Noi vogliamo una BELLA scuola per i nostri bambini (diversa da quella progettata dal Sindaco e dalla Regione)

“Gentile Dirgente, il Partito Democratico è convinto che la qualità della scuola e il diritto allo studio sono essenziali per affermare il principio delle pari opportunità e per riattivare l’ascensore sociale nella nostra Società.”
Questo l’incipit della nostra missiva ai Dirigenti scolastici lo scorso 24 agosto consapevoli che ogni futuro progetto di edifici scolastici deve concepire “contenitori” adeguati alle esigenze della nuova didattica e deve avere come focus il soddisfacimento dei bisogni collettivi: ogni scuola deve essere “connessa”, e non solo digitalmente ed oltre la didattica a distanza, in quanto collegata al territorio ed alle innovative politiche educative. Una progettazione multifunzionale in linea con gli auspici delle più autorevoli fonti che studiano la didattica; deve essere immaginato un polo educativo aperto quasi 24 ore al giorno, al servizio di tutte le fasce d’età della comunità in orari diversi, che contenga spazi multifunzionali che consentano attività didattiche non convenzionali, aree collettive e spazi comuni come luoghi di relazione interni ed aree esterne per lo sviluppo delle relazioni (agorà e aule a tetto nel verde). Essere in momenti di emergenza, speriamo MAI, lo spazio per attività di Protezione Civile.
In un più ampio concetto , con una progettazione a misura di utente, la scuola deve essere uno degli ambienti strategici per il benessere individuale e collettivoe deve indicare la promozione della salute una priorità per gli alunni e per tutto il personale che in quel luogo lavora. Dovranno essere messi in relazione ed equilibrare tra loro comfort visivo (gli spazi connettivi si devono affacciare possibilmente sul verde di cortili), benessere termo-igrometrico (corrette temperatura e umidità in ogni stagione), benessere acustico (assenza di rumori e suoni che non consentano attenzione), benessere luminoso (corretto apporto di luce indiretta per buonumore e agio visivo), benessere da densità (densità variabile grazie a aule e spazi flessibili e riconfigurabili), benessere psicologico (spazi che comunicano sicurezza, agio e crescita personale), benessere alimentare (promosso dal valore educativo di aule all’aperto circondate ad es. da orti).
Progettare la scuola del futuro può esser un modello di azione, per un Sindaco del Pd, in un percorso di progettazione partecipata, al fine di stimolare la più ampia esperienza partecipativa nella comunità. Un modello da esportare in tutti gli ambiti dell’agire amministrativo, ovviamente, come per un progetto di rigenerazione urbana (es. p.zza Parrocchia). Al fine di raccogliere stimoli e suggerimenti si possono organizzare più momenti di confronto/laboratori con diverse categorie di possibili utenti. I laboratori, non le officine delle campagne elettorali che chiudono il giorno dopo le elezioni, utili a raccogliere le esigenze dei cittadini, dei ragazzi, dei docenti, delle Istituzioni direttamente interessate e delle Istituzioni che gestiscono i servizi connessi alla scuola per giungere ad sintesi finale, condivisa.
Ogni nuovo progetto di edifico scolastico, aperto al territorio non deve limitarsi alla costruzione di un edificio, ma deve porsi il tema dell’interazione con l’intero territorio, al fine di migliorarne la mobilità, i servizi e i collegamenti per ridurre traffico, emissioni, inquinamento, problemi viabilistici, pericolosità stradale.
Perché questa necessaria premessa tecnica, frutto di approfondimenti su studi di architettura e progetti?
Ebbene il 04 novembre 2019 il Sindaco e la sua Giunta annunciavano con un comunicato la notizia “del ricevimento un finanziamento di € 3.400.000 per la ristrutturazione della Scuola Media di Castelbuono e ha immediatamente dato l’incarico a costo zero “all’ufficio speciale per la progettazione (Regione Sicilia)”, guidato dall’ingegnere Leonardo Santoro, per valutarne l’ipotesi di trasformazione. Da un’analisi costi-benefici, riguardante l’adeguamento sismico dell’Istituto Comprensivo “Francesco Minà Palumbo” di Castelbuono (PA), l’ufficio preposto ha dedotto che sia più adeguato costruire un edificio nuovo, piuttosto che riadattarne uno vecchio, in quanto è possibile dotare la nuova struttura (più sicura) anche di una palestra al chiuso”.
