Sale la tensione tra Cicero e Martorana: le ragioni a difesa dalle accuse del Sindaco
(Riceviamo e Pubblichiamo da parte di un cittadino)
In ordine al comunicato “le denunce di Luca Martorana sono una vendetta a titolo personale” apparso ieri su questo blog, pare di capire che: poiché il signor Mario Cicero è stato eletto, poiché ha i comitati d’affari e i gruppi d’interesse contro (non si capisce perché lo rimarchi), poiché Martorana Luca è gravemente frustrato (non sappiamo per quali ragioni), in virtù di tutto questo il signor Mario Cicero forse perchè eletto democraticamente può permettersi di mandare un operaio in giro alla guida di un autocarro non revisionato senza che questi (a quanto è stato scritto) possegga la patente che la guida di quel tipo di veicolo richiede, a distribuire acqua di provenienza non garantita per il trasporto della quale, il suddetto autocarro non è neanche abilitato …
Alla luce di tutto è evidente chi si trova attualmente all’interno della legalità. Poi magari Martorana è illegale (non sappiamo per quali ragioni). Forse magari ha qualche cane non revisionato o forse non ha la patente per condurre in giro il suo cane. Intanto si noti la sottigliezza: “Martorana dall’alto delle sue frustrazioni personali si vuole vendicare colpendo il paese”. Non si dice: si vuole vendicare colpendo l’amministrazione o il capo dell’amministrazione, ma il paese. Non so cosa ne pensa il diretto interessato, ma a me sembra un modo pensato ad arte per scatenare un linciaggio nei suoi confronti.
Se il sindaco è, come dice di essere, il garante della legalità dovrebbe spendere i soldi soprattutto per revisionare gli autoveicoli del cosiddetto parco macchine del comune, dovrebbe badare a che gli stessi autoveicoli siano congrui all’uso che se ne fa, dovrebbe essere sicuro che chi guida un veicolo abbia i requisti richiesti per farlo, dovrebbe pensarci prima che possano verificarsi delle crisi idriche le quali non possono essere affrontate prelevando acqua da rigagnoli e correggendola con l’amuchina.
Se io ho una emergenza e in ospedale in quel momento non hanno disponibilità, per far fronte all’emergenza mica mi mandano il portiere senza patente alla guida di un motofurgone senza assicurazione senza bollo e senza revisione a prelevare l’infartuato. Mi dicono che in quel momento non è possibile. Come è successo tante volte, a rischio di una vita e non di due piatti di pasta. Chi si muove all’interno del perimetro delle leggi sa che sopra le emergenze ci sono delle norme di carattere giuridico da rispettare, fino a prova contaria.
Massimo Genchi