Mafia nelle Madonie: lettera aperta del sindaco Mario Cicero ai presidenti di diverse istituzioni madonite

Riceviamo e pubblichiamo in basso la lettera aperta che il sindaco di Castelbuono Mario Cicero ha inviato ai presidenti di diverse istituzioni madonite tra cui l’Unione dei Comuni, il GAL, la SOSVIMA, il Consorzio turistico e il Parco della Madonie. Oggetto della riflessione di Cicero le recenti notizie circa il fenomeno mafioso più che mai presente nel territorio.
Nel Dicembre 2017 inviavo una lettera all’allora Presidente dell’Unione dei Comuni Pier Calogero D’Anna in cui richiedevo una convocazione straordinaria del Consiglio dell’Unione per discutere e confrontarci con le istituzioni della stessa sul fenomeno mafioso che coinvolge il territorio delle Madonie alla luce delle operazioni denominate Black Cat portate avanti dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura.
Purtroppo non ho avuto nessun riscontro in merito e tutto ciò mi ha lasciato molto perplesso. Ho evitato di fare polemiche ma ritengo sia stato molto grave che da parte dell’organo politico più rappresentativo non vi sia stata l’esigenza di confrontarsi su un tema così delicato.
Oggi con questa lettera indirizzata a tutti gli organismi sovra comunali presenti nel territorio, chiedo di poterci confrontare nelle appropriate sedi su questo drammatico fenomeno delinquenziale, che ha portato all’arresto diverse persone rappresentato dai mass media come organici al sistema mafioso che fa capo alla famiglia Farinella di San Mauro Castelverde.
Tale fenomeno ha coinvolto diverse attività imprenditoriali presenti nel nostro comprensorio. Per fortuna imprenditori coraggiosi capaci di riaffermare il principio della legalità che la nostra Democrazia si è data, hanno denunciato alle Forze dell’Ordine le richieste estorsive. A questi imprenditori diciamo Grazie.
La politica ritengo, non può far finta di niente delegando il contrasto del fenomeno mafioso, alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura.
Abbiamo l’obbligo morale come Sindaci, come persone impegnati in politica, come istituzione pubblica che gestisce le sorti sociali, culturali ed economiche dei nostri Comuni di far sentire la nostra voce, di dire chiaramente cosa pensiamo .
E’ giusto che prendiamo posizioni pubbliche a sostegno delle attività, delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, ma principalmente a sostegno del mondo delle imprese e di tutti quei cittadini che vivono nel nostro comprensorio e che della legalità ne hanno fatto priorità nel loro agire quotidiano.
Non possiamo abbassare l’attenzione su questo fenomeno ne vale del futuro sociale ed economico delle nostre comunità, non possiamo abbassare la guardia perchè dobbiamo dare certezza ai giovani, agli imprenditori, ai professionisti che nella Nostra Terra si può lavorare, si può investire in piena libertà e senza condizionamenti.
Per tale ragione chiedo ai rappresentanti delle Istituzioni in indirizzo di farsi promotori di un ‘iniziativa pubblica che vede le istituzione del territorio e i singoli componenti delle stesse invitati al confronto per pensare insieme a delle strategie per il contrasto al fenomeno mafioso.
Spero che questa mia richiesta venga accolta per evitare che il nostro assordante silenzio possa scoraggiare gli uomini liberi e permettere a qualche figura istituzionale di affermare che la mafia nelle Madonie è un invenzione.
Mi permetto di rendere pubblica questa lettera nella consapevolezza che abbiamo l’obbligo morale di essere in prima linea per dire NO alla mafia e ai sistemi di potere clientelare e affaristico che si annidano dietro l’organizzazione della stessa.
Colgo l’occasione per porgere Cordiali Saluti, Mario Cicero
Al solito, il nostro eroe, si vuole ergere a paladino delle Madonie. Dopo le “dritte” date al Presidente Musumeci ed al presidente del Parco, chiama oggi a raccolta gli Enti sovracomunali, dimenticando che oltre Sciumara, non lo calcola più nessuno.
Nobile la sua iniziativa ma dubito, visti i precedenti, che qualcuno risponderà al suo appello. Il sostegno alle imprese locali non si danno con i convegni, ma con azioni concrete al loro sviluppo e non cercando piccole difformità urbanistiche realizzate 20 anni prima e denunciando di conseguenza i proprietari.
Complimenti pelo nell’uovo, hai fatto una fotografia assolutamente realistica del personaggio…..sembra si sia svegliato adesso…….che sia la prima volta che fa il sindaco…. è alla ricerca disperata di visibilità e cerca di cavalcare l’onda alla luce degli ultimi gravi episodi….a mio parere è inqualificabile sfruttare questo argomenti seri e delicati per ottenere visibilità ………ormai non esiste più il decoro
Diamo un po di merito stavolta al nostro sindaco bisogna unire le forze per contrastare ogni forma di criminalità. La vera vergogna del territorio è qualcuno che pur di guadagnare pochi euro nei suoi dettagliati articoli forniti ad hoc scredita sempre l’immagine del paese oltre fiumara non scrive un bel niente.
Così accoppia un attività mafiosa con un attività svolta dai vigili urbani come ben detto a distanza di 20 anni dalla fine dei lavori.
Ricordiamo che sempre qualcuno ha dimenticato di descrivere l’attività svolta sempre dai vigili della denuncia per furto d’acqua dove sentenza ha decretato che furto non vi era. Forse per una volta il sindaco ha ragione è nel benessere di una comunità continuare a vivere in un ambiente pulito e speriamo che le istituzioni lo garantiscano.
Via la mafia ed un augurio a tutti gli imprenditori che con fatica cercano di dare lustro a questa comunità. Perché questa gentaglia non cambierà mai e bussa a tutte le porte .
Ricordiamoci del comizio di chiusura della campagna elettorale del 2017 e ricordiamoci dei personaggi che arrivarono da fuori paese