Piano Battaglia, primo weekend sugli sci. Folla sui nuovi impianti

Aperte due piste. Fruibili solo per gli sciatori gli impianti di risalita. “Occasione di crescita economica per le Madonie”

Boom di presenze per il primo weekend di apertura degli impianti di risalita di Piano Battaglia.
Salire sino ai 1833 metri della vetta di monte Mufara è uno spettacolo unico, salire seduti comodamente sulla seggiovia, che può trasportare in cima, per un dislivello di 270 metri sino a 855 persone l’ora, e attraversare una fitta faggeta innevata, è qualcosa di meraviglioso. Un panorama mozzafiato che si perde tra le vette siciliane sino a scrutare il mar Tirreno.
Non è ancora utilizzabile dagli sciatori la pista nera, denominata Mollica, il percorso più impegnativo necessita di bonifica e messa in sicurezza, quindi sarà possibile scendere soltanto lungo le piste Scoiattolo e Sparviero e la seggiovia sarà fruibile solo dagli sciatori.

“Almeno per ora, però – dice Domenico Anello, direttore di servizio degli impianti – non sarà consentito ai pedoni, quindi chi non ha sci o snowboard, salire con la seggiovia sul monte Mufara attendiamo ancora un nulla osta che potrà arrivare solo a neve sciolta quando saranno fatte alcune verifiche tecniche”.
“E’ stata un’emozione unica – ha detto il presidente del parco delle Madonie, Angelo Pizzuto – l’apertura della seggiovia e della sciovia, sono un’occasione di sviluppo che può solamente accrescere l’incanto di questi luoghi”.

Sul volto del gestore dell’impianto l’ingegnere Gianni Fiore, si può leggere la soddisfazione e la grande emozione di avercela fatta e di aver consegnato ad un intero territorio le Madonie un’occasione di crescita economica: “Un sogno che si è realizzato – ha detto Gianni Fiore – un passione coltivata da giovane, io a breve compirò 75 anni, e mio padre mi raccontava di questi luoghi meravigliosi quando partiva da

Palermo e raggiungeva anche a piedi Piano Battaglia, e speriamo – chiosa Fiore – anche nella riapertura di tutte le strutture ricettive ancora chiuse”. Per Giovanni Faletra gestore dello storico rifugio Marini: “Occorre dotare la zona di maggiori servizi e in particolare di bagni chimici due settimane fa non siamo riusciti a far fronte alle richieste sono arrivati in un sol giorno circa 6 mila persone e oggi domenica sarà peggio visto che attendiamo 90 pullman”.

(Fonte: Repubblica.palermo.it – Ivan Mocciaro)

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