Una “progettazione partecipata” per Le Fontanelle

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5 Commenti

  1. pasqualino cusenza ha detto:

    “finalmente si comincia ragionare”

  2. Castelbuonesità ha detto:

    Ma questi personaggi in cerca d’autore fino a stasera in quale comunità virtuale sono stati?

  3. Filippo Botta ha detto:

    Le idee sono tutte meritevoli di essere considerate e ponderate. Ma le idee se non vengono tramutate in progetti concreti si traducono in pura fantasia. Mi dispiace dirlo ma alcuni dei firmatari li ho visti presenti alla riunione pubblica indetta dal gruppo 2001.
    Nella vita bisogna adoperarsi sempre per la proposizione di idee progettuali realizzabili e che nell’immediato possano essere trasformate in concretizzabili.
    Nessuno pensa che non si possa ipotizzare un piano di recupero dell’area castellana, liberandola dalle recenti costruzioni che ne hanno nel tempo compromesso l’originaria conformazione, con le più disparate idee che rimangono ipotesi ideali stante che nè il Comune né altri Enti, oggi come oggi, abbiano tanta disponibilità economica da finanziare tali proposte.
    A questo punto l’idea del comitato promotore del progetto di consolidamento con piccoli interventi di ristrutturazione riportano il vecchio teatro “Le Fontanelle” ad essere riutilizzato per un numero di posti significativo, nella sua originaria composizione , oggi discutibile, ma ai tempi pensato e realizzato con finalità innovative.
    Oggi in ogni caso trattasi di un manufatto di una certa entità storicizzato a piazza Castello.
    I lavori ipotizzati concretizzano, con molta probabilità, anche la salvaguardia del finanziamento trattandosi di semplice ristrutturazione con recupero e consolidamento statico.
    Personalmente ritengo concreta e fattibile l’idea illustrata a dicembre, stante anche la competenza tecnica evidenziata nella illustrazione per il richiamo di norme tecniche concrete

  4. Domenico ha detto:

    Speriamo che non si realizzi un altro “pugno nell’occhio”. Se finisce come il municipio, tanto vale abbatterlo e lasciare la piazza larga, libera e bella.

  5. Ncolo Piro ha detto:

    Caro Filippo,
    sollecità con me la pubblicazione su questo Blog di nomi e cognomi dei progettisti, strutturisti e respomsabili comunali (Sindaco & derivati del tempo) degli immobili a rischio smottamento e poniamoci di fronte a quanto potrebbe da cambiare pel rilascio di ogni permesso a costruire, trasformare e ristrutturare immobili a Castelbouno e in tutta Italia e se obbligatorio dovrebbe essere l’ imposizione alla committenza pubblica e privata di allegare ad ogni richiesta di rilascio del permesso a costruire una relazione geologica sui suoli dei luoghi preventivamente già messa a disposizione dello strutturista per l’ elaborazione del calcolo strutturale da sottoporre alla verifica preventiva di un ing.-verificatore all’ uopo abilitato, come da noi, in Germania, prescritto dai Regolamenti edilizi “regionali” (Diritto edilizio pubblico) e da me mille fiata sollecitato in passato alle disoneste istituzioni responsabili per competenza di questa caotica Italia.

    Il caso del “Passetto” e la vergogna del “muro di Liccia” a salvaguardia della “domus Caroli> sono fratelli germani che come madre degenerata hanno avuto la malapolitica settanciquennale italiana. Si deve andare avanti così e, inoltre, trastullarsi con del tipo “Fontanelle” mentre l’ Italia continua a crollare seminando morte, tragedie e debito pubblico?

    Con i consueti cordialità e affetto,
    nicolino piro

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