MisterX alias Maurizio Cangelosi si fa di nuovo vivo: Tesi, antitesi e sintesi (ma non troppo)
Polizzotto, schieramento n. 4: del travaglio, della ricerca, dell’incertezza e della eterogeneità (Patto per Castelbuono)
Un breve inciso: Polizzotto è il ricamatore del nostro precedente scritto. Lo immaginiamo a ricamare su una tela da lui ordita, una trama fitta di alleanze, memore del maggior difetto del suo schieramento, nel 2012: l’assenza di alleanze significative. Per completare i chiarimenti diciamo anche che tessitore è riferito a Mario Cicero. Il ricamatore si differenzia dal tessitore perché quest’ultimo si preoccupa solo di ordire la tela lasciandola grezza, senza parvenza di progetto; il ricamatore invece mena qua e là colpi di uncinetto, come per ricamare decori, quasi a simulare un disegno, un progetto. In realtà, spesso, lui pensa di dare colpi di uncinetto ma l’effetto è simile a colpi di martello pneumatico, che non disegnano né progettano.
Lo schieramento Polizzotto si presentò nel 2012 con il nome di Castelbuono libera. Allora raccolse un numero cospicuo di consensi, pur rimanendo sotto le aspettative dei promotori: niente sindaco e nemmeno opposizione, solo un terzo posto che sapeva più di legno che di bronzo, come a dire: la compagine risulta “Bella ma non balla”. L’attuale schieramento di Polizzotto, il n. 4, vede la luce nel settembre 2016, dall’unione, appunto, di “Castelbuono libera” e del “Movimento per Castelbuono – L’altra faccia”. Con questa somma di movimenti, riconosciamo a Polizzotto una certa efficacia nel raggruppare; non necessariamente per un’attrazione basata su un magnetico appeal ma su un’attrazione quasi da carta moschicida, che attrae con odori allettanti. Il pezzo di ricamo più interessante è l’aver sottratto a Tummy i due più uno (gli assessori Marcello D’Anna e Carmelo Mazzola più Antonio Capuana). Lo schieramento elettorale è stato pensato come contenitore in grado di ospitare il maggior numero di “compagni di processione”, cooptati e captati cavalcando due mantra ipnotici: il primo è l’insostenibile leggerezza … non dell’essere, di Kundera, ma della candidatura a sindaco, di Tummy (“la gente non lo vuole”, “non ha fatto nulla”, “deve fare un passo indietro” e via dicendo). Il secondo mantra è l’opposizione a Mario Cicero, considerato il nemico da battere. Eppure Polizzotto e Cicero ebbero, l’anno scorso, in qualche frangente, un flirt appassionato, con annunci congiunti e dichiarazioni ”d’amore” talmente segrete che finirono su un periodico locale, con una scia di smentite e contro-smentite di ordinanza. Ma si sa, sic transit gloria mundi.
Questa compagine dovrebbe comprendere:
– L’area storica dell’avvocato Stefano Polizzotto e di suo zio Antonio Cicero, senza però il gruppo di simpatizzanti del 2012 (per intenderci: Centro Sud) che quest’anno, chissà perché, sarebbe più vicino a Tummy.
– L’area con Pino Naselli e Gioacchino Allegra: il primo ha una valenza elettorale di “ogni fegatino di mosca è sostanza”; il secondo invece costituisce un elemento molto ricercato perché accreditato come redditizio grande elettore. E’ stato cercato più volte dal tessitore e anche Andiamo oltre ha avuto un contatto con lui ma, almeno al momento, sembra avere un patto con il ricamatore e company. Però, mai dire mai.
– Un’area, non molto omogenea, che include Marcello D’Anna, Antonio Capuana, Carmelo Mazzola, Pietro Ferrauto, Peppinello Mazzola. Si tratta di un’area che, ammesso che mantenga coerenza di gruppo con Polizzotto, ha un bacino di voti discreto (in primis per la presenza di D’Anna) e potrebbe esprimere buone idee. Peccato che qualcuno con la vista lunga pronostichi che almeno D’Anna e Capuana siano pronti a trasferirsi in altri lidi.
