Ritrovata su ebay una cartolina postale indirizzata a Luigi Failla Tedaldi

4628Non è la prima volta che grazie a ebay i collezionisti e, più in generale, gli occasionali raccoglitori di curiosità locali possono ritrovare qualche pezzo raro di indubbio valore storico e documentario, altrimenti difficilmente rintracciabile.

Dopo il notevole recupero della cartolina postale inviata nel 1888 da Minà Palumbo all’entomologo francese Henri Miot ) e finita, dopo vari passaggi, fra le mani di un venditore malese, ora è la volta di un intero postale del 1895 indirizzato a Luigi Failla Tedaldi, altro celebre naturalista castelbuonese dell’ottocento che ebbe rapporti epistolari con mezza Europa.

Ma nel caso di questo ritrovamento, un esemplare fresco a dispetto dei suoi 120 anni, il mittente non è russo né tedesco né ungherese, come spesso accadeva a Tedaldi, ma …. termitano. Si tratta del prof. Antonio Minardi un entomologo dilettante ma assai appassionato, dato che l’entusiasmo per la caccia di coleotteri lo ha portato, come lui stesso scrive nella lettera, fino alle montagne del Piemonte dove ha raccolto un bel po’ di materiali.

Minà Palumbo, precedentemente contattato da Minardi, con una lettera che oggi è conservata nel museo, per la determinazione di quegli insetti gli consiglia di rivolgersi al suo allievo il quale, relativamente alla fauna entomologica è un vero esperto, anche perché possiede una ricchissima e assai prestigiosa collezione. Non è inutile qui ricordare che parte delle collezioni di Failla Tedaldi furono vendute a Lord Rothschild e oggi si trovano al British Museum di Londra.

Oltre che affermato classificatore, Luigi Failla Tedaldi fu un accanito cacciatore di coleotteri e lepidotteri e punto di riferimento per gli entomologi di tutta Europa che vennero a Castelbuono e con lui raggiunsero i posti più impervi delle Madonie dormendo spesso all’addiaccio sotto una coperta di foglie di aceri o di faggi.

Gli esemplari da lui raccolti furono assai ricercati da tutta la comunità entomologica continentale e Failla, che era ingegnoso (al punto da ideare anche un commercio di funghi basilischi messi in scatola con un suo procedimento di conservazione), pubblicò anche dei cataloghi dei prezzi di vendita dei suoi coleotteri e lepidotteri. Ed è proprio di uno di questi cataloghi che parla Minardi in chiusura di questa lettera.Senza titolo-1

Purtroppo, questa perenne necessità di Failla di sbarcare il lunario vendendo funghi, farfalle, scarabei e, alla fine, anche le sue collezioni, fece dire a qualcuno che Failla più che un entomologo fu un commerciante.

Fortunatamente, negli ambienti più accreditati del suo tempo e di oggi i meriti e le capacità di Failla Tedaldi sono stati giustamente riconosciuti e il bel documento ritrovato che qui si pubblica costituisce la riprova di ciò.

Sotto le immagini del ritrovamento

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