Risposta del sindaco Cicero all’intervento di Enzo Sottile in merito ai lavori eseguiti sulla cabina elettrica “Russo”
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(Riceviamo e pubblichiamo) – Abbiamo avuto il piacere di leggere l’intervento del maestro Enzo Sottile su argomenti che interessano la nostra comunità: la salvaguardia del patrimonio monumentale, storico e culturale della nostra Castelbuono.
La lettera pubblicata su un blog locale mi offre lo spunto per approfondire questi argomenti, partendo proprio dalle considerazioni espresse in merito all’intervento di manutenzione dell’ex cabina elettrica “Russo”, ubicata all’entrata del centro storico. Sento l’obbligo di fare alcune considerazioni, per rispetto della storia e dell’impegno di coloro che hanno avuto un ruolo pubblico in questi decenni.
Con rispetto, mi sembra ingeneroso affermare che: “È incomprensibile e inaccettabile il ricorrente depauperamento delle memorie che resistono alle intemperie e al tempo ma non all’impietosa mano dell’uomo, quando ancora fortunosamente vive nel tessuto urbano e del paesaggio del nostro paese”.
Così come il passaggio: “Ancora una volta sento l’urgenza di manifestare il mio disagio e disappunto di fronte a interventi poco ragionati che impoveriscono il bagaglio culturale e storico che connota la nostra ragion d’essere in questo luogo, che paradossalmente sta divenendo un non luogo”.
Mi chiedo perché generalizzare sulle responsabilità? Perché non mettere date, nomi e cognomi di chi è stato causa dello sfascio denunciato dal Maestro Sottile? Perché fare passare il messaggio che questa comunità è stata ed è amministrata da barbari?
Caro Maestro Sottile Lei è a conoscenza dell’immensa stima che nutro nei sui confronti, per questo le chiedo di non essere generico su questi argomenti, di non fare un breve comunicato ma di esplicitare nei dettagli di cosa parla.
Per entrare nel merito degli argomenti da Lei affrontati, voglio dare un mio contributo cercando di integrare la discussione con elementi di mia conoscenza per permettere a chi legge di avere chiaro il contesto politico e culturale nel quale sono maturate le trasformazioni urbanistiche della nostra Castelbuono, invitandola a integrare qualche mia dimenticanza.
Andiamo con ordine. Sulla cabina elettrica “Russo” è giusto precisare che l’intervento è stato effettuato da Enel distribuzione con il suo ufficio patrimonio, noi abbiamo avuto il merito di aver sollecitato l’intervento di manutenzione, considerato lo stato di abbandono in cui si trovava da tempo.
Il nostro ufficio Urbanistica giorno 14 febbraio alle ore 9,30, nel corso di un sopralluogo, verifica che non si stavano rispettando le prescrizioni indicate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, in merito al colore del prospetto; la Soprintendenza aveva infatti autorizzato la tinteggiatura del prospetto della cabina riprendendo il colore originario e mantenendo la conformazione esistente, sia per quanto riguarda le finestre che le nicchie degli isolatori. Si è appurato che i lavori che si stavano realizzando, cambiando il colore e distruggendo alcuni particolari dell costruzione, non rispettavano quelle prescrizioni.
Alla luce di tutto ciò, la mattina del 15 febbraio il Responsabile dell’Urbanistica ha emanato un provvedimento di denuncia inviato a tutte le autorità competenti evidenziando tutto ciò, e immediatamente dopo, è stata emanata e notificata l’ordinanza n.19 del 18.02.2022 per il ripristino dei luoghi.
Questa è la cronaca, in merito alla cabina “Russo”.
Entrando più specificatamente negli argomenti espressi nella lettera del maestro Sottile, mi sembra opportuno, come preannunciato, fare alcune precisazioni, per non fare passare quell’immagine di degrado, che normalmente si è portati a far emergere allorquando la responsabilità delle vicende negative che accadono nel nostro paese appartengono ad altri.
In merito all’ex Mannite sono d’accordo, e le posso assicurare che nessuno più di me può condividere il suo ragionamento per motivazioni che non sto qui ad elencare; quando è stato effettuato quell’intervento di trasformazione urbanistica, infatti, non si è tenuto conto della destinazione d’uso che i progettisti del piano regolatore avevano attribuito a quella struttura, né si è tenuto conto della storia di quel fabbricato che sicuramente afferiva all’archeologia industriale, di Castelbuono.
Non ricordo tuttavia che negli anni in cui è stato fatto tale intervento, sia stato pubblicato un articolo, una lettera, siano state chieste informazioni in pubblico o in privato su quello che stava avvenendo nell’ex Mannite, parliamo degli anni 2013/2015. Perché solo oggi questa precisazione?
Come non ricordo nessuna protesta quando si sono cancellati o trasformati i Stazzuna o le fornaci per cuocere la calce (carcara).
Evidenzio tutto ciò perché mi sembra inconcepibile denunciare a posteriori, sarebbe stato più logico affrontare le varie problematiche quando i misfatti si stavano consumando.
