vicini di campagna residenti in paese ,che il venerdì mattina invece di recarsi in discarica a buttare i rifiuti ,li portano in campagna in modo indifferenziato , tanto passa il camion è carica tutto ,non considerando che i rifiuti incustoditi sono preda di animali ,e del vento che li trasporta ovunque. Fatevi un giro in contrada sirufo , Ponte secco ,Donna Rosa ,cdaScifo , e tante altre zone e vi accorgerete cosa c’è ai bordi Delle strade e in mezzo le campagna! A VRIOGNA!
Propongo appostamenti nei pressi dei punti di abbandono abusivi (Scifo, Giammina, ecc.) con macchine fotografiche in modo da immortalare gli incivili che lasciano la spazzatura per poterli sanzionare nei termini di legge, applicando la massima ammenda prevista. Vedrete che dopo le prime multe, con il passaparola, non ci riprovera’ più nessuno.
Se non dovessero bastare i metodi civili, allora propongo la stessa inciviltà di chi perpetua l’abbandono dei rifiuti: bloccare l’incivile e riempigli l’auto dei rifiuti abbandonati da lui e dai sui simili!
Visto che non siamo ne’ svedesi, ne’ tedeschi, facciamo come in Cina od a Singapore dove non sporca nessuno perché le pene sono severissime.
Io voglio giustificare quanti abitano nelle contrade donnarosa, mandrazza etc… come vengono effettuate le raccolte in tali zone? Personalmente prima conferivo alla area scifo dove esistevano i cassonetti è controllata. Adesso devo andare a piano marchese. Qui mi hanno detto che la raccolta in campagna viene effettuata il venerdì. Ora è mai possibile che la gente deve conservare l’umido per una settimana?
Assurdo quindi o modificate il numero dei ritiri settimanali o se costringete a consegnare a piano marchese dovete provvedere a modificare la tariffa. Tra l’altro normalmente la superficie delle case di campagna è di gran lunga superiore a quelle delle case del centro abitato
Chi abita in campagna dovrebbe usufruire delle compostiere in cui conferire l’umido che correttamente compostato oltre a non creare eccessivo odore, potrebbe essere utilizzato nei propri terreni (per tanto il problema sarebbe risolto). Inoltre una corretta differenziazione le comporterebbe a ridurre al massimo l’indifferenziato da portare presso Piano Marchese (Tolto l’umido messo nella compostiera rimangono vetro, alluminio, plastica, carta e cartone che non influiscono sugli odori) o attendere il ritiro settimanale.
Sulla tariffa concordo con lei che va modificata con una tariffa puntuale calcolata in base agli effettivi rifiuti differenziati o indifferenziati.
Diversamente gli incivili vanno puniti (e non vi sono scuse che tengono). Tranne se lei o altri come lei vi rivediate nei protagonisti del film di Ficarra e Piccone, in cui tutto è giustificabile per la mancanza degli altri. Credo che ognuno di noi possa e debba dare esempi di civismo e rispetto dell’ambiente.
Di contro chi gestisce la raccolta dovrebbe al più presto avviare il piano d’intervento e ripristinare i percorsi virtuosi ed educativi che ad oggi ancora non vedo.
Incivili coloro che abbandonano i rifiuti, non c’è dubbio ma ci chiediamo che fine abbia fatto la raccolta nelle campagne, sospesa con l’arrivo della nuova società. Non prevedere una raccolta per coloro che vivono in campagna e che pagano le stesse tasse di chi vive in paese ed è servito porta a porta ci fa pensare di essere considerati cittadini di serie B. Tutto questo è altrettanto inaccettabile oltre che indiretta conseguenza dello scempio di cui sopra.
Ci avete detto: dateci tempo e penseremo alle campagne…. beh, dire “portatela a piano marchese” non è una soluzione perche comporta costi e tempi per l’utenza ingiustificati e non compensati in alcun modo.
Gentilissimo Signor Filippo mi trova d’accordo sulle sue riflessioni, giuste e anche sensate.Il problema rimane comunque serio e a mio avviso non giustificabile ,il camion che passa un determinato giorno , è ormai diventato un alibi per tanti ,quello di non differenziare i rifiuti !Le ripeto tanti preferiscono portare i rifiuti in campagna anzi che alla discarica ,(perché può accadere che in discarica gli rompono le scatole se non è selezionata).Ma tutto ciò non può compromettere il decoro e la salute Delle nostre splendide campagne,anche perché la bottiglia dispersa in campagna rimarrà lì per sempre! Occorre capire che se l’amministrazione ha Delle responsabilità ,non possiamo farle uno sgarbo comportandosi in un determinato modo ,in questo caso il dispetto lo facciamo a noi stessi . Se poi come dice lei ,magari occorre rivedere certi parametri per chi vive in campagna ,allora lì mi sembra un discorso da prendere seriamente in considerazione e perché no, proposto a chi di dovere nelle giuste modalità e competenze . saluti
Chi abita in campagna dovrebbe munirsi di compostiera dove conferire l’umido.
Il problema non è solo l’umido ma la plastica il cartone il vetro le lattine e l’indifferenziato che fino a qualche settimana fa venivano ritirati settimanalmente, cosa che adesso non avviene più. Spero che chi gestisce la nuova società ripensi questa scelta e si faccia un giro per le campagne rendendosi conto che le cunette sono piene di sacchetti e che occorre, oltre ad una adeguata azione repressiva, una pulizia straordinaria.
