Pollina. Il comune installa due isole ecologiche super tecnologiche. Le contrade Montenero e Stazzone

Da questa mattina, nel Comune di Pollina, sono operative due moderne isole ecologiche nelle contrade Montenero e Stazzone. Una scelta estremamente innovativa con un nuovo modo di fare raccolta differenziata h 24 nelle campagne.
Per farle funzionare basta essere contribuenti TARI (nel comune di Pollina) ed essere in possesso della tessera sanitaria. Le isole sono videosorvegliate. Ecco come funzionano, nel video in basso la spiegazione del sindaco Magda Culotta.
Bella iniziativa
Noi i soldi li spendiamo diversamente: le telecamere al cimitero, i parcometri, le visiere, i totem, il cine astra, le varie sagre sulla boffa etc. Tanto i castelbuonesi siamo contenti così!
Una VISIONE, una scelta che guarda al futuro e non rimesta nel passato.
Una lezione di civiltà e metodo di buona amministrazione di una Sindaca del Pd.
BRAVA MAGDA.
Esempio pratico di ciò che chiedevamo (e continuiamo a chiedere) per Castelbuono ed i castelbuonesi:
“una VISIONE e non una visiera”.
Non resta che chiederle se vuole candidarsi a sindaco a castelbuono quando sarà il momento. Almeno una sindaco che pensa al suo paese e ai suoi paesani. Qui pensano solo a bastonarci!
Anche Mario Cicero 20 anni fa era virtuoso. Quando chi crede di essere insostituibile riesce a farlo credere anche ad altri, allora cominciano i problemi. Chi crede di esser tutto, è molto probabile che sia niente.
No, non sono d’accordo. È sempre stato lo stesso. Siamo noi elettori che crediamo di essere tutto, invece non siamo niente.
In Italia ci vuole il codice fiscale pure per buttare l’immondizia. Evviva la burocrazia!
E se il residente a Pollina è malato (o anziano) per mandare un suo familiare, non residente, a buttare l’immondizia deve dargli la propria tessera sanitaria oppure fargli una delega con autodichiarazione, copia del documento ecc. ecc.
A Pollina da tanto tempo gli amministratori lavorano alacremente per il bene dei loro concittadini, questa è solo una delle molteplici iniziative portate avanti da un sindaco che ha voglia di fare. A Castelbuono, a pochi chilometri, in quel borgo che presuntuosamente definiamo la Parigi delle madonie, da tanto tempo, TROPPO TEMPO, ci culliamo sugli allori. Si assiste rassegnati ad un cronico immobilismo accompagnato da trionfanti proclami di cambio dello scaldabagno mentre TUTTI i paesi del circondario ci superano sul piano economico, imprenditoriale, naturalistico e amministrativo. Da troppo tempo Castelbuono è il paese delle multe per gli infissi , delle sanzioni per l’aria che si respira, del disastro degli uffici pubblici inefficienti, dell’inerzia! Quando sarà il paese del lavoro e dell’efficienza?
Il declino è iniziato quando alcuni hanno iniziato a fare della politica una professione, piuttosto che una missione. Ed ecco il risultato: siamo diventati l’ultimo comune delle Madonie. Senza macello, senza teatro, senza palestra, senza un campo di calcio erboso, senza una rete idrica efficiente, ma pieni di boria e di inutili chiacchiere.
Ma questo dove? Sicuramente non da noi!
Senza parco giochi e con strade franate, scuole chiuse, pulmini a pagamento…
Ci avevano fatto credere che eravamo tutti da premio NOBEL , la realtà e amara siamo in caduta libera .Qualcuno pensava di essere il nuovo Principe , il sogno spero sia finito. Fatti da parte siamo al collasso.
La colpa non è di chi ce lo ha fatto credere. La colpa è di chi ci ha creduto. Assolvo il sindaco ma condanno i suoi elettori.