La cosa che mi addolora di più è come mai, oltre ad evidenziare quanto di negativo accaduto, non si evidenziano gli interventi che abbiamo portato avanti in questi decenni per la salvaguardia del patrimonio monumentale e culturale del nostro Comune?
Abbiamo recuperato ed effettuato la dovuta manutenzione di tutto il patrimonio urbanistico pubblico: Castello, Casa Speciale, Badia, Palazzo Failla, Casa comunale, San Francesco, Liccia.
Castelbuono non ha più strutture pubbliche abbandonate e da recuperare.
Mi sembra giusto ricordare il bellissimo arredo museale, gli interventi effettuati e che si stanno realizzando all’interno del Castello, la realizzazione per la manutenzione di alcuni spazi e la creazione di bagni adeguati per i visitatori, l’abbattimento delle barriere architettoniche che permetterà ai soggetti fragili di arrivare fino alla Cappella di Sant’Anna. Mi sembra giusto ricordare che la comunità di Castelbuono, per una scelta condivisa con il Museo Civico allora diretto dall’Ing. Adriana Scancarello e l’Amministrazione Comunale di allora, ha investito 100.000 € per il recupero delle Pale d’Altare all’interno della Chiesa del SS.Rosario.
Non voglio più dilungarmi, voglio soltanto ricordare l’ultimo intervento che stiamo realizzando, il recupero delle Edicole Votive sparse nel nostro centro urbano. L’incarico è stato affidato in queste settimane, per un importo di 140.000 €, ad un professionista castelbuonese tra i più affermati nel mondo del restauro, il Maestro Enzo Sottile.
Ho voluto evidenziare tutto ciò per far conoscere al mondo, quel mondo che ci guarda, legge, ci apprezza, viene a visitare Castelbuono, che il nostro non è un paese allo “sbando”, che questo Sindaco e questa Amministrazione si assumono le proprie responsabilità, ma non quelle dell’Enel o quelle che vanno ricondotte ad altre stagioni politiche.
Sento anche l’esigenza di ringraziare il maestro Enzo Sottile per lo stile e l’impegno dimostrato in quella breve stagione politica impegnato come Assessore alla Cultura del Comune di Castelbuono. Non l’abbiamo dimenticato, tant’è che ha ricoperto la carica di Direttore del Museo Civico dal 2002 al 2008.
Sicuramente quanto segnalato dal maestro Sottile è stato dettato dall’amore che sente per la nostra comunità, cosa diversa da altri che arrogandosi il diritto di giudicare tutti, architetti, ingegneri, restauratori, camerieri, agenti di commerci, sindaci, non perdono occasione per attaccare in modo strumentale, polemico ed offensivo il sottoscritto e il “codazzo” che in questi anni ha dato il suo sostegno o chi ha accompagnato la gestione della cosa pubblica.
Purtroppo il geometra Barreca avvezzo ad offendere tutti coloro che non la pensano come lui, o meglio ancora che hanno stima di me, non ha perso occasione per denigrare l’attività dell’attuale Amministrazione prendendo spunto dalla vicenda della cabina Russo, che come si evince non è un intervento che compete il Comune, anzi stiamo operando per tutelare il patrimonio urbanistico del nostro paese, ordinando come detto prima il ripristino dei luoghi.
Per l’ennesima volta, spero e sono convinto che, malgrado le sferzanti polemiche, il paese reale e intellettualmente onesto apprezzi quello che stiamo portando avanti dal 1992 ad oggi, attraverso l’impegno di semplici cittadini e professionisti affermati che hanno mai avuto l’arroganza di dire di essere i migliori, ma che con umiltà hanno dato il loro contributo alla crescita culturale, sociale ed economica della nostra amata Castelbuono.
Il sindaco Cicero
“Castelbuono non ha più strutture pubbliche abbandonate e da recuperare.”
E il TEATRO Le Fontanelle ? che sia chiaro du cammaruni non ce ne importa nulla
Infatti. La struttura pubblica ubicata proprio nella piazza dove si trova il simbolo di Castelbuono per eccellenza (il Castello), continua a rimanere un rudere abbandonato e, purtroppo, fonte d'”ispirazione” per una ridicola “soap opera” dal titolo: “U Cammaruni”.
