Provvedimento congiunto per contrastare la diffusione del Covid nel territorio madonita

Con provvedimento congiunto del Sindaco di Castelbuono e di altri Sindaci di diversi Comuni delle Madonie, nel ruolo di Autorità Sanitaria Locale, è stata emanata l’Ordinanza n 156 del 13.11.2020, nella quale si sono indicate delle misure per contrastare la diffusione del virus Covid-19:
1) Coloro che fanno rientro dalle regioni d’Italia o da stati esteri,(se non già sottoposti all’arrivo al tampone rapido) in ingresso presso il Comune di Castelbuono dovranno sottoporsi al Tampone Covid-19 (nasopharyngeal) cosiddetti Test Rapido o Test Molecolare e dovranno collocarsi immediatamente in isolamento fiduciario, anche in relazione al proprio nucleo familiare o del contesto abitativo, sino all’esito negativo del tampone. Gli stessi dovranno comunicare al proprio medico curante l’eventuale esito positivo del tampone ed al Responsabile del Comando di Polizia Municipale l’esito negativo dello stesso.
2)La sospensione delle visite domiciliari in occasioni degli eventi funebri e dei cortei funebri. Per la tumulazione è consentita esclusivamente la presenza dei familiari per un massimo di 15 persone oltre gli operatori, con obbligo di mantenere la distanza interpersonale di un metro e di indossare i DPI che coprono il naso, bocca e occhi.
3) Gli esercenti ed eventuali dipendenti di esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e di bevande autorizzati dal DPCM del 03/11/2020 all’esercizio delle attività mediante consegna a domicilio e per asporto, dovranno adottare le seguenti misure:
- utilizzo obbligatorio di DPI (dispositivi di protezione individuale) a copertura di naso, bocca e occhi;
- utilizzo di guanti monouso ovvero dedicati (solo per la manipolazione dei prodotti e generi alimentari);
- mantenere la distanza interpersonale di due metri con i clienti all’atto della consegna a domicilio;
- osservanza delle linee guida in vigore per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative;
4) Gli esercenti ed eventuali dipendenti di esercizi commerciali a posto fisso, dovranno adottare le seguenti misure:
- utilizzo obbligatorio di DPI (dispositivi di protezione individuale) a copertura di naso, bocca e occhi;
- utilizzo di guanti monouso ovvero dedicati (solo per la manipolazione dei prodotti e generi alimentari);
- nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce, in alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente.
- divieto assoluto per i clienti di manipolare generi del settore alimentare;
- informazione ai clienti in attesa per garantire il distanziamento interpersonale;
- osservanza linee guida in vigore per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative.
- il commercio su area pubblica in forma itinerante può essere esercitato esclusivamente in posteggi isolati. Gli esercenti interessati dovranno avanzare istanza di rilascio della concessione di posteggio isolato dall’Ufficio Commercio del Comune. Il competente Ufficio comunale che riceve le istanze assegna in via prioritaria i posteggi isolati istituiti con Delibera di Consiglio Comunale n. 66 del 20/11/2020 e s.m.i. Nel caso in cui i posteggi di cui al punto precedente non sono sufficienti a soddisfare le richieste, l’Ufficio Commercio individuerà altre aree disponibili previo parere espresso dal Comando di Polizia Municipale in ordine agli aspetti viabilistici. Gli esercenti ed eventuali dipendenti di eserci commerciali in forma itinerante dovranno osservare le seguenti misure:
- utilizzo obbligatorio di DPI (dispositivi di protezione individuale) a copertura di naso, bocca e occhi;
- utilizzo di guanti monouso ovvero dedicati (solo per la manipolazione dei prodotti e generi alimentari);
- pulizia e igienizzazione delle attrezzature prima dell’avvio delle operazioni di vendita;
- contingentamento dell’accesso al banco di vendita a cura degli esercenti con distanziamento interpersonale di almeno un metro tra le persone, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale;
- disponibilità ed accessibilità a sistemi di disinfezione delle mani per clienti;
- nel caso di acquisti con scelta in autonomia a manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente;
- divieto assoluto per i clienti di manipolare generi del settore alimentare;
- informazione ai clienti in attesa per garantire il distanziamento interpersonale;
- osservanza linee guida in vigore per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative.
