Osservazioni dell’arch. Sebastiano Monaco sul Manifesto per il Teatro “Le Fontanelle” di Castelbuono

(Riceviamo e pubblichiamo)
Al Comitato promotore del Manifesto per il Teatro Le Fontanelle
Ai Sig. Sindaco di Castelbuono (PA)
Al Consiglio Comunale di Castelbuono
Al Ministero dei Beni Culturali
Al Presidente della Regione Siciliana
All’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
All’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente
Al Dirigente Generale B.C.I.
Alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo
Alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo Sez. Beni Archeologici
Oggetto: Osservazioni sul Manifesto per il Teatro “Le Fontanelle” di Castelbuono (PA)
In qualità di legale rappresentante dello Studio Associato A.I.G., redattore del progetto esecutivo per la ristrutturazione del Teatro Le Fontanelle di Castelbuono, trasmetto, in allegato a questa nota, un documento contenente una serie di osservazioni sul Manifesto di cui in oggetto al fine di ristabilire la realtà dei fatti dimostrando al contempo l’infondatezza della tesi sostenuta sia nel Manifesto sia nella lettera della sua trasmissione.
Infatti:
Chi mai negherebbe la propria firma a sostegno di un Manifesto che inneggi al teatro e alla sua importanza nella maturazione culturale della società in generale e in particolare di un piccolo ma importante centro delle Madonie? Nessuno. Si possono in tal modo raccogliere milioni di firme.
Tuttavia solo chi conosce i luoghi e la loro storia può rendersi conto dell’abile artificio retorico con cui il Manifesto per il Teatro Le Fontanelle di Castelbuono, senza mai nominarlo e senza mai fare una critica aperta al progetto redatto dal mio gruppo, presenta dei luoghi e della loro storia una versione non aderente alla realtà mescolata appunto all’elogio del teatro, sottintendendo che c’è qualcuno o qualcosa che lo avversa. Cosa che non è.
Resto a disposizione di tutti coloro che lo desiderino per fornire ogni utile informazione sul progetto
in aggiunta a quelle fornite con la nota qui allegata.
2021-02-14-vv-IANO-MONACO-SUL-MANIFESTO-PER-IL-TEATRO-LE-FONTANELLE-CASTELBUONO
SPAM. la prima cosa che imparai al lavoro, dal collega anziano, fu che un tecnico libero professionista scrive a qualcuno avente competenza per dire qualcosa avente rilievo in tal senso. Scrivere in questo modo si chiama fare spam. Quando scriviamo a qualcuno ci si chiede, perchè scriviamo? Se la notizia è apparsa sul giornale, e lei è di parere diverso, scriva al giornale onde, ai sensi della vigente legislazione sull’informazione, pubblichi una rettifica, in quanto parte in causa. Inoltre per quanto ai vincoli del libero professionista, esso deve rispondere alla committenza, se le hanno commissionato un camerone, Lei ha progettato un camerone. Idem per i “servizi ai turisti”. Scrivere Urbi et Orbi è inutile oltre che dequalificante. i sembra come la nota che il consiglio nazionale degli architetti ha inviato spammando mezzo mondo per le competenze due settimane fa, dopo l’ennessimo pronunciamento mancato. Escusatio non petita accusatio manifesta. sapete bene cosa avete disegnato, rispondendo alla vostra committenza.deontologia tecnica vuole che si resti fuori dalla dialettica
Articolo ridicolo. Dopo l’aggressività online del sindaco si è passati al piano B. Visto che siamo a carnevale dovete mettervi una maschera in primis il sindaco. Sono disgustato. Ma il teatro di chi è? Del sindaco pro tempore che tra un anno se ne va in pensione oppure della cittadinanza? Si continua a controbattere sul nulla. Un signore pro tempore che ha deciso di distruggere la cultura a Castelbuono ed anche la reputazione dei progettisti. Avete tutti perso credibilità. Questa amministrazione passerà alla storia come bugiarda ed infamante verso i poveri cittadini che esprimono il proprio pensiero.
Se il Manifesto con ‘abile artificio retorico non nomina e non critica il progetto’ come da Lei evidenziato, perché il progettista si occupa del Manifesto che è un elogio del Teatro e come tale sottoscrivibile da milioni di persone?
Lo sottoscriva e lo faccia proprio allora.
E non si impelaghi in disquisizioni che dovrebbe fare il committente e non il progettista.
Poveretto: il sindaco detta e lui scrive. Come ci si riduce a volte per un miseo incarico.