Ma la definizione di “Paese Reale” è dovuta dalla presenza del Re?
testuale:”il paese reale e intellettualmente onesto apprezzi quello che stiamo portando avanti dal 1992 ad oggi”…veramente ci sarebbe da fare un bilancio di quanto sono progrediti i comuni limitrofi e quanto noi dal 1992, e quanto è progredito il mondo che ci guarda. Isnello nel 1992 aveva già un’emeroteca, quando non ci stava internet e youtube. Preciso emeroteca non enoteca. Castelbuono cosa ha costruito? cosa ha realizzato nell’ottica di migliorare la qualità di vita e le possibilità offerte ai suoi cittadini in quelli che oggi sono annoverati come diritti e servizi base (fare sport, avere spazi culturali di incontro quali un teatro, avere servizi degni delle tasse imposte). Pure Petralia ha un impianto sportivo coperto,mi pare. Ma poi, sempre che il nostro primo cittadino si spera ancora per poco legga, quello che si può rilevare è il FALLIMENTARE modello di sviluppo economico che si è voluto imprimere, prevaricando tutto e tutti, promuovendo un turismo mordi e fuggi che purtroppo non può essere adeguato a mantenere economicamente un comune di 8mila abitanti. Specie senza avere una rete tra comuni come fatto altrove. Questa scelta viene dalla limitatezza della base culturale e della vision, e non riesci a persuaderlo perchè non si lascia persuadere e non ascolta nessuno, convinto lui di essere depositario della verità. Le scelte basate su turismo mordi e fuggi portano a snaturare la struttura della società, della composizione degli abitanti.
La soluzione:
https://www.e-distribuzione.it/content/dam/e-distribuzione/documenti/news/CABINE_D%27AUTORE_BOOK.pdf
In tutte le cabine d’autore illustrate nel catalogo, sono state mantenute le finestre e gli isolanti, appunto per far comprendere a cosa servissero originariamente quei manufatti. L’intervento effettuato sulla cabina Russo invece ha cancellato quegli elementi di riconoscimento trasformandola in un “pipitunu” che ben si coniuga con l’edificando “cammaruni”.
L’intento della lettera non è chiarire le responsabilità sulla cabina russo, ma portare a conoscenza del “paese reale” l’importo dell’incarico in essere e quelli precedentemente affidati.
Riporto quanto scritto sopra dal sig. Cicero: “Purtroppo il geometra Barreca avvezzo ad offendere tutti coloro che non la pensano come lui…”
Sicuramente ha imparato proprio dal sig. Cicero ad offendere chi non la pensa come lui, non dimentichiamo le offese rivolte agli oltre mille firmatari del manifesto delle Fontanelle, quelle ancor più gravi nei confronti del Sig. Pietro Carollo e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Chi è allora quello che offende chi non la pensa come lui?
…un PRG scaduto, comporta l’immediata cessazione dell’efficacia dei vincoli urbanistici, e della loro stessa esistenza quale previsione urbanistica, con la conseguenza delle ordinarie facoltà di utilizzazione del bene da parte del proprietario. Trascorso un considerevole lasso di tempo dalla scadenza del PRG inoltre tale area cessa anche il suo assoggettamento alla disciplina delle zone bianche ovvero quelle aree del territorio comunale per cui non è prevista alcuna pianificazione urbanistica. Pertanto un proprietario di un immobile in zona con vincolo pacificamente decaduto da un considerevole lasso di tempo ha diritto al rilascio della concessione edilizia secondo i generali criteri dettati dalle leggi urbanistiche come se il vincolo non fosse mai esistito. Se parliamo di legge urbanistica vige questo principio. Tutto il resto sono solo parole nel vuoto non scritte in nessuna tavola dei comandamenti.
Complimenti per la interpretazione della norma !!!! Precisando che il PRG non scade, ma trascorsi (oggi) cinque anni decadono solamente i vincoli esistenti sulle aree preordinate all’espropriazione. Questa decadenza fa si che sulle stesse aree vige la normativa ..per farla breve ed in parole povere ..delle cosidette zone bianche, vale a dire, che per il loro sfruttamento ai fini di nuova edificazione, consentita solo al di fuori dei perimetri urbani, si utilizza l’indice delle zone agricole (E). Non esistono ulteriori scadenze o decorrenza di “tempo”, le norme vigenti in materia discplinano la sola riapposizione del vincolo sulle stesse zone che può avvenire solo a determinate condizioni che ricadono sull’Ente Locale. La nuova normativa urbanistica approvata dalla Regiomne Siciliana a modifica della prima ed unica legge madre sull’urbanistica emanata dalla nostra regione nel lontato 1978, disciplina ulteriormente queste fasi di riapposizione di vincoli sulle stesse aree prevedendo altri concetti urbanistici tesi ad allievre il carico sui bilanci comunali scaturiti dalle norme succedutesi sull’argomento che, per come prima citavo, scaturiscono dall’emanazione del testo unico sulle esprospriazioni.
e questo STRIDE con la scelta di vocazione turistica di cui fissato. Se infatti nei suoi viaggi guardasse i paesi della Toscana (Val d’Orcia, val d’Elsa) non troverete un angolo non curato, non troverete una sola parabola bianca, non troverete una finestra messa lì per caso con alluminio adonizzato. cioè quelle comunità si sono imposte vincoli di paesaggio che dagli anni ’70 grazie a una base sostanziale di architettura arte, e anche enogastronomia li ha proiettati nei circuiti importanti. ma li hanno fatto rete molto più che da noi, ed hanno altre carte, Montalcino, San Quirico D’Orcia, Pienza, Colle val d’Elsa, Montepulciano…