L’orgoglio di essere Castelbuono: Mario è Sindaco
I laboratori politici sono, generalmente, luoghi in cui persone di lunga esperienza si siedono intorno ad un tavolo per delineare un progetto, uno staff, le azioni amministrative e di governo. A Castelbuono no: il più caparbio, compatto e travolgente laboratorio politico ha riunito, in due grandi stanze nel cuore del Centro Storico, tutte quelle cittadine e quei cittadini che hanno voluto, in poco più di tre mesi, affermare il primato di una Democrazia fatta di impegno, condivisione e ideali che hanno portato Mario Cicero e i Democratici per Castelbuono al governo del paese.
E a vincere le elezioni amministrative non è stato soltanto la tanta, tantissima gente che ha creduto nel percorso dei Democratici, ma anche il metodo, lo “stile” che il movimento ha adottato per giungere al traguardo che si era prefissato: il rispetto dell’altro anche se avversario, l’ascolto di tutti i desideri e bisogni, anche i più piccoli e quotidiani, la partecipazione ad ogni scelta, anche la più importante, la responsabilità di affrontare ogni necessità, anche la più impegnativa o stancante. Un metodo, uno stile che delineano proprio la “castelbuonesità”.
Ci siamo confrontati con candidati sindaco e consiglieri che hanno mostrato in campagna elettorale una volontà di “vittoria” che merita il plauso di tutti, per l’impegno e la costante tensione alla meta, ma forse ha pagato di più, questa volta, l’irrinunciabile bisogno della Comunità di sentirsi protagonista, il dialogo aperto, franco, ed anche affettuoso che Mario ha sempre mantenuto con il paese: non è più tempo, probabilmente, per prove di forza tra potentati, per impegni dell’ultimo minuto, per progetti approssimativi e fumosi, per sacrifici sempre chiesti o imposti agli “altri” e mai a se stessi, per una classe dirigente litigiosa o dedita al proprio tornaconto.
Con queste elezioni Castelbuono ha dimostrato di voler scrivere il proprio tempo con le proprie mani, mani operose, intelligenti ed oneste, mani che da sempre vogliono fare. Non a caso lo slogan vincente dei Democratici è: insieme si può.
Dopo la lunga notte delle elezioni Castelbuono si risveglia con un ulteriore merito, confermando quella lungimiranza e quell’essere in anticipo sui tempi che da sempre la pongono sotto lo sguardo incuriosito ed ammirato di tutto il mondo, quello di poter affermare con certezza: la Politica è una cosa bellissima, se ci riguarda tutti e se tutti la guardiamo ad occhi e cuore aperti.
Grazie Castebuono.
Democratici per Castelbuono
Speriamo che Mario Cicero sappia spendere bene i soldi che Tumminello ha procurato alle casse del Comune con tanto lavoro.
Ancora che commenti i post riguardanti Mario? Ma smettilaaaa
È un mio omonimo.
Io ho già commentato abbastanza.
Adesso non commento più, sono troppo schifato 🙁
non preoccuparti, appena finiranno si potranno sempre accendere altri mutui per pagare come si è fatto con il municipio, San Francesco e tanti altri.
Naturalmente a pagarli saremo noi con le nostre tasse!
Ho seri dubbi sul fatto che il mondo ci guarda… Piuttosto penso che per sopravvivere dovremmo guardare un po’ più quello che fanno gli altri. Chi amministra Castelbuono dovrebbe capire che di sagre della salsiccia non vive un paese. L’emergenza del paese è il lavoro per i giovani e non si risolve con mangiate e bevute varie, a limite possono servire per dimenticare il problema.
sono d’accordo. il fatto è che questo benedetto paese viveva (più corretto sopravviveva, e l’emigrazione in USA aveva già avuto picchi) di agricoltura sostanzialmente fino agli anni ’50. con un po’ di artigianato ed edilizia.
poi secondoboom migratorio, principalmente nord Italia ed Europa, perchè con quel modello economico non permetteva di soddisfare le crescenti (e giuste) esigenze di un mondo moderno. nel contempo scolarizzazione ancora molto bassa, ma famiglie numerose..
continua così , come tutte le campagne del sud, fino ai ’70.
