Patto per Castelbuono: al sindaco che fugge chiediamo le dimissioni

(Riceviamo e pubblichiamo) – Dopo la violenta demolizione della scuola Minà Palumbo, che ha lasciato un inquietante interrogativo nei cittadini castelbuonesi – giorno 30 gennaio 2021, la vigilia di Capodanno, chi ha dato l’ordine perentorio di demolire la nostra scuola? – a cui il Sindaco non ha ancora risposto.

Dopo avere accertato, dai primi atti acquisiti, che l’Amministrazione comunale con Deliberazione di Giunta Municipale n. 102 del 22 giugno 2021, ha mutato il progetto di mero adeguamento sismico, finanziato dalla Regione nel 2018, in adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico.

Dopo avere accertato che il mutamento di progetto è stato determinato dall’elevata condizione di degrado dei materiali strutturali; nella delibera si legge testualmente:

Il progetto esecutivo che si va ad eseguire si pone lo scopo di eliminare gli inconvenienti conseguenti agli indici di rischio sismico particolarmente elevati scaturiti a seguito delle apposite verifiche di vulnerabilità sismica a cui è stato sottoposto l’edificio scolastico denominato Francesco Minà Palumbo e i locali accessori siti in via Sandro Pertini, n.40 in Castelbuono.

– Successivamente, in seguito ad ulteriori campagne di indagini diagnostiche e geognostiche richieste dall’Ufficio Speciale per la Progettazione ed eseguite dall’Amministrazione comunale, dalle quali è stata confermata l’elevata condizione di degrado dei materiali strutturali, il Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione Professionale, con nota prot. n. 9122 del 05 ottobre 2020, a firma del dipendente Servizio XI Edilizia Scolastica, ha preso atto dell’efficacia della scelta progettuale di procedere alla progettazione di un intervento di adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione degli immobili esistenti”.

Dopo avere accertato che l’“elevata condizione di degrado dei materiali strutturali”, ha richiesto l’abbattimento immediato di una parte della scuola. 

Dopo avere riscontrato che l’Amministrazione è obbligata, per assicurare la sicurezza del personale scolastico e degli alunni, a disporre la chiusura dell’edificio scolastico, evitando in tal modo di mettere a rischio la vita dei nostri bambini, docenti e personale di supporto.

Dopo tutto ciò, cosa fa il Sindaco, fugge dalle sue gravissime Responsabilità politiche, per avere devastato la scuola Minà Palumbo, disponendo, con l’Ordinanza n. 3 del 7 gennaio 2021, la sospensione delle attività scolastiche per motivi legati all’“incremento di soggetti positivi” al Covid.

Basta poco per intuire l’illegittimità di tale Ordinanza sindacale, atteso che Castelbuono non si trova in zona arancione o rossa e che non è stato accertato, con apposito screening, se vi sono alunni positivi al Covid nel numero previsto dal recente Decreto legge del Governo.

Bisogna ricordare al Sindaco che i presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci possono derogare alle attività in presenza, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica.

In caso contrario va sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza.

Con il Decreto del 5 gennaio 2022, peraltro, il Governo Draghi ha stabilito, per la Scuola secondaria di I e II grado, che fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2; con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo; per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe; con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.

E’ evidente che il Sindaco, troppo impegnato nella demolizione della scuola Minà Palumbo, ha dimenticato di leggere il Decreto del Governo e la normativa vigente.

Concludiamo dicendo che questa incredibile situazione, provocata da scelte assurde e poco chiare, dovrebbe fare riflettere l’attuale Amministrazione e presentare le dimissioni immediate.

Patto per Castelbuono

      Il Coordinatore

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