Nel PD il cracoliciano Vincenzo Capuana apre al primo cittadino Antonio Tumminello, ma il segretario Michele Di Donato precisa: «Nessuna richiesta di “ingresso” è giunta a questo Circolo da parte del Sindaco. I “Tafazzi” stiano zitti»
Il sindaco Antonio Tumminello alle elezioni europee voterà Marco Zambuto e Michela Stancheris del Partito Democratico. Il primo cittadino continua a manifestare interesse verso il partito di Renzi, tanto da postare su facebook una foto che lo ritrae abbracciato con il segretario provinciale Carmelo Miceli. Ma già l’ipotesi di un suo ingresso nel PD divide il locale Circolo.
Vincenzo Capuana, esponente della corrente cracoliciana e membro della Direzione Provinciale, in una sua analisi su facebook, scrive: «Un quadro politico castelbuonese, ancora una volta anticipatore; il sindaco Tumminello, come il sindaco Orlando, vota e farà votare il PD o meglio il candidato del PD di riferimento renziano e magari è pronto a prenderne la tessera; qualcuno del PD pronto a strappare la tessera come Ferrandelli ed altri, iscritti e simpatizzanti del PD, che appoggiano candidati di altre liste. Il 25 maggio è la sottile linea di separazione fra la fine di lunga stagione conclusasi con la sconfitta elettorale e dei suoi protagonisti nel 2012 ed una nuova fase politica che porterà ad un candidato sindaco espressione del Partito Democratico, con relativa lista identificata univocamente con il simbolo del PD, per le prossime amministrative che potrebbero non svolgersi a scadenza naturale. È opportuno ripartire da zero. Con chi ci crede, con chi ci sta, con chi sente la passione di una appartenenza politica che va oltre l’ambizione personale, seppur legittima, per risolvere i problemi dei cittadini. Non è fantapolitica, in ogni caso, immaginare dopo il voto per le europee che il sindaco Tumminello possa aprire una nuova fase politica e chiedere, per governare le emergenze della nostra comunità, l’apporto al suo nuovo partito di riferimento, il PD, previo azzeramento della sua squadra e la rimodulazione del programma delle cose da fare».
Ma il segretario Michele Di Donato precisa: «Circola, nel nostro paese, una intera galleria di personaggi in cerca d’autore, disposti a tutto pur di trovare una collocazione che, permettendogli di galleggiare ancora per qualche mese, gli consenta di tirare a campare. Questi comportamenti umiliano quanti mettono il cuore in tutto ciò che fanno ogni giorno, nei propri comuni, dove ci si mette la faccia e si guarda negli occhi la disperazione della gente. Il Circolo del Partito Democratico di Castelbuono ribadisce quanto già emerso nell’assemblea del 5 gennaio scorso: un partito serio o è in maggioranza oppure è all’opposizione. Gli elettori ci hanno collocato all’opposizione ed all’opposizione dell’amministrazione Tumminello restiamo. Tengo a precisare che nessuna richiesta di “ingresso” è giunta a questo Circolo da parte del sindaco Tumminello o di altri amministratori e che, qualora ne arriveranno, saranno valutate alla luce dello Statuto del Partito Democratico. La circostanza che il sindaco Tumminello cerchi scorciatoie come quella di far votare per i candidati del PD alle prossime elezioni europee, non cambierà questo stato di fatto. L’analisi del voto e la discussione sulla politica castelbuonese saranno svolte, dall’assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti, il prossimo 8 giugno, data che proporrò al coordinamento del PD, già convocato per il prossimo 27 maggio.
Nel frattempo invito tutti i “Tafazzi” di turno ad evitare di sproloquiare sui social network o anche in giro per il paese; questo comportamento, oltre ad essere deleterio per il partito, è anche squalificante per chi lo pone in essere. Perché, nella migliore delle ipotesi, si rischia di passare per degli “utili idioti” al servizio di chi, cercando di dividere, vuole prendersi il partito».
E conclude con un consiglio «ai veri “amici” del PD»: «non fatevi abbindolare da chi non ha storia ma, nella propria vita, ha cercato sempre di rubare” dalle storie altrui. Un albero senza radici profonde è destinato a non produrre frutti e a rinsecchirsi presto».
Fonte: www.ilcaleidoscopio.info
Il PD regionale non ha mai creduto in Mario Cicero. A Castelbuono il 54% dei votanti hanno preferito la lista Tsipras, grande successo personale di Mario oltraggiato e vilipeso dai “benpensanti” di turno.
Un notevole contributo e’ stato dato dal Sindaco Tumminello per la sua incoerente e confusa amministrazione della cosa pubblica! Cicero Sindaco subitooooooooooooo!!!
Tumminello rosicaaaaaaaaaaaa!!!
Guarda, caro Soddy, che nel tuo partito democratico con quindicimila voti, l’idolo sarebbe arrivato trentasettesimo. E non si può neanche dire che se si fosse candidato con il suo precedente team voi ex compagni di scuderia lo avreste votato perché nel segreto dell’urna lo avete fatto ad onta. E avete fatto bene, beninteso, però è giusto che si sappia. Ora, però, se fossi in te, più che Soddy, io sarei Sorry perché tra non molto nel locale circolo si consumerà una notte dei lunghi coltelli.
Soddisfatto. Sempre e solo soddisfatto nel constatare che oltre 15.000 elettori abbiamo apprezzato e votato l’ex Sindaco di un piccolo centro delle Madonie. Soddisfatto nel vedere il mio Sindaco è stato elogiato da tanti, e in tante parti dell’isola. 15.000 voti in un partito col 4% sono un’infinità. I lunghi coltelli che tu citi appartengono, forse, alla tua cultura. Nel circolo del PD gli scontri, anche animati, davano origine a produttivi confronti… Questo però quando eravamo tutti sinceramente animati da spirito di servizio e non di protagonismo come taluni personaggio sempre in cerca d’autore. Di Giuda Iscariota ce ne sono stati tanti e al posto dei trenta denari hanno avuto poltrone.
Sì, infatti il risultato è eccellente. Ma questo non significa che se prendo 15000 preferenze col partito del 4% allora ne prendo 150000 col PD che è, certamente non grazie a voi, al 40%. Per la notte dei lunghi coltelli vedremo, potrebbe anche essere un tardo pomeriggio.
Vecchio Soddy, dai, un po’ di strategia, le poltrone è meglio non tirarle in ballo perchè l’elenco dei poltronati (e non solo) folgorati sulla via dell’Altra Europa lo conosciamo a memoria.
Quando l’UDC di Totò era una potenza, Antonio Tumminello era nell’UDC.
Adesso che va di moda il PD di Renzi, Antonio Tumminello vuole passare al PD.
Capisco che nella vita si possa cambiare idea ma penso anche che fare politica non sia obbligatorio. Terminata una fase politica si può tranquillamente tornare a svolgere il proprio mestiere e a godersi la famiglia!
Vicino casa mia c’era un semaforo, con un barbone che domandava l’elemosina. Poi hanno messo la svolta continua e hanno tolto il semaforo. Il barbone è passato ad elemosinare all’altro semaforo dall’altra parte della piazza.
ma se mario cicero nel pd è stato candidato a tutto e il contrario di tutto
ora inizia la stessa identica carriera in tsipras peccato che non ci sono più le provinciali ma non si sa mai ci saranno le regionali