Maltrattamenti familiari, donna picchiata: “devo la vita al maresciallo Nese”

«Se oggi sono qui a raccontare il mio calvario è perché il maresciallo Nese mi ha soccorsa e mi ha portato in ospedale. Gli devo la vita». È un excursus agghiacciante quello che ha fatto in udienza una donna vittima di maltrattamenti all’interno delle mura domestiche. Continuo bersaglio delle aggressioni del marito, accecato dalla gelosia, tanto da ridurla in fin di vita. Provvidenziale, una volta, l’intervento del maresciallo maggiore Ernesto Nese, oggi comandante della stazione dei carabinieri di Castelbuono ma all’epoca a Scillato. Per tutti questi fatti è finito a processo L. V. di 40 anni, che si deve difendere davanti al giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, Sandro Potestio. Intanto la donna si è costituita parte civile mediante l’avvocato Giuseppe Minà. L’articolo completo sul Giornale di Sicilia del 16 novembre a firma di Giuseppe Spallino.

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