Rinnovo cariche sociali al Gal Madonie. Mario Cicero tra i papabili alla carica di presidente

Rinnovo cariche sociali al Gal Madonie. L’ingerenza di alcuni sindaci sul ruolo dei privati a cui andrebbe la guida del Gruppo di Azione Locale

(Articolo di Vincenzo Lapunzina tratto da Madonienotizie.it) Venerdì 1 dicembre, presso l’aula consiliare del comune di Castellana Sicula, si terrà l’assemblea dei soci del Gal Isc Madonie. All’ordine del giorno anche il rinnovo degli organi sociali.
Secondo l’articolo 3 dello Statuto, il Gal (Gruppo di Azione Locale) Madonie, “è costituito quale strumento attuativo per favorire la partecipazione complessiva ed unitaria delle popolazioni madonite alle azioni di programmazione pubblica inerenti lo ‘sviluppo globale’ del territorio di competenza, con particolare riferimento alla attuazione delle misure del Psr di competenza dei Gal e di altri strumenti attinenti le politiche rurali”.

Dal momento della sua costituzione avrebbe dovuto sperimentare nuove forme di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, potenziando l’ambiente economico al fine di contribuire a creare posti di lavoro e migliorare la capacità organizzativa delle rispettive comunità.

I lettori si chiederanno: dunque, in occasione del rinnovo delle cariche sociali, i soci (parte pubblica e privata) si confronteranno sugli obiettivi del Gal? Verificheranno se le strategie adottate dall’Ente, negli ultimi anni, hanno colto nel segno?

Nient’affatto. All’ordine del giorno non vi è nessuna discussione in tal senso.
Il fermento gira soltanto attorno al nome del successore di Bartolo Vienna, sindaco di Geraci Siculo, presidente del Gal uscente.

Si rincorrono i nomi e si formano le “cordate” per contrastare i due “pretendenti” più quotati. Da un lato troviamo Mario Cicero, sindaco di Castelbuono e Santo Inguaggiato, vice sindaco di Petralia Sottana, come esponenti di centro sinistra.
Dal centro destra pare che, per auto candidatura, sia uscito fuori il nome di Franco Calderaro, sindaco di Castellana Sicula.

La cosa non preoccupa gli aventi diritto al voto, in quanto i tre, per diversi motivi, avrebbero difficoltà a subentrare a Bartolo Vienna, quindi a percepire la cospicua indennità di carica.

Cicero è presidente del Consorzio Produttori Madoniti che deve al Gal Isc Madonie la consistente somma di 165 mila euro, (clicca QUI per approfondire) al netto dei dovuti interessi di mora; sarebbe imbarazzante per tutti dovere procedere giudizialmente (cosa che Vienna non ha ritenuto di fare, assumendosene la responsabilità) nei confronti del legale rappresentante del Gal.

Su Calderaro pende un rinvio a giudizio per diffamazione aggravata nei confronti di un pubblico ufficiale (clicca QUI per approfondire). Certamente non è stato condannato in nessuno dei tre gradi di giudizio, ma crediamo che questa condizione attuale sia sufficiente a contenere l’entusiasmo nei suoi confronti.

Inguaggiato è un caso a parte. Dieci anni di sindacatura a Petralia Sottana e di coordinamento dei sindaci per la questione dell’ospedale “Madonna SS dell’Alto”, forse possono bastare. Tuttavia, se proprio a guidare il Gal dev’essere un rappresentante di Petralia Sottana, è giusto che si designi il fresco sindaco Leonardo Neglia ed il vice resti invece nell’ambito del già “ingombrante” ruolo.

Comunque, il tema è proprio questo. Perché alla guida del Gal Madonie deve andarci un primo cittadino, oberato di suo da tante responsabilità e lavoro nelle rispettive comunità?
I Gruppi di Azione Locale in Sicilia sono 22 ed in diversi di questi la presidenza è affidata alla parte privata. Una condizione che non ha bisogno di alcuna “manovra politica”, né tanto meno di agitare gli animi in quanto secondo la norma statutaria la maggioranza dei componenti del Consiglio d’Amministrazione è di “parte privata” e della parte pubblica sono previsti almeno due componenti.

Quindi va da se che il presidente del Gal (che resta in carica per quattro anni) vanga scelto tra i privati. Come del resto accade alla So.Svi.Ma., anch’essa partecipata dai comuni che detengono la quota di maggioranza.
A questo punto due domande nascono spontanee. Il “privato”, socio del Gal, è attivo e partecipe alla vita associativa? È in grado di esprimere un presidente di qualità, scevro da ogni condizionamento politico (invasivo dalle nostre parti)?

Mentre i sindaci si organizzano (lunedì 28 novembre a Castellana Sicula si riunirà il comitato anti Cicero-Inguaggiato) per scegliere il successore dell’apostolo Vienna, i privati stanno facendo lo stesso? Oppure, ancora una volta, inerti, resteranno a guardare?

Insomma, i primi cittadini hanno occupato uno spazio vuoto e continueranno a farlo se la “parte privata” del Gal non si renderà conto, nelle prossime ore, che questo strumento la Comunità europea lo finanzia proprio per “innovare, integrare e qualificare il sistema produttivo locale”.

Dall’agone delle discussioni restano fuori il Parco delle Madonie e la Città Metropolitana (ex provincia). Hanno chiesto di uscirsene dal “Gruppo” in quanto non riescono a sostenere l’onerosa quota di partecipazione annuale.

Appuntamento, salvo rinvio alla definizione del governo regionale e dei vertici dell’ARS, a venerdì prossimo. L’assemblea intanto è chiamata ad eleggere i membri del CdA. Gli uscenti sono 11 e sarebbe un buon segnale se i soci si determinassero a ridurli, secondo lo Statuto, a 7, che successivamente saranno chiamati ad eleggere un presidente.
Espressione della buona imprenditoria madonita. Speriamo!

(Fonte: Madonienotizie.it)

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