Più in generale questo qualcuno con la vista lunga, ci ha confidato di nutrire fondati dubbi sulla tenuta aggregativa di tutto il contenitore. A questo punto è evidente perché lo abbiamo definito schieramento dell’incertezza e della eterogeneità. Mentre il termine ricerca, usato nel titolo, si giustifica con l’evidenza di una spasmodica ricerca del candidato sindaco. A dispetto della certezza granitica di non volere Tummy, servito su un piatto d’argento, che avrebbe risparmiato una serie di manovre diversive e tante ricerche infruttuose. La ricerca del candidato sindaco è stata effettuata ovunque, all’interno e all’esterno dello schieramento. Finora però è finita come nella vecchia canzone “Je cherche après Titine”, cantata da Charlie Chaplin nel film Tempi Moderni e poi da Gabriella Ferri nella versione tradotta di Guido da Napoli, che fa: ”Io cerco la Titina – chissà dove sarà”. Strofa quanto mai appropriata stante la ricerca senza successo; al massimo ci sono state adesioni con riserva (D’Anna, Capuana e, si dice sempre stando a quel qualcuno con la vista lunga, anche altri esterni) sciolte sempre negativamente. E dire che c’era Tummy sempre pronto, bastava dirlo a lui. Ma no, a lui niente, come se avesse la rogna … politica del non saper amministrare. Alla fine, dopo tanti tentativi infruttuosi, non potendo mangiare carne (il sindaco) dicono che potrebbero riparare su uno striminzito brodino: accordarsi con un altro schieramento, tanto per esserci. Ma perché tutte queste proposte di candidatura declinate quando da altre parti si competeva e addirittura si facevano carte false per candidarsi a sindaco? Mah, da quanto si sa, D’Anna, oltre a problemi di incompatibilità con il lavoro, sembra sia stato invitato da Capuana a rinunciare, se non esplicitamente almeno evidenziandogli una buona dose di “muntata pi davanti”. Senonché anche Capuana, quando la preferenza è passata a lui, ha declinato l’invito. Sempre per problemi di lavoro ufficialmente. Ufficiosamente ci potrebbero essere motivi diversi. Direte voi: ma Capuana non ci poteva pensare prima? Non sappiamo rispondere con certezza ma, sempre secondo quel qualcuno con la vista lunga, sotto sotto serpeggiava, da tempo, un anelito al … salto del fosso. Vedremo. I motivi della rinuncia degli esterni sembrano essere invece la troppa eterogeneità dello schieramento, con il conseguente dubbio che non tenesse, e la sensazione che il mazzo di carte fosse “conzato”, troppo perché un giocatore avvezzo a partite autonome reputasse i gradi di libertà sufficienti.
Ora sembra che, per l’impossibilità di esprimere un candidato sindaco efficace, lo schieramento del ricamatore potrebbe confluire in un’altra compagine, con Andiamo oltre (che va avanti) ipotesi più quotata ma senza escludere altre direzioni. In questi mesi lo schieramento di Polizzotto ha fatto grandi movimenti elettorali: alleanze portentose, razzie nell’attuale amministrazione per requisire i due più uno, ecc. Insomma si è dato da fare con incursioni a destra (di più) e a manca (qualcuna). Con un paragone mutuato dalla fisica, potremmo dire che se gli elettroni si muovono all’impazzata per effetto dell’agitazione termica, questo schieramento si è mosso almeno altrettanto per effetto dell’agitazione elettorale. Ecco perché ora la probabile confluenza ci porta a un pensiero non stupendo (ci perdoni Patty Pravo per la storpiatura del titolo): se confluenza ci fosse dopo tali agitazioni, movimenti e somma di movimenti, l’idea che ci suggerirebbe è che lo schieramento vada a quietarsi, infine, in un meritato riposo. Un eterno riposo. Amen.