- Il commercio su area pubblica del mercato settimanale del giovedì è autorizzato nel rispetto delle seguenti misure;
- sospensioni fino a nuove disposizioni delle operazioni di spunta, al fine di dedicare le aree dei posteggi momentaneamente non occupati ad aree di rispetto in cui limitare la concentrazione massima di clienti nel rispetto della distanza interpersonale di un metro;
- predisporre all’interno dell’area mercatale e precisamente in Via Mazzini due corsie longitudinali, la corsia adiacente le aree occupate dagli esercenti dovrà essere utilizzata in direzione da P.zza S. Paolo a Via Cefalù durante la fase degli acquisiti, mentre, l’altra corsia dovrà essere utilizzata in direzione da Via Cefalù a P.zza S. Paolo durante la fase di esodo dall’area mercatale;
- gli esercenti il commercio nell’area mercatale dovranno occupare l’area concessa fino ad un massimo di mt. 8 di lunghezza e di mt. 2 di larghezza dal ciglio del marciapiede, con obbligo di distanziamento minimo di mt.2 da un banco all’altro;
- ogni titolare di posteggio con al seguito di veicolo attrezzato è esente dall’obbligo di occupare l’area concessa fino ad un massimo di mt.8 di lunghezza, mantenendo l’obbligo di distanziamento minimo di mt. 2 da un banco all’altro;
- obbligo di vendita solo frontale provvedendo a recintare con nastro lo spazio libero tra un banco e l’altro;
- pulizia e igienizzazione delle attrezzature prima dell’avvio delle operazioni di vendita;
- contingentamento degli accessi ai banchi di vendita a cura degli esercenti con distanziamento interpersonale di almeno un metro tra le persone;
- distanziamento interpersonale di almeno un metro tra gli operatori anche nelle operazioni di carico e scarico;
- disponibilità ed accessibilità a sistemi di disinfezione delle mani per i clienti;
- disponibilità ed accessibilità di contenitori per il conferimento di guanti monouso da parte dei clienti;
- disponibilità di guanti monouso messi a disposizione della clientela da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce di generi non alimentari;
- divieto assoluto per i clienti di manipolare generi del settore alimentare;
- utilizzo di mascherina, visiera integrale e guanti monouso per tutti gli operatori del mercato;
- osservanza delle linee guida in vigore per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative.
7) Gli utenti del mercato settimanale dovranno adottare le seguenti misure:
- utilizzo obbligatorio di dispositivi di protezione individuale che accedono e transitano nell’area mercatale permanere all’interno dell’area mercatale solo strettamente per il tempo necessario degli acquisti;
- obbligo del distanziamento interpersonale di almeno un metro e senza alcun assembramento;
- utilizzo obbligatorio di guanti monouso durante le fasi degli acquisti o il tentato acquisto;
- utilizzo obbligatorio delle apposite corsie predisposte per la fase degli acquisiti e per la fase di esodo dell’area mercatale.
8) Gli esercenti del commercio su aree pubbliche dovranno sottoporsi a cadenza mensile al tampone Covid-19 cosiddetto test rapido o test molecolare trasmettendo al Comando di Polizia Municipale l’esito negativo dello stesso.
Il Sindaco dichiara: “Questa ordinanza non dev’essere interpretata come un’imposizione bensì come un invito al buonsenso al fine di una collaborazione collettiva per arginare i contagi e circoscrivere il virus.
Non formiamo assembramenti, utilizziamo i dispositivi di sicurezza, usciamo soltanto per effettiva necessità (lavoro, spesa, farmacia).
Scusa, non era più semplice sospendere il mercatino settimanale? Oppure spera di riuscire finalmente a smerciare le inutili visiere?
