Petrolio a Petralia Soprana? Sindaco dice “no” alle trivellazioni

Tiene banco il nodo delle trivellazioni nel cuore della Sicilia. Tra le zone interessate ci sarebbe una vasta area del Parco delle Madonie e i paesi limitrofi. Ma Petralia Soprana dice “no”.
Ci sarebbe anche la richiesta di un permesso di ricerca per eventuali trivellazioni. Sull’argomento sono intervenuti il sindaco Pietro Macaluso e il presidente del Consiglio comunale Leo Agnello: “Ad oggi il Comune di Petralia Soprana non è a conoscenza di tale richiesta di permesso di ricerca. Per quanto ci riguarda siamo contro le trivellazioni per l’estrazione di combustibili fossili ed in particolare di ricerche petrolifere nel nostro territorio così come è stato anche deliberato dal Consiglio comunale.
Una tale evenienza rappresenterebbe oltre che l’ennesimo saccheggio del nostro territorio una scelta che va contro le linee di sviluppo turistico che i paesi madoniti stanno seguendo. Direttrici che hanno portato vari comuni come Petralia Soprana ad entrare nello speciale club dei “Paesi più belli d’Italia”.
Il permesso di ricerca denominato “Petralia Soprana” è stato richiesto nell’aprile del 2008 dalla “Eni Mediterranea Idrocarburi” e ricade nel territorio di tre province: Caltanissetta (74,20 chilometri quadrati), Enna(213,16) e Palermo(440,14). I comuni interessati sono: Alimena, Blufi, Bompietro, Calascibetta, Caltanissetta, Caltavuturo, Castellana Sicula, Enna, Gangi, Geraci Siculo, Leonforte, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa, Sclafani Bagni, Sperlinga, Villarosa.
Fonte: www.palermotoday.it
Probabilmente la scelta del sindaco di Petralia sarà stata quella giusta, non saprei, dovrei conoscere meglio l’argomento e a quanto ammonterebbero le eventuali ricadute economiche sul territorio. Un territorio come quello del sud che sopravvive con un assistenzialismo estremo che continua ad indebitare le casse dello Stato e della Regione Sicilia. Vedo e constato che spesso che si dice NO NO NO NO a tutto e a prescindere. Tutto si può toccare, ma non nel mio “giardino”.
Io dico che l’importante è avere una politica economica (p.e. turismo, arte, artigianato, industria alimentare,…) che ci permetta di vivere in autonomia senza la “mammella” del pubblico-assistenzialismo. Attualmente vedo poco e niente di tutto questo.
guarda la storia del Turismo è diventata il mantra ora…con infrastrutture zero o quasi
a parse prendersi il fresco io decollo turistico che non sia mordi e fuggi per questi paesi non ne vedo
meno che mai per l’entroterra delle alte madonie
condivido quasi in toto Antonio 2
per me il sindaco ha sbagliato
a parte che già in passato c’erano stati sondaggi, forse le nuove tecnologie permetterebbero uno sfruttamento economico di eventuali giacimenti.