Sei giorni dopo già ricostruita un’autostrada

 

di Antonio2

Sei giorni soltanto e poi si sono riposati. Tanto ci hanno messo gli ingegneri… per ripristinare un tratto dell’autostrada…. devastata”.

Purtroppo queste parole non si riferiscono per niente né alla costruzione della bretella, né tanto meno al ripristino del viadotto Himera della nostra autostrada Palermo-Catania. Si riferiscono invece a quanto è accaduto in Giappone subito dopo il terremoto di Fukushima dell’11 marzo 2011 quando in soli sei giorni fu ricostruito un tratto di autostrada dall’asfalto disarticolato e sconnesso, con voragini di alcuni metri. Un articolo di allora del Corriere.it (Giappone: sei giorni dopo la scossa già ricostruita un’autostrada) diceva “che il 17marzo già 150 metri di autostrada completamente distrutti erano stati ripristinati e che dopo 2 settimane erano stati riaperti 813 km di strade e autostrade su 870 danneggiati dal terremoto”. Sempre lo stesso articolo diceva che:

In altri Paesi, forse, si sarebbe immaginata una deviazione o comunque un lungo periodo di sbancamento e ripristino prima di rivedere le auto sfrecciare a 120 chilometri l’ora. Non in Giappone. Non in un Paese il cui premier, dopo la doppia catastrofe terremoto-tsunami, ha subito dichiarato: «Ricostruiremo il nostro Paese dalle fondamenta».”.

Sembra un po’ una specie di “profezia” su quanto sta accadendo oggi in Sicilia.

Il disastro siciliano è avvenuto il 10 aprile scorso e dopo quattro mesi di polemiche e di attesa solo il 10 agosto sono finalmente iniziati i lavori ed in particolare quelli per fare, appunto, “una deviazione”.

Per la demolizione dei piloni danneggiati del ponte Himera saranno necessari 135 giorni,mentre per la realizzazione del collegamento tra la strada provinciale 24 e lo svincolo di Scillato e per la realizzazione della rampa d’accesso al viadotto saranno necessari 90 giorni.

Vedremo se almeno questi tempi saranno rispettati.

Comunque, non è disfattismo, ma quanto detto sopra spiega perché il Giappone è il Giappone, ovvero un popolo vero, unito, una Nazione autentica, all’avanguardia,… e perché noi invece siamo l’Italia, siamo la Sicilia, individualista, bloccata dalla burocrazia,dalla cattiva politica, dagli interessi personali, dal pressappochismo, dalla superficialità,…

Antonio2

 

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