Allegra, schieramento n. 5: della speranza di affinità elettive (Svolta popolare)
Per parlare di questo schieramento elettorale partiamo da un piccolo stralcio della comunicazione con cui si presentarono ai castelbuonesi, nel giugno del 2016, che diceva testualmente: “… Il movimento si pone come alternativa all’attuale Amministrazione, al Partito Democratico ed ai movimenti da essi derivati che riteniamo siano portatori di logiche vecchie e superate.” A ben guardare quindi avevano escluso Tummy, Andiamo oltre e Mario Cicero: la sponda elettiva era lo schieramento di Polizzotto. Ma questo accostamento non si è mai potuto fare e non capiamo perché: infatti da un lato c’è una coalizione ricca di componenti che non riesce a trovare un candidato sindaco e dall’altro un gruppo omogeneo che necessita di alleanze e dispone di un candidato sindaco deciso e pronto. E’ come se qualcuno avesse pronunciato il fatidico “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Perché? L’unico motivo plausibile che ci viene è che il lato Polizzotto non reputi il dottore Allegra candidato sindaco ideale.
D’altra parte ci risulta che Svolta popolare abbia tentato approcci con altri schieramenti, anche quelli con cui non voleva “contaminarsi” (Mario Cicero ci perdoni l’uso improprio di questo termine che ormai quasi gli appartiene per l’uso spregiudicato che ne fa), con Andiamo oltre in testa.
La morfologia di questo schieramento, a differenza di quello di Polizzotto, è molto semplice essendo costituito dal solo bacino elettorale dei fratelli Vincenzo ed Eugenio Allegra. E’ numericamente consistente ma non tale di garantire, da solo, l’elezione di un candidato sindaco, seppure Vincenzo Allegra è stato dichiarato candidato sindaco di questo schieramento in un comunicato divulgato il 25 gennaio di quest’anno.
A proposito di comunicati, l’attività che freme, in questo schieramento, è lquella comunicativa. Tra i tanti comunicati fatti, che hanno affrontato temi davvero vitali per Castelbuono, ne vogliamo citare uno esemplificativo: quello che annunciava l’imminente creazione di una moneta locale castelbuonese, complementare all’euro. Lo citiamo perché il contenuto rivoluzionario di questa valuta sembra aver gettato nello sconforto il governatore della Banca d’Europa, Mario Draghi che, temendo per la tenuta dell’euro, ha inviato una squadra speciale in incognito a Castelbuono per studiare il fenomeno.
Ritornando però a temi più terra terra, ci chiediamo quanto sia reale il tentativo di candidare un sindaco in questo movimento. Domanda lecita perché nello stesso comunicato, accanto alla decisione con cui Vincenzo Allegra è stato dichiarato candidato sindaco, si dice (testualmente) che la candidatura è “… nata per realizzare una coalizione politica più ampia possibile e, se necessario, anche l’attivazione delle primarie come organismo democratico con altri candidati di forze politiche e movimenti che si riconoscono nel nostro progetto politico”. E qui ci confondiamo un po’: dobbiamo necessariamente pensare che abbiano formalizzato ad arte una candidatura solo per alzare la posta, nominando un candidato sindaco solo per competere con altri candidati sindaci. Così, come Don Chisciotte si autonominò cavaliere errante per dare speranza ai deboli della Spagna, Allegra si autocandida a sindaco per dare a Svolta popolare la speranza di primarie. Noi siamo sicuri che, andando avanti infruttuosamente, questo schieramento scenderà a più miti consigli, anche perché pretendere di fare primarie con candidati che le primarie le hanno già fatte, è un po’ come cercare di pestare l’acqua nel mortaio. Probabilmente si accontenterà di meno delle primarie del loro candidato sindaco. Parafrasando un celebre motto del grande siracusano Archimede, uno dei più geniali ed enciclopedici scienziati dell’antichità, potrebbe derubricare la richiesta di primarie con il candidato sindaco di altri schieramenti, secondo il motto: “datemi un punto d’appoggio (cioè: rilevanza nell’amministrazione e dintorni) e vi solleverò la terra (cioè:supporto all’elezione del vostro candidato)”. Ecco perché lo schieramento della speranza di affinità elettive, Alla fine, qualcosa è sempre stata considerata meglio di niente dai fratelli Allegra.