Lo scorso 16 aprile 2021 il Presidente della Regione annunciava, accompagnandolo con un rendering grafico,“altro importante obiettivo raggiunto dal governo Musumeci, mediante il suo Ufficio speciale per la progettazione: è stato completato e trasmesso al Comune di Castelbuono l’elaborato che consentirà all’amministrazione della cittadina che ricade all’interno del Parco delle Madonie di dotare la scuola media “Francesco Minà Palumbo” dei più moderni sistemi antisismici e di efficientamento energetico……. La nuova scuola potrà ospitare 240 alunni. Saranno realizzate dodici aule nelle quali svolgere quattro corsi didattici. L’edificio è stato progettato su due livelli, oltre al piano terra e a quello di copertura. Prevista anche la mensa e uno spazio polifunzionale che potrà essere destinato, all’occorrenza, ad Aula magna per conferenze e presentazioni. Il cosiddetto corpo “D” – l’unico che non verrà abbattuto ma, comunque, riammodernato e messo in sicurezza – sarà utilizzato come deposito per il materiale didattico.”.
Nel mezzo, il nulla. E non per il Covid – 19, visto lo sviluppo di strumenti (zoom – meet) che ci hanno permesso di continuare a lavorare, socializzare e fare politica nonostante la pandemia.
Al netto dell’impressione di una ordinaria bruttezza dell’opera progettata, evidenziata la scomparsa della palestra al chiuso fra il primo e il secondo comunicato, la cui realizzazione era un punto programmatico con cui i Democratici per Castelbuono si sono presentati agli elettori e vinto le lezioni, ci chiediamo e chiediamo al Sindaco ed alla sua Giunta:
- quale progettazione partecipata è stata attivata in questi anni?
- quale progettazione a misura di utente e di multifunzionalità c’è nel progetto?
- quale scuola aperta al territorio è stata progettata?
Non c’è nulla di tutto ciò nell’ipotesi progettuale; lo hanno capito i cittadini e gli elettori, così come le Istituzioni scolastiche, i docenti, i genitori e tutti i contribuenti che pagano le tasse per finanziare progettualità che non rispondono ad una visione se non all’incontinente necessità di comunicati da postare a Castelbuono come in Regione. C’è, con ogni probabilità, una relazione statistica relativa al tasso di natalità a Castelbuono, una relazione geologica e una progettazione modulare da esportare in ogni dove nella Regione come un carcere o un Palazzo di Giustizia qualsiasi.
Non condividendo questo modello progettuale, il Partito Democratico assume una iniziativa di confronto con le Istituzioni scolastiche, in primis, e con docenti e genitori; siamo pronti ad incontrare tutti i movimenti civici in campo, nessuno escluso, consapevoli che è su questi punti programmatici che intendiamo costruire una alleanza con la definizione di una proposta politica, alternativa al quadro politico esistente, che abbia idee chiare, gambe forti ed una visione sugli anni ’30.
Con un metodo già sperimento per il Teatro le Fontanelle, terremo un’assemblea pubblica monotematica, nel momento in cui la pandemia ci darà una tregua, in relazione con il Pd network provinciale, regionale e nazionale e con tutti i movimenti civici e i cittadini che condivideranno “la nostra visione”; intendiamo così dare un’anima di castelbuonesità all’ipotesi progettuale formulata al chiuso di una stanza.
Siamo ancora in tempo per rimediare all’errore fatto.
Fabbrichiamo una BELLA scuola per i nostri bambini (e non solo), alimentiamo la speranza e costruiamo il futuro.
Castelbuono lì, 13 maggio 2021
Per il Coordinamento
Il Segretario
Vincenzo Capuana
Per il caso Fontanelle, il sindaco e la sua giunta hanno detto che non si deve dire che il progetto è brutto perché si lede la professionalità degli architetti. ( gli architetti sono uomini, padri di famiglia… dice ♀️).
Noi invece, rivendichiamo il concetto di Bellezza, totalmente assente nel progetto della scuola media di via Isnello, così come la palestra e a quanto pare anche la sala mensa. (Cosa diversa aveva promesso nel suo programma elettorale).
Secondo quanto affermano il Sindaco e la sua giunta, pur di non criticare i progettisti, i nostri bambini dovranno andare in una scuola
Brutta.
Ora, e’ meglio tenersi il brutto, o pensare al futuro con un passo diverso ed educare alla bellezza?
Tutti bravi a parlare….. quando governano gli altri…..
Il problema è che governano gli altri… meditate gente meditate….
Stufo: gli altri non governano, gli altri sono lì per cose assai diverse dal governare. Gli altri sono lì solo per gravi necessità
Cari politici invece quado vi conviene si lede la dignita’ dei lavoratori
Ma il sindaco Cicero non è stato generato dal pd? A causa della scissione è cambiato tutto?la formazione rimane radicata e appiccicata sulla pelle. Tutti bravi a parlare quando non sono al potere. Castelbuono ha bisogno di volti e menti nuove. Bla bla bla bla, fatti non ri-fatti.