poi arrivano i soldi dell’assunzione massiccia nella pubblica amministrazione, le rimesse degli emigranti che tornano e immobilizzano ricchezza duramente conquistata in immobili residenziali (in altro contesto si sarebbero realizzate fabbriche) …parte il boom edilizio.
che dura tutti gli anni ’80. e si sgonfia nei ’90. scopriamo la vocazione turistica. quello che scrivi è giusto, ma non è che il lavoro può darlo il comune assumendo tutti i giovani come LSU…i tentativi attuati, talvolta più riusciti talvolta improbabili, volevano attirare flussi turistici. che comunque danno lavoro ad alcune persone (e ne infastidiscono altre). ora il lavoro a castelbuono non è che lo si crea con la bacchetta magica, tanto più che oggi si studia in tanti, causa abbassamento soglie di selezione) e poi non si trova una collocazione adeguata nel contesto paesano madonita. se un ragazzo sceglie di fare ingegneria elettronica, sa già che sarà un emigrato
Nessuno ha detto che è semplice creare occupazione, per questo dicevo di guardare cosa fanno altri. Amministrare bene un paese non può voler dire solo capacità di spendere (o non spendere), questo lo sanno fare tutti.
Quello che vorrei che si capisse è che non esiste solo il turismo (soprattutto in un paese che non ha il mare) e che non è il turismo mordi e fuggi che terrà vivo questo paese!
E’ da trent’anni che facciamo sagre ed Il calo demografico di Castelbuono e sotto gli occhi di tutti; non è solo l’ingegnere elettronico che se ne va, ormai va via pure il falegame ed il fabbro!
Fiasconaro ci ha dimostrato che puntando su prodotti di eccellenza si può fare azienda e dare occupazione.
Una buona amministrazione deve creare le condizioni per far nascere e crescere aziende, in tuti i modi possibili:
-detassando le nuove aziende (soprattutto se hanno dipendenti con contratto indeterminato) ;
-dando la possibilità di valersi, a titolo gratuito o vantaggioso, di immobili (terreni e/o edifici), inutilizzati, di propietà del comune ;
– trovando soluzioni per tutelare chi produce a castelbuono; penso che tutti noi preferiremmo mangiare della carne allevata a castelbuono o della frutta prodotta a castelbuono, anche al costo di pagarla di più;
– dando dei contributi; se è giusto finanziare la sagre della salsiccia, penso sia giusto anche finanziare la nuova azienda che da occupazione;
– guardando a quei paesi che hanno trovato soluzioni efficaci.
– etc
caro amico,
il falegname e il fabbro (ce ne sono ancora, di giovani?) se ne va perché l’edilizia è ferma. e non aspettiamoci che riparta! chi vuoi che investa in una seconda casa qui, con tassazione feroce.
non abbiamo il mare? vero. ma guarda i paesi della toscana, e non parlo di pienza o montalcino, ma anche colle val d’elsa, castelnuovo in garfagnana… anche lì è finita l’agricoltura. eppure vivono di turismo, facendo rete.
per le aziende hai ragione.
per allevamento ho i miei dubbi…
ancor meno per i contributi
devono essere poste le condizioni perchè le imprese attecchiscano
i contributi per fungaia e porcilaia
l’albergo fatto e arredato, ce li ricordiamo ancora
saluti
…e come tutte le minestre riscaldate non è mai buona perchè, una volta passato il momento di euforia (e stavolta passerà molto in fretta) , i problemi delle 2 precedenti sue gestioni rispunteranno come funghi o come margherite in un campo a primavera. Con un’aggravante: provarci è lecito, perseverare è diabolico.
pensa Palermo, al primo mandato di sindaco Orlando, ci stava Gorbaciov che veniva eletto al politburo…
Avremo un opposizione attenta che vigilerà sull’operato di mario e company, non credo potrà permettersi i lussi delle precedenti legislature
Già stanno iniziando a litigare, nei prossimi giorni ci sarà da ridere
SE L ‘ AMORE E IL DESIDERIO DI FARE IL BENE ,STANNO ALLA BASE DI OGNI NOSTRA AZIONE , METTIAMOLI IN PRATICA , NON GUARDIAMO A CHI HA VINTO O PERSO , IN AMORE NON CI SONO VINCITORI O VINTI MA PERSONE CHE SI AMANO E SI DONANO … “SE VERAMENTE AMIAMO NOI STESSI , GLI ALTRI , IL NOSTRO PAESE , CIASCUNO DIMOSTRI CHE INSIEME SI PUO’ LAVORARE E COLLABORARE PER IL” BENE E PER UN BENE COMUNE”
Lello tu intanto beviti una bella limonata …. Ma non penso riuscirai a digerire???