?, schieramento n. 6: dall’assenza
Un breve cenno a questo presunto schieramento che, come dicevamo l’altra volta, era prevedibile ma non se ne avvistava traccia. In realtà si tratta, ancora, solo di una flebile traccia quasi inconsistente e quasi senza speranze nell’attuale panorama elettorale castelbuonese. Tuttavia, dato che sempre quel qualcuno dalla vista lunga ci ha riferito che è uscita la voce ufficiosa che Teresa Vacca si definisce anch’essa candidato sindaco, diamo appena un cenno.
Noi ovviamente, al riguardo, aspettiamo una voce ufficiale per occuparcene ma fin da ora, ed a costo di sbagliare, diciamo che non prevediamo un risultato lusinghiero per questo molto, molto, ipotetico schieramento. Anche perché non è nemmeno certo, ad oggi, che potrà correre sotto le insegne di Grillo. O meglio, il Grillo forse c’è ma solo quello di Castelbuono che, con tutto il rispetto, non è la stessa cosa. Se Teresa Vacca ha solo questo Grillo e poco più, al massimo potrà fare un duetto, non una lista elettorale. A meno che (ma questo è da scoprire) non riescano a trovare qualcuno veramente credibile e a sfruttare a livello locale il seguito che il movimento ha a livello nazionale. Ad ogni modo, fornita questa chicca, rimandiamo eventuali dettagli ad avvenuta ufficializzazione. L’abbiamo definito schieramento dell’assenza perché non è ancora chiaro se c’è.
Vorremmo infine concludere con il seguente suggerimento, rivolto direttamente al portavoce, all’autore del comunicato, che il Gruppo promotore per Mario Cicero ha pubblicato il 10/3/2017: siete arrivati a utilizzare uno scienziato come Galileo che da quel giorno, fonti dell’al di là, riportano che si rivolti nella tomba come una trottola. Per la prossima puntata vi suggeriamo la figura mitologica di Re Mida, che ottenne dal dio Dioniso la capacità di trasformare tutto ciò che toccava in oro. Ci sembra un paragone molto appropriato per il vostro candidato sindaco, anche sulla base dell’alto concetto che, il re stesso e quelli della corte, nutrono a questo proposito. Ci corre l’obbligo di avvisarvi però che Re Mida rinunciò di corsa a questa virtù quando scoprì che altrimenti non avrebbe potuto più mangiare: tutto ciò che toccava o addentava si trasformava infatti in oro.
Maurizio Cangelosi
Chi mi fa il riassunto, che mi scoccia leggerlo tutto?
Ma scusa, se non ti interessa perché chiedi il riassunto? Sei sicuro poi di capire almeno il riassunto?
alle prossime elezioni voterò Maurizio Cangelosi sindaco ,vi garantisco che lo voto ! Alla faccia degli impresentabili.
La solita aria di voler giudicare gli altri dall’alto… ma per favore
Non mi interessa difendere, ma a me mi pare che non ci sono giudizi, solo la realtà dei fatti. Se non ti piace può darsi che la realtà ti fa male?
“A me mi” non si dice!!!
che ignoranza e presunzione, tipica della gente cattiva e senza creatività, buono solo a criticare e sparlare.
1. cos’è la Banca d Europa? l’hai creata tu stanotte ? noi conosciamo la Banca Centrale d Europa.
2. ma almeno hai letto funzionamento della Moneta locale ? evidentemente no, o se si certo che sei proprio cocciuto: una volta in circolo crea in maniera naturale più potere d’acquisto, maggiori acquisti in loco , maggiore ricchezza a Castelbuono ect VAI A LEGGERE SUO FUNZIONAMENTO IGNORANTE.