Infatti. È una vostra creatura. L’avete creato voi e vi è venuto benissimo. Ben vi sta!
I migliori risultati si ottengono indicendo concorsi di progettazione.
Il Bello e il Sublime in I. K a n t
Della critica della forza del giudizio: Analisi del Bello e Analisi del Sublime
Il Bello della natura, oggetto e concetto della limitazione. In sostanza il bello della natura non può che essere riferito alla forma dell’ oggetto, la quale consiste nella limitazione. Il sublime, invece, può trovare il suo riferimento anche in un oggetto informe dove il (tede.: dieGestaltung) non ha trovato ancora la sua collocazione, in quanto in esso, o per per suo motivo, sia rappresentata una illimitatezza a cui si aggiunga il pensiero della sua totalità. In tal guisa l’ oggetto può trovare la sua rappresentazione in quanto sublime in due modi: sublime matematico e sublime dinamico.
“Sublime” chiamiamo noi ciò che in sé è grande. Ma tra l’ essere grande e una grandezza, sostiene Kant, occore collocare alcuni concetti come quello di magnitudo e quantitas. Nello stesso tempo sempliciter dire che qualcosa è grande e come dire che assolutamente è grande. Kant precisa: . Esattamente, scrive Kant: : ciò che è sopra tutti i confronti, che si può interpretare per dire che sublime matematico è ciò che è assolutamente grande, ciò che è grande al di là di ogni comparazione. Ma cosa significa l’ espressione secondo cui qualcosa può essere grande o piccola o mediocre? Certamente non si tratta di un concetto comprensibile; men che una visione dei sensi e ancor meno un concetto della ragione, poiché alcun principio della conoscenza conduce al Sublime. Deve essere, allora, un concetto della forza del giudizio o di un principio da questa derivante o una soggettiva praticità dell’ idea che poggia sul principio della forza del giudizio. Se poi la Natura – ed ecco un Kant a noi contemporaneo in riferimento alla profonda crisi ambientale – deve esssere giudicata da noi dinamicamente sublime, deve essere rappresentata come tale da provocare timore, poiché il piacere del sublime è diverso dall’ altro del bello che produce direttamente un sentimento di esaltazione della vita, mentre il sublime è un piacere che ha solo un’ origine indiretta in quanto sorge dal sentimento di un momentaneo arresto delle energie vitali, cui segue una loro esaltazione. Ed è così che Sublime è ciò di cui il solo fatto di essere pensato dimostra la presenza di una facoltà del nostro animo che trascendeogni misura sensibile.Kant:
Il sentimento sublime della Natura è pertanto riguardo e rispetto per la nostra propria destinazione (Bestimmung) mettendoci nella condizione di intuire la superiorità della determinazione razionale delle nostre facoltà conoscitive anche, se non soprattutto, sul massimo potere della sensibilità.
Dove sta allora il Sublime, si chiede Kant, se non in alcuna cosa della Natura, bensì nel nostro animo, in quanto noi possiamo riconoscerci superiori alla Natura?
Rimando alla pubblicazione su: http://www.facebook.com/nicolo.piro.161
Per fare una nuova politica Castelbuono ha bisogno di gente che ha lavorato bene, che non mai fatto politica, che ha un cervello pulito e non di persone che la fanno perché non hanno avuto altro da fare e dietro le quinte manovrano per essere scelti. La politica non è solo uno scopo per essere visibili, è impegno, bellezza nel senso pieno del suo significato. Basta con i protagonismi e le smanie di arrivare . Castelbonesi convinti, noi che siamo un popolo di cultura e lo abbiamo dimostrato con la nostra storia , non facciamoci abbindolare, cerchiamo gente nuova. Questo in generale, senza dito puntato. Occorre essere almeno per una volta consapevoli e accorti. E poi la novità è sempre indice di bellezza , scandisco meglio…..,BELLEZZA, chiaro?
O Bellizza???
No no BELLEZZA, ho scritto convintamente, allora quello che è stato detto e scritto non vale nulla. Ripeto: BELLEZZA
Fare squadra dentro legittime ambizioni.
Un metodo da contrapporre all’uomo solo al comando insieme ad un salto generazionale. È la sfida da cogliere per le forze politiche e per gli elettori!
Quelli che ha ragione, fare squadra si è certo il metodo migliore ma attenzione agli ambiziosi , la bellezza sta nella novità. Creare una nuova squadra con persone nuove non con le stesse facce sennò siamo punto e a capo e l’uomo solo sarà in bella compagnia.