Puro esibizionismo, fantasticherie, elucubrazioni incomprensibili , ripetitive una barzelletta. Una su tutte, al mercato distanziamento di un metro per la consegna a domicilio minimo due metri, immagginate come tutti gli esercenti si contenderanno “tira e molla” e per chi non riuscirà ad accaparrarselo non rimane che il lancio della merce, facile quando si tratta di pizza (lancio del disco) per il resto non la vedo facile. Meno male che questa volta per evitare ricorsi chiude con la precisazione che non é una imposizione ma bensì un invito, ma allora perche farlo tramite ordinanza??? Bu!!!! Ma perché non fa le cose giuste ed invece che dettare “consigli” sul distanziamento al mercato non lo sospende che è una cosa che può fare nella qualità che riveste per salvaguardia della salute pubblica.
Una chicca di italiano:
“utilizzo obbligatorio di dispositivi di protezione individuale che accedono e transitano nell’area mercatale permanere all’interno dell’area mercatale solo strettamente per il tempo necessario degli acquisti”
Non avevo mai saputo che i dispositivi di protezione individuale potessero accedere, transitare e permanere.
Putienza du gibbiuni (e dell’ignoranza sintattica)
Naso, bocca e occhi. Trovato il modo per smaltire le visiere.
A verso suo è uno stratega.
Sarebbe interessante sapere con quali altre amministrazioni si è congiunto per elaborare questo coso qui
La confusione regna sovrana siamo fuori dal DPCM cosa hanno deliberato? Gia dall’uso dei guanti che va in contrasto con le direttive della comunità scientifica che dice che è meglio non utilizzarli. Poi le decisioni le hanno prese i tuttologi senza nessuna consultazione medico scientifica, senza tenere conto delle direttive nazionali. Uno che rientra dalla zona gialla non ha nessun obbligo tranne morale di farsi il tampone. Ma che porcheria hanno partorito? Anche i mercatini sono concessi visto che si svolgono all’aperto e con il distanziamento. La protezione degli occhi forse serve a giustificare i 23.000 euro spesi ma a chi ci affidiamo a Pantaleo per combattere il covid. Spero che qualcuno intervenga e metta fine a questa monarchia dittatoriale. La confusione regna sovrana
Quindi i nostri figli quando rientreranno a Castelbuono da altre regioni, troveranno il Sindaco, gli infermieri e i medici all’ingresso di via Cefalù, di via Isnello e di via Geraci che, in modalità pit-stop faranno tamponi a tappeto a tutti e aspettare l’esito del tampone per ricongiungersi con i propri cari. Inoltre dovremo ricordare ai nostri figli di presentarsi con la mascherina che copra bocca e naso e un paio di occhiali per coprire gli occhi (non viene specificato che deve essere visiera, pertanto si potrà circolare solo con gli occhiali)
Si possono sapere quali sono i comuni che hanno aderito a questa ordinanza?
Ma perché tu ci credi alla favola del comunicato congiunto???
Numerosi altri paesi ha detto. Saranno stati 723!!!!!
Spett. Amministrazione cominciate ad organizzarvi per fare trovare i laboratori aperti nella settimana di Natale allorquando rientreranno tutti gli studenti fuorisede, gli insegnanti e coloro che lavorano in giro per il mondo. Stare in quarantena magari senza motivo per Natale è sconfortante… con i tamponi subito all’arrivo renderemmo felice tante famiglie….
Ma come si fa…..aggiungerei anche i tappi alle orecchie e siccome siamo i migliori obbligherei a fare i tamponi anche a chi vuole uscire da Castelbuono.
Ricordo a chi non lo avesse chiaro che chi lavora fuori Castelbuono ma risiede a Castelbuono, ha una trattenuta in busta paga che si chiama addizionale comunale Irpef; questi soldi vanno a finire nelle casse del comune di residenza. Per capirci tutti coloro che lavorano fuori pagano le tasse a Castelbuono al contrario chi lavora in nero a Castelbuono non paga niente, anzi …..
Con questo non voglio dire che a Castelbuono nessuno paga le tasse, ma che ci sia molto lavoro nero si.
Allora perché chi, pur contribuendo alle spese del Comune deve essere privato di ricongiungersi con i propri cari ogni tanto? Sono d’accordo sul tampone ma solo se positivo può giustificarsi la quarantena.