Quando Cicero, entro dicembre 2004, doveva aprire il teatro Le Fontanelle

Il video che segue, gentilmente fornito dal Gruppo Teatro Incontro, mostra le eloquenti affermazioni fatte dal sindaco Cicero l’11 dicembre 2004, alla fine della commedia “Cincu fimmini e un tarì”. Dopo aver visto il video, vi invitiamo a leggere le considerazioni che proponiamo circa le tesi, espresse in quella occasione dal sindaco Cicero, che sembrano contraddire le fumose affermazioni attuali, portate avanti in solitario per la ristrutturazione delle Fontanelle.

Sindaco Cicero 11 dicembre 2004, prima tesi sostenuta nel video:

“Loro [il Gruppo Teatro Incontro] hanno fatto il loro dovere … Aldo [Mazzola] insieme a tanti altri hanno riempito sempre questo cinema, questo teatro … siamo in ritardo noi, cioè è in ritardo la politica nel senso che noi siamo in ritardo di diversi anni perché bisogna dare subito, urgentemente, a questi gruppi, un locale adeguato”.

Perbacco! Sorvolando sul fatto che poi il teatro non sia stato fatto né nel 2004 né fino ad oggi, notiamo però come allora il sindaco-pensiero fosse esattamente agli antipodi rispetto ad oggi: allora serviva un teatro urgentemente per i gruppi teatrali (parole sue) che sanno sempre riempire la sala; oggi invece serve “U cammaruni” (parole nostre ma basate sui fatti progettuali espressi dal progettista e dal sindaco) perché il teatro vivrebbe “3 giorni all’anno”.

Ma cosa avrà causato una siffatta giravolta, a 180 gradi, nel sindaco-pensiero? Alla fin fine sono passati appena 16 anni, 16 piccoli passi nel tempo, insufficienti a spiegare l’enorme differenza di pensiero. Bisognerebbe indagare, passo dopo passo. Chissà, forse sarebbe utile percorrere questi 16 passi anche nello spazio oltre che nel tempo, per individuare le recondite ragioni del radicale cambio di obiettivo; certo è che dentro “ U cammaruni” si potrebbero apparecchiare tavolini d’inverno, quando fuori c’è freddo, e aperitivi alla fine dei matrimoni al castello. Mah!

Continuando con le considerazioni, bisogna anche dire che c’è un punto di continuità nel sindaco-pensiero del 2004 e di oggi; peccato sia solo nel promettere date poi non mantenute.

Sindaco Cicero 11 dicembre 2004, seconda tesi sostenuta nel video:

“Noi entro dicembre [2004] vi presenteremo il progetto, che è pronto ed è un bellissimo progetto. Stiamo lavorando per evitare che qualcuno poi dica: ah, quel muro non va bene … Entro dicembre … faremo una mostra e poi un convegno dove presentiamo il progetto del cine-teatro Le Fontanelle, teatro di città …”

Doppio perbacco! Quindi nelle sue dichiarazioni c’è sempre stato un dicembre entro cui avrebbe dovuto presentare il progetto. E non lo si può certo accusare di non averlo ancora fatto: infatti, da furbastro, non ha mai precisato l’anno del fatidico dicembre a cui si riferisce. Abbiamo ormai desunto che non fosse un dicembre degli anni tra il 2004 e il 2019 e, probabilmente, nemmeno il dicembre del 2020. Realisticamente potrebbe significare che finché è sindaco lui, rimarrà … la speranza di un progetto. Appunto, ma giusto una vana speranza. Inoltre notate la netta differenza di volere, nel 2004, il cine-teatro Le Fontanelle mentre ora preferisce “U Cammaruni”. Quando uno dice che si scambia l’oro con il piombo!

Sindaco Cicero 11 dicembre 2004, terza tesi sostenuta nel video:

“… Vi aspettiamo e chiediamo a voi [gruppi culturali] che siete più esperti di noi, di darci qualche consiglio se bisogna aggiustare qualcosa sul piano architettonico, sul piano della logistica …”

Bbanò! Allora cercava i consigli dei gruppi culturali; ora che i gruppi culturali (e non solo) i consigli glieli danno, li definisce “Nnimici da cuntintizza”. E si vede che per lui cuntintizza è la sua e quella di qualcuno a lui vicino o vicinissimo, e comunque quando riceve approvazioni, non consigli o critiche costruttive.

Sindaco Cicero 11 dicembre 2004, quarta tesi sostenuta nel video:

“L’altra sera quando abbiamo parlato dei 550 anni dell’arrivo del teschio di S. Anna a Castelbuono, uno storico di un paese vicino ci ha chiesto di candidarci ad essere capitale della cultura delle Madonie. Noi ci stiamo lavorando.”

U sapi Ddia come ha lavorato! E non si può accusare di non avere una visione di lungo periodo visto che ci lavora da 16 anni e, se chi di competenza gli darà la possibilità, ci lavorerà per i prossimi 2 anni.

Dal 2022 però, visti i risultati ma soprattutto per concedergli un po’ di requie dal lavoro indefesso che avrà portato avanti nei precedenti 18 anni sull’argomento, tra l’altro con il travaglio interiore che lo ha portato a stravolgere radicalmente -come abbiamo visto- il Cicero-pensiero, noi speriamo che i Castelbuonesi gli diano modo, finalmente, di riposare.

Se non altro perché “nanticchia d’arrisietti” tocca anche al sindaco. E pure a noi, se ci permette.

Comitato per Le Fontanelle

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