Almeno stavolta le virgole sembrano essere inserite correttamente. Sarà la tastiera del suo telefono che non funziona
A parte le virgole è tutto il resto che sembra uscito dalla penna disperata di chi le ha provate tutte soprattutto a Palermo e non ha più che cartucce sparare. Si potrebbe dire che alla fine Yanez ha aperto il fuoco sparando cazzate.
Ci vuole una bella faccia tosta e continuate a dimostrarlo . Sig. Monaco cerca di volare alto ,almeno Lei abbia RISPETTO per le persone libere che hanno firmato , pensa veramente che non siamo capaci di leggere il progetto o non conosciamo la storia e i fatti ?
Il sindaco si passa il tempo a telefonare ai mille…tranne ai famosi ….neanche gli risponderebbero…l’arch. si passa il tempo a emendare il manifesto….non solo in modo inopportuno…ma cercando di giustificare il suo inutile e costoso progetto. Ergo, il sindaco e‘ difficoltà ed ha chiesto aiuto alla persona sbagliata. In tutto questo i fantastici democratici sono caduti nel dimenticatoio io, almeno una buona notizia.
Probabilmente è la prima volta nella storia dei lavori pubblici che si assiste a una macchietta del genere. Il sindaco pur tirato in ballo mille volte da più parti, sta zitto e chiede al progettista di intervenire in sua vece fornendogli anche gli spunti, le battute, gli assist. E l’ubbidiente progettista, ardentemente anelante a diventare direttore dei lavori si permette di entrare in un documento ufficiale, pubblicato, di emendarlo, di chiosarlo, come se fosse un qualsiasi sgrammaticato post del suo committente.
Come se non bastasse ciò, il Monaco si mette sotto i piedi i più di mille firmatari del documento, tacciandoli di essere dei gonzi che si sono fatti raggirare da quelli del Manifesto per Le Fontanelle.
Ma il Monaco capisce che fra i firmatari vi è una considerevole schiera di ex sindaci, ex amministratori, di artisti e personalità varie? Capisce il Monaco che fra i firmatari vi sono castelbuonesi che per cultura, dignità e onestà intellettuale non può permettersi di maltrattare in questo spregevole modo? Si rende conto il Monaco che ancora l’altro giorno al giornalista del GDS ha parlato di teatrino dei Ventimiglia dopo che su questo aspetto era stato fatto nuovo dal prof. Cancila e si era impegnato a non usare quel termine così villano?
Si rende conto il Monaco di quanto sia irriguardoso quando parla di persone che disconoscerebbero lo stato dei luoghi e la storia di quei luoghi? E chi li conosce allora lui? Quelli del suo studio?, il sindaco? i suoi assessori? Avete dimostrato altre cose.
E’ probabile, invece, che il Monaco, avendo constatato fin da subito il livello culturale e di tatto del sindaco, avrà pensato che in questo paese siamo tutti a quel livello. Imparerà ben presto, il Monaco, che ha sbagliato conti e anche paese.
Architetto, impari se può, che rispettare gli ideali degli altri significa, con uguale legittimità, approvarli o contestarli.
Mai interpretarli a modo proprio, come ha fatto lei con il Manifesto per il Teatro Le Fontanelle, raccontando bugie pur di screditarli.
Gentile architetto Monaco, non ho capito bene due cose:
La prima: sarebbe lei quello che conosce i luoghi e la loro storia?
La seconda: i firmatari del Manifesto per il teatro Le Fontanelle di Castelbuono avrebbero ordito un abile artificio retorico?
Le assicuro che a Castelbuono c’è ancora tanta gente libera che ben conosce ed ha a cuore i luoghi e la storia del proprio paese.
Temo che lei abbia perso una buona occasione per rimanere zitto.
Una lettera in comics suns non si può reggere.
Ed anche questo è vero. Un dettaglio che la dice lunga su tutta la questione.
Ma non mi par vero, abbiamo in comune un architetto nella qualità di vice sindaco e poi in paese abbiamo Luigi detto U SINNACU DI CHIANI MONACI a cui manca un un’architetto. E Ci. Dedicatevi a ripristinare abbiviratura che anche essa fu strinciuta che fra poco avrete tempo di pasciri i scecchi no fiudu verso la cassanisa.
Come si fa ad affermare che le persone che vivono da decenni Castelbuono non ne conoscono la sua storia ed i suoi luoghi? Tra i firmatari di quel manifesto ci sono ex Sindaci, architetti, gente di cultura e professionisti di ogni settore che respirano l’aria di questo borgo da sempre e ne conoscono ogni anfratto. Bisogna avere rispetto di quelle mille firme e dei mille volti che che hanno a cuore Castelbuono e la sua storia, poiché a differenza dello stimato architetto, il Paese lo vivono giornalmente e lo vivranno anche in futuro.