3. in ogni caso Svolta Popolare , ed in questo caso io in persona, ci facciamo avanti con proposte concrete , realizzabili facilmente, e soprattutto al fine di orientare un vero sviluppo locale, per le imprese e per ogni cittadino !
4 gli altri schieramenti e anzi…la tua persona, quale proposta ha presentato ai cittadini ?
5. scriva di meno e legga di più…
6. chi è contro la moneta locale è contro Castelbuono: lei è contro ognuno di noi.
inoltre…
1.Ma di quale valuta sta parlando ? chi ha mai parlato di nuova valuta ? è moneta complementare ( ce ne stanno altre in Italia) appunto da affiancare e spendere insieme alla Valuta legale Euro;
2/ed ai fini fiscali rappresenta uno sconto per l esercente; ma che finanziariamente, a differenza del classico sconto, potrà a sua volta spendere per i propri acquisti in loco.
3. ci illumini lei Sign Cangelos: datti fuoco !
Caro Maurizio, ti siamo grati per la tua dialettica che ci svela le contorte strategie dei vari e tanti politici paesani. Opera piacevole da parte di una persona colta e di una certa età …quando evoca Gabriella Ferri e Patti Pravo, Re Mida e Mario Draghi, don Chisciotte e Archimede, Chaplin e sic- transit- gloria-mundi, e via dicendo,…ma tutto ciò che centra con l’elezione di un sindaco? E’ il piacere di farci vivere la suspense della cospirazione, che in politica si chiama “arte dell’incuicio”. Tutto ciò è simpatico. Solo che, con quel cognome che ti sei scelto, sei sicuro di fare un buon servizio alle tante rispettabilissime famiglie Cangelosi paesane?
E lei pensa di aver fatto un buon servizio ai Morici di Castelbuono? Infatti con l’elezione del sindaco non “centra”, ma certamente c’entra
Questo Cangelosi non mi sembra lo stesso dei primi due post. Sensazione mia, forse, ma credo che qualche altro si è appropriato del nik name, aspettiamo se l’originale non batte colpo io sbaglio ed è sempre la stessa persona che, comunque, è piacevole nei sui scritti e anche se riporta notizie a volte vecchie ed volte non veriterie per i più rimane una buona fonte di notizie. Neanche io sono lo stesso Elettore e/o re di cui sopra.
Quando ci si trova davanti a gente che calunnia o mormora, non si presti facilmente fede. Ancor più, se si nasconde sotto una maschera, non assumendosi la responsabilità di ciò che afferma.
Vi racconto un grazioso episodio capitato a Don Bosco, mentre viaggiava in treno da Pistoia a Torino. Il vagone era gremito di passeggeri. Uno di costoro, tanto per occupare il tempo, abituato a calunniare, vedendo là un Prete, senza neppure conoscerlo, cominciò a sparlare precisamente contro Don Bosco. Il nome del Santo Prete di Torino era in quel tempo in bocca a molti, poiché le sue opere a bene della gioventù attiravano lo sguardo dei buoni e dei cattivi.
Dunque, il calunniatore prese a dire: “C’è un Prete a Torino, chiamato Don Bosco, il quale è un avaraccio di prima linea. Va in giro a chiedere denaro per i giovani poveri ed abbandonati e poi se ne impossessa lui. E’ il primo imbroglione Don Bosco! Gli ignoranti credono a quanto egli dice e gli portano i propri beni. E’ un vero ipocrita!” Il Santo, a sentire questo bel panegirico sul proprio conto, volle chiarire le cose, senza però farsi conoscere. “Scusi, signore, ma lei conosce D. Bosco?” – ” S’immagini! Sono di Torino e perciò l’ho visto tante volte.” ” Eppure, riprese il Santo, io faccio le mie riserve su tante cose che lei dice. Per esempio, non credo che egli possegga tanti denari.” ” Lei, Reverendo, vuole insegnare a me? Don Bosco è un furbo; vuole arricchire la sua famiglia ed ha comprato già vaste tenute a Castelnuovo.”
