Il messaggio di Lia Romè alla cittadinanza castelbuonese

Care concittadine e cari concittadini, l’11 giugno si sono chiuse queste elezioni comunali e si è fatta una scelta chiara.
Avrei voluto rappresentare, insieme alla squadra della lista “Andiamo Oltre”, voi Concittadine e i Concittadini con cui avremmo voluto condividere la nostra idea di Castelbuono.
Ma così non è successo. La nostra proposta ha perduto le elezioni comunali, ma i principi su cui si fonda sono vivi e camminano sulle gambe di tante donne e uomini che hanno voluto provare a cambiare il nostro paese.
D’altro canto, però, penso ci vada riconosciuto di avere avuto il coraggio necessario per tentare di cambiare in meglio il nostro paese ed è per questo che non rimpiangiamo nessuna delle scelte compiute.
Abbiamo voluto mettere in campo valori quali l’onestà, la trasparenza, la legittimazione politica e il rispetto dei ruoli e delle Istituzioni.
Non abbiamo voluto creare false speranze, non abbiamo voluto illudere voi cittadini con promesse vane che non avremmo potuto mantenere.
Abbiamo pensato che in questo momento storicamente complicato potesse servire umiltà e concretezza per dare risposte a chi vive difficoltà vere.
Abbiamo voluto volare alto nei toni, nel linguaggio e nelle idee da portare avanti per il bene di tutti.
Abbiamo voluto dare vita ad un progetto vero, concreto, senza esibizionismi, ma deciso, coeso e capace.
Voi avete fatto una scelta diversa ed è giusto che sia così. La democrazia è proprio questo: “decisione”.
Giunti al termine di questa avventura voglio ringraziare tutti coloro che, col loro voto, hanno voluto darci fiducia e hanno creduto in noi; voti che rappresentano attestati di stima, amicizia e affetto. Così come ringrazio la squadra di amici che mi è stata vicina in questi mesi e con la quale ho condiviso una bellissima e intensa esperienza fatta soprattutto di valori umani che rimarranno nel tempo.
Un augurio di buon lavoro al Sindaco, all’Amministrazione e al Consiglio Comunale, a nome mio e del Movimento “Andiamo Oltre”.
Lia Romè
Gent.ma Sig.ra Romè, la Sua, la Vostra idea, di una Castelbuono fatta di valori quali l’onestà, la trasparenza, la legittimazione politica e il rispetto dei ruoli e delle Istituzioni, poteva funzionare in una città come Modena o Fossano, dove il benessere non obbliga la gente a delle scelte obbligate, dettate dal bisogno, dalla mancanza di lavoro e, diciamolo pure dall’ignoranza.
Qui non esiste il voto libero. Qui uno non vale uno. Ci sono persone che si permettono di affermare di avere 200 o 300 voti. Purtroppo è vero. Ed i dati dello scrutinio delle ultime tornate elettorali lo confermano.
Qui il sindaco non lo fanno le idee ed i progetti. Non lo fa una persona. Lo fanno quelle 3 o 4 persone che hanno “in tasca” quei 300-400 voti ciascuno.
Mi auguro che un giorno, anche a Castelbuono, possano vincere l’onestà, la trasparenza, la legittimazione politica e il rispetto dei ruoli e delle Istituzioni. Significherà che il degrado culturale, denunciato da Lei durante la Sua campagna elettorale, è stato superato.
Castelbuono, ad meliora et maiora semper
SCUSA GIUSEPPE, non ho capito quello che vuoi dire quando affermi che Castelbuono ha votato Cicero per scelte obbligate dettate dal bisogno, dalla mancanza di lavoro e dall’ignoranza. Forse che Cicero tra i quattro è l’unico che puo dare risposte in tal senso? Questo potrebbe valere solamente se non avesse già amministrato in passato. Potresti spiegarmelo? Ti invito inoltre a ridare un occhiata alle liste visto che probabilmente non lo hai fatto abbastanza.
Contrariamente a quanto fatto dalla Signora Rome’, io non andrei a vivere in una citta’ caratterizzata dal degrado culturale, e se lo facessi, per scelta di vita, sicuramente non offenderei i suoi indigeni (marito e parenti inclusi) con simili epiteti, anche perche’ dovrebbero essere proprio Loro a votarmi in una tornata elettorale. Altro che dispensare sorrisi solamente in occasione della campagna elettorale. Quello che si semina si raccoglie.