RossodiRose della regista Stefania Sperandeo: Al teatro Cicero per un 8 marzo all’insegna di «ferita a morte»

[Cefalunews.net] Nella penombra di un palco su cui erano state collocate quattordici sedie erano sedute altrettante signore pronte a dare voce a donne, molte volte sconosciute, che volevano far sapere la loro versione dell’omicidio di cui erano state protagoniste.

RossodiRose della regista Stefania Sperandeo è sbarcato al teatro Cicero alla vigilia della festa della donna. La platea del teatro comunale, per l’occasione, è rimasta muta ed in silenzio di fronte ad un palcoscenico colorato di nero dove a spiccare era il rosso di due rose e quello del rossetto sulle labbra delle protagoniste. In scena alcuni racconti di donne spente per sempre da quel triste fenomeno definito femminicidio. Nella penombra di un palco su cui erano state collocate quattordici sedie erano sedute altrettante signore pronte a dare voce a donne, molte volte sconosciute, che volevano far sapere la loro versione dell’omicidio di cui erano state protagoniste. Attrici per un pomeriggio che davano voce a mogli e compagne che tornavano quasi a rivivere dopo essere state uccise dall’indifferenza di una società che spegne con facilità i riflettori sulla violenza domestica. Storie dimenticate, nascoste, ignorate, trascurate che Stefania Sperandeo è riuscita a far rivivere per bocca di donne che nel quotidiano sono ora guida turistica, ora mamma, ora professoressa ma anche educatrice, presentatrice, avvocato, assistente sociale, poetessa, dirigente. Donne cefaludesi vestite a nero, e con il rossetto rosso in segno di lutto, che a turno, e dopo il tintennio di un campanello si alzano, quasi a svegliarsi, per far raccontare con la propria voce la storia di una donna «ferita a morte».

Sono state 152 le donne uccise in Italia nel corso del 2014. Di queste 117, il 75%, in ambito familiare. Per combattere questo fenomeno occorrono le leggi ma anche una società attenta e pronta a tenere accese le proprie luci su quelle situazioni familiari troppo spesso dimenticate. RossodiRose, sul palco del Cicero, è stata una di queste lampade. Preciso, infatti, è stato il messaggio lanciato dalla Sperandeo. Accendere una luce su ogni storia di donna ferita per illuminare le pieghe della società e abbattere l’indifferenza. Chiaro e fortemente simbolico il messaggio della Sperandeo che fra una storia e l’altra si è presentata sul palco con una piccola fiamma che metteva al centro del palco e che alla fine è diventata una luce. Solo dove non si dimentica, infatti, può esserci un futuro diverso perchè non costruito sull’indifferenza. Proprio per abbattere quest indifferenza hanno voluto RossodiRose a Cefalù la Fidapa guidata da Angela Madonia e Mariposa guidata da Santa Valenziano.

«Non è stato facile presentare un tema così forte – scrive Angela Madonia sulla sua pagina facebook – spero che sia arrivato a tutti. Noi come Fidapa siamo presenti in tutti i paesi dove ci sono questi problemi e ci battiamo per dare istruzione e aiutare tutte le donne».

Fonte: www.cefalunews.net – Foto di copertina di Rosanna Genovese

 

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