“Io non so se abbia là qualche possedimento”
” Sì, sì; i suoi fratelli sono divenuti ricchi signori”
” Perdoni; ma Don Bosco, ha un solo fratello…”
” Il fatto è che il fratello di Don Bosco mentre prima era un povero contadino, ora possiede carrozza e cavalli.”
” Ed io le dico, continuò il Santo, che il fratello di Don Bosco è morto da più di venti anni.”
” Sia come si vuole, lei non può negare ciò che io conosco benissimo.”
“Ebbene, se vuole togliersi la curiosità, vada a Castelnuovo e vedrà che Don Bosco ha solo due nipoti che coltivano un piccolo podere e nulla più.”
” Dunque lei mi vuol dare del bugiardo?”
” Dico solamente che ciò che lei afferma non è secondo la verità.”
Intanto il treno arrivò a Filezzano.
Salì su quella vettura il Barone Ceva, il quale scorgendo Don Bosco tra la comitiva, sentì il dovere di ossequiarlo.
” Oh! Don Bosco, lei qui? Come sta?”
I presenti che avevano assistito con interesse al colloquio sopra il Prete di Torino, vedendo essere colui Don Bosco in persona, dapprima ebbero un sentimento di sorpresa e poi fecero una solenne risata sulle spalle di quel calunniatore.
“Ben gli sta!” diceva uno. Chi poteva mai sognare, diceva un altro, questo Prete essere Don Bosco? Umiliato e confuso, il signor maldicente chiese scusa al santo Sacerdote.
Sorridendo Don Bosco gli disse: “Caro amico, io la perdono appieno! Come vede sono un povero Prete; viaggio in terza classe come lei; non ho possedimenti. Desidero darle un saggio consiglio: Non parli mai male di nessuno; può darsi, come è capitato questa volta, che quello stesso con il quale parla, sia proprio colui di cui lacera la fama ”
Chi si nasconde sotto un falso nome è un codardo e probabilmente non cosi limpido da poter parlare col suo vero nome.
La parabola di Santa Silvia
E tu quale Stefania sei? Stefania Sandrelli, Stefania Prestigiacomo, Stefania di Monaco, Stefania Petyx o Stefania Giannini?
O se la Stefania della poesia:
Stefania, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?
Purtroppo l’ignoranza regna sovrana, è arrivato x man dei cassonetti. La madre degli imbecilli è sempre incinta. E se devo essere onesto, penso che la redazione di questo blog don dovrebbe nemmeno inserire certe pochezze ignorati.
Scusi Stefania ma dove le ha lette le calunnie nel post del Cangelosi? Sono sicuro che se ce ne fossero, ci sarebbero già pronte querele. Allora piuttosto che rifarsi a I peccati di lingua di Don Giuseppe Tomaselli si ricordi che la fede è una cosa ben diversa dall’essere complici di meccanismi perversi che spesso i politici di turno perseguono. La verità è che non solo chi si organizza per presentarsi agli elettori punta ad alleanze e ad una sapiente costruzione di portatori di voti che niente hanno a che vedere con programmi e idee, per giunta appena una persona, capace di leggere il panorama politico castelbuonese con arguzia e disincanto, scopre gli altarini… ci sono dei benpensanti che gridano allo scandalo. Per me sono più scandalosi i giochi di accorpamento clientelare messi in atto ad ogni elezione. Ma come sempre non è grave fare qualcosa di sbagliato… sbaglia chi ne parla. Geni siciliani non mentono.
Bravo Maurizio dei Cangelosi, nonostante le isterie di qualcuna, Stefania, riesci a sollecitare la nascita di alcune coalizioni, vedi quella di Polizzotto, che finalmente mercoledì esce dai preamboli ed entra in gioco…. A presto i componenti