Si è dimesso il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto (PD). Ieri era stato condannato
Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, del Pd, si e’ dimesso stamattina.
Lo ha comunicato egli stesso in una conferenza stampa.
Ieri Zambito era stato condannato dal Gup di Agrigento Francesco Provenzano, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, a due mesi e venti giorni di reclusione per la vicenda degli incarichi da lui conferiti, secondo l’accusa in maniera illegittima, nella qualita’ di presidente della Fondazione Teatro Pirandello.
Alla luce della legge Severino il sindaco rischiava una sospensione dalla carica per il periodo della condanna.
LA CONDANNA:
Il Gup del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato a due mesi e venti giorni di reclusione il sindaco di Agrigento Marco Zambuto, 42 anni, del Pd. Il giudice ha accolto la richiesta del Pm Matteo Delpini. Non luogo a procedere per il giornalista Domenico Vecchio. La vicenda e’ relativa agli incarichi, secondo l’accusa conferiti in maniera illegittima da Zambuto nella qualita’ di presidente della Fondazione Teatro Pirandello. Alla luce della legge Severino il sindaco ora rischia una sospensione dalla carica per il periodo della condanna.
Fonte: www.laspia.it
Mi faceva notare un mio amico, attento osservatore delle vicende politiche, che da alcuni anni a questa parte, il nostro Sindaco invisibile porti un poco di jella ai politici ai quali si lega di volta in volta. Di Cuffaro sappiamo tutto, o quasi, di Lombardo si è parlato di condanna per associazione mafiosa, di Savona( pare sia stato intercettato a colloquio non con padre Pio),adesso Zambuto ha qualche problema… Un consiglio: prima di accettare i suoi voti toccate ferro e qualche altra cosa.
Visto i risultati elettorali …….. per le passate europee , i suoi GRANDI elettori del PDDI castelbuonesi Tumminello – Polizzotto ecccc dovrebero partecipare al corso gratuito di formazione politica stile e morale , organizzato da Zambuto , chissa può essere utile.
Contrariamente a quanto sostiene l’illustre segretario del PD locale (“Non potevano lasciarlo lì dov’era?”) come se il suo partito a tutti i livelli fosse l’esempio del candore e della verginità, contrariamente a quanti sostengono che letale sarebbe stata la frequentazione tumminelliana (che pure ha avuto i suoi effetti) si può dire tranquillamente che i guai per Zambuto invece sono iniziati non appena è entrato nel PD. Deve essere rimasto immediatamente contaminato dall’atmosfera e dalle pratiche democratico-cristiane di questo partito, un tempo (secondo gli iscritti) depositario della superiorità morale, di fatto oggi (secondo molti) identico a Forza Italia.