Signor Pietro, Lei e’ munito di compostiera? Si e’ accorto dell’allevamento di topi (attratti dai resti di carne, pesce ed altri cibi) che involontariamente si ritrova nel suo appezzamento di terreno? Sente la puzza che arriva in casa quando c’e’ il vento a sfavore?
No, lo dico con sincerità, topi qualcuno c’è, ma in campagna ci può stare, c’erano anche quando non avevo la compostiera, poi ho due gatti felini e felici di dar loro la caccia. Odori sgradevoli zero, basta mettere di tanto in tanto un po’ di terriccio e fogliame e non si sente alcun odore. Questa della compostiera è una pratica che chi abita in campagna dovrebbe osservare, evita tanti fastidi e problemi riguardo all’umido.
Non voglio entrare nel merito più di tanto però la compostiera comporta :
presenza di cattivi odori soprattutto se non c’è un buon sistema drenante per il percolato
Presenza d’insetti, specie moscerini della frutta
Presenza di topi, animali randagi ed altri roditori
Problemi con il vicinato
Tempi lunghi, è un lento processo, la formazione del compost avviene comunque in tempi molto lunghi (mesi)
Tempo da dedicare alla pratica, un buon processo di compostaggio richiede una continua attività di monitoraggio e intervento (rivoltamenti, aggiunta di acqua e materiale)
Dipendenza dalle temperature esterne, il processo risente sempre dell’ abbassamento della temperatura (soprattutto nel compostaggio in cumulo)
Insomma un insieme di operazioni che non è il caso di elencare. Già i gatti in circolazione ed i topi sono tanti… Se si ritiene che questa è la migliore soluzione per l’umido si incominci a pensare ad un piano di compostaggio in diverse aree con personale addestrato e con mezzi tali da migliorare il servizio.
Ma intanto con idee chiare si indichi al cittadino che sta in campagna quale è la modalità di raccolta o se il campagnolo deve conferire a piano marchese. Ne prendiamo atto. Si modificano le cose che non funzionano non si eliminano le cose che funzionavano. Personalmente disposto alle migliorie se convincono. Oggi non esiste ancora un sistema alternativo valido. Io sono speranzoso
A parte che con le apposite compostiere (e non così eccessivo pessimismo) tutto quanto elencato sopra non si verifica! Ma comprendo che venendo a mancare l’apposita formazione del cittadino da parte di chi gestisce la gestione dei rifiuti (ma questo si doveva fare anzi tempo) queste sono le obiezioni addotte. Fermo restando che si possono sempre prevedere le apposite compostiere di comunità!
E mi meraviglio di lei, poiché dubito che lei non sapesse che quel CCR (Centro Comunale di Raccolta) e non Isola Ecologica! Fosse del tutto illegale e non autorizzato! Pertanto sottoposto al Dlgs 152/2006! Ma sappiamo tutti perché è stato aperto!
Il meravigliato sono io perché ho sempre considerato l’area scifo un punto di raccolta differenziata con cassonetti per le zone di campagna con presenza di operatore ai margini stradale come raccolta con cassonetti ai bordi stradali. In atto, potrei anche sbagliarmi, ma in questo caso e con la modalità sopra descritte non vedo nessuna illegalità sulla applicazione del dlgs 152. Quando mi si dimostrerà con norme specifiche che non può esistere ne prenderò atto. Io non voglio entrare nel merito della scelta operata da castelbuono ambiente cui spetta tutta l’autonomia ma sul disservizio creato alla popolazione fluttuante ed ai residenti di campagna senza alternative. lungi da me ogni e qualsiasi tipo di polemica piuttosto una evidenziazione.
Premetterei che l’uso corretto della compostiera non prevede di mettere al suo interno cibi cotti come carne, pesce, pasta, ma soltanto residui vegetali. In questo caso non esistono problemi di cattivo odore nè tanto meno di topi o altri animali.
A mio parere è assurdo lo spreco di energie e mezzi per fare una raccolta porta a porta nelle contrade perchè questo viene fatto ( quando viene fatto ) un giorno alla settimana costringendo i mezzi di raccolta a salite improbe o a percorsi lunghi e dispendiosi. In questo caso non si può fare una raccolta differenziata e i sacchetti abbandonati alla mercè degli animali e delle intemperie ammorbano la campagna.
Poichè buon senso vuole che pressocchè giornalmente un abitante delle contrade si rechi in paese quantomeno per fare la spesa, se questi incontrasse per strada un punto dove conferire l’immondizia potrebbe farlo comodamente. La mia proposta sarebbe quella di individuare dei punti di raccolta posti strategicamente nei punti di ingresso dalle contrade al paese , dotati di raccoglitori di differenziata che vengano svuotati obbligatoriamente giornalmente e per i primi tempi presidiati o dotati di telecamere (ne esistono a poco prezzo che raccolgono i dati in SIM e che si attivano solo in presenza di movimento così da beccare gli incivili e sottoporli a multe salatissime). In questo caso i mezzi di raccolta dovrebbero fare un piccolo giro intorno al paese con minimo spreco di tempo, risorse e mezzi.
Basta poco che ce vò.