Caro antonio una bella limonata puoi berla tu, il tempo mi darà ragione
Pur non essendo direttamente coinvolta in queste elezioni, perchè non risiedo a Castelbuono, ho seguito con interesse la campagna elettorale del Sindaco Cicero. ho ritrovato uno stile che si era disperso tra infamanti attacchi personali o, in alcuni casi, tra denunzie e querele. Voglio complimentarmi con il ghost writer di questo movimento per aver saputo dare profondità ad ogni comunicazione. Le citazioni letterarie, molto apprezzabili, mi hanno fatto sperare che ancora può esserci una classe dirigente che ha amato le letterature, ne ha fatto un “possesso perenne” per nutrirsene. Auguro a tutto il movimento di non perdere questo stile, non curandosi delle bassezze che stanno cominciando ad uscire. Buon lavoro a tutti.
“Le citazioni letterarie, molto apprezzabili, mi hanno fatto sperare che ancora può esserci una classe dirigente che ha amato le letterature, ne ha fatto un “possesso perenne” per nutrirsene”.
Ma questa signora a parte le godibili sciocchezze scritte pensa che prima del ghost writer qui a Castelbuono e negli schieramenti non di suo gradimento ci fossero gli analfabeti? Gli zulu?
All’ignoto” Poveri noi” vorrei far notare che non ho assolutamente espresso giudizi su altri schieramenti, ai quali probabilmente appartiene. Ma vorrei anche ringraziarlo per aver dato un meraviglioso esempio di chi non si è mai accostato alle letterature. ed in ogni caso anche gli zulù avranno un nome, o no ?
Invece a lei i libri sono serviti per riempire la libreria non certo per aprire il suo orizzonte.
Bisogna essere onesti con se stessi ed ammettere che hanno vinto angelo Puccia, Mauro Piscitello, Annalisa Cusimano ed Anna Maria Mazzola. Tutto il resto è corollario. L’eletto ha saputo entrare in alcuni ambienti. Punto.
Ogni vanteria diversa non rappresenta Vangelo.
Uno sguardo ai dieci anni precedenti di sindacatura sono pietosi e si esaminano tanto episodi suscettibili di severi giudizi …
Questa la verità…. Tutto il resto poesia sfumata…
E’ proprio questa la tristezza hanno vinto i numeri non la qualità
Ma chi abbiamo votato
Ancora che dicono di cosa stiamo parlando…La verità è che non lo sanno neanche loro
Come Gesù sulla croce abbiamo sacrificato un bravo ed eloquente amministratore con un incantatore
Un popolo che crede nell’istinto e non nella ragione è perso….il sonno della ragione…..La banalita’del male di Anna ARENDT compiti per casa……riflessioni….Auguro ai 2400 votanti i Democratici per Castelbuono un impegno costante , una partecipazione attiva , un controllo serrato, una valutazione oggettiva……il tempo è galantuomo…..intanto ,d’istinto, voglio subito pagare meno la bolletta rifiuti…a partire da domani….così è stato promesso….ho un bar, non voglio pagare da domani tasse…..mi si dia ,immediatamente, un posteggio riservato….il mio istinto mi suggerisce queste richieste…..
Se se, aspetta e spera!
che poi si avvera
La vittoria di Mario è stata schiacciante…credo che nessuno, nemmeno lui si aspettava tanto… chi lo conosce sà che è un vulcano di idee, che non si sottrae mai alle sue responsabilità , che ha fatto conoscere al mondo il nostro paese e che ama questo nostro borgo. Sono certa che saprà amministrare con impegno e passione e che farà del suo meglio per ripagare i Castelbuonesi della grande, popolare e sovrana fiducia che gli hanno accordato . 2452 voti sono veramente…assai.. !
Un uomo solo al comando,circondato da inesperti, mi sento in dittatura