Si insedia il nuovo consiglio di amministrazione della biblioteca comunale di Castelbuono

[Comunicato]. In data 22 dicembre alle ore 16.30 presso la sede della Biblioteca Comunale si è insediato, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Brancato Antonino, il Consiglio di Amministrazione della stessa composto dai Sigg.:

 

Dott.ssa Provvidenza Mogavero

Prof. Angelo Ciolino

Dott.ssa Marika Lima

Prof.ssa Daniela Di Garbo

Prof.ssa Domenica Conoscenti

 

Suggerimenti e proposte da parte del Consiglio saranno messi in essere e avranno l’intendimento di assegnare alla biblioteca il ruolo che le spetta.

 

La biblioteca pubblica può diventare anche un valido strumento per l’emancipazione civile e sociale dei cittadini.

 

Oggi più che mai, in un contesto di crisi economica e sociale, le biblioteche devono diventare anche un investimento che non si limiti alle funzioni tradizionali di promozione della lettura e supporto allo studio, ma promuova lo sviluppo socio – culturale degli individui e la qualità della vita.

 

La biblioteca è un bene comune. Lo è nel momento in cui deve dimostrare la sua indispensabilità come risorsa a disposizione della comunità. Deve essere una risorsa aperta, non autoreferenziale o gestita nel modo gerarchico tipico del settore pubblico italiano.

 

E’ uno spazio di eguaglianza, di informazione e cooperazione. Diventa pronto soccorso culturale proprio perché è un servizio universale.

 

C’è bisogno che si realizzi un welfare di nuovo tipo. Bisogna che le diverse risorse culturali siano condivise e si auto organizzino in uno spazio “sociale”.

C’è bisogno di tutti. Bisogna far partecipare i cittadini per una nuova democrazia culturale che

si realizzi anche in uno spazio che è quello di una biblioteca civica, istituzione democratica par

excellence, una diga contro l’imbarbarimento.

La teoria moderna di democrazia non ammette che ci siano cittadini ignoranti o disinformati.

 

Una biblioteca arricchisce il tessuto democratico rendendo possibile a ognuno di informarsi, e di formarsi, in un confronto con gli altri.

Ritengo che la democrazia e la qualità della vita non possano sopravvivere a lungo senza istituzioni che si oppongano alla marea nera, senza luoghi dove i cittadini possano riscoprire il valore della razionalità e della saggezza.

La biblioteca dunque, per sfuggire alla crisi necessita di trasformarsi in luogo di incontro, in una «piazza coperta» a disposizione di una intera comunità, esattamente come la piazza di un paese, di una città, di un quartiere, di norma e per tradizione fulcro della vita sociale, può ospitare eventi di vario tipo e può condurre la gente.

 

Così come si progetta lo spazio di una piazza, occorre tener conto nella progettazione della biblioteca del futuro, o meglio della “piazza del sapere”, degli elementi vitali che fanno di una piazza un luogo frequentato.

 

Siamo pronti a scommettere sul futuro della nostra biblioteca, cercando di dare un segnale forte alla cittadinanza. E’ necessario cominciare con qualcosa, il resto verrà da sé…

 

Marika Lima

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

4 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
4
0
Cosa ne pensi? Commenta!x