Sindaco: sulle Fontanelle tutto fumo e niente arrosto

(Riceviamo e Pubblichiamo)

Sig. Sindaco,
sarebbero tante, forse tutte, nessuna esclusa, le affermazioni da contestare nel suo post. Tuttavia ne contestiamo solo tre in particolare, quelle che conosciamo più in dettaglio, basandoci sui dati di fatto noti fino ad oggi.

  1. Lei dice: Per la ristrutturazione dei Teatri, il paragone viene fatto tra Castelbuono e Petralia Sottana. Infatti il Comune di Petralia Sottana ha dato l’incarico di progettazione nel 2013, invece per l’ex teatro Le Fontanelle, nel 2015 iniziavano i lavori con un finanziamento ottenuto durante la 2° Consiliatura Cicero

Lei non dice il vero: già nel 2004 lei, intervenendo alla fine di una commedia del Gruppo Teatro incontro, ebbe modo di dire che eravate in ritardo (nel 2004) ma che entro la fine dell’anno avrebbe presentato il progetto esecutivo. Altro che 2015, altro che Petralia che tra parentesi, ha già reso disponibile il suo teatro. Ci smentisca se può: abbiamo già proposto, qualche settimana fa il video in cui lei fa queste affermazioni

  • Lei dice: E’ giusto precisare che divenuto Sindaco nel 2017 dopo avere chiuso diverse vertenze, è stato dato dato l’incarico di progettazione nel 2019. Oggi abbiamo il progetto approvato con tutti i visti da parte della Soprintendenza, Genio Civile aspettiamo il decreto del finanziamento complessivo per 3.300.000 €

Se il progetto è pronto come lei dice, perché l’Ing. Sottile, con il beneplacito del segretario comunale e, immaginiamo, suo, ha rifiutato il 18/9 l’accesso agli atti ad un consigliere comunale che lo aveva chiesto formalmente, con tanto di richiesta protocollata, affermando testualmente:

Al momento si sta procedendo alla Verifica del progetto … Il procedimento istruttorio sarà concluso con l’Approvazione del progetto da parte della Giunta Municipale … Pertanto, nella considerazione che il procedimento per l’approvazione del progetto è in fase di definizione … si rinvia l’accesso agli atti richiesto dopo la data di approvazione del progetto.

Lasciamo da parte, ma solo per il momento, il fatto che l’Ing. Sottile e chi ha avallato questa risposta ha leso il diritto sancito dalla legge in particolare per i consiglieri comunali. Ma delle due l’una: il progetto è approvato o no? Se è approvato è ancora più evidente l’arbitrio, passibile di ricorso al TAR , nel “rinviare” l’accesso agli atti ad un consigliere. Se non è così, quello che lei dice non risponde al vero. Tra l’altro, per la cantierabilità del progetto, oltre ad una variante di piano regolatore necessaria per realizzare la strada in zona Madonna della Catena sottoposta a vincolo archeologico (e sarebbe ora che lei dichiarasse a chi serve questa inutile e obbrobriosa strada), voci dall’interno del palazzo comunale ci hanno sussurrato che servirebbe un esproprio per procedere alla realizzazione della strada.  Sottolineiamo che si tratta di notizie non consolidate che la invitiamo a smentire se è il caso. Quello che è certo che il progetto, anche se lo approvaste a breve (ma è la solita aria fritta che lei sostiene dal 2004, come abbiamo già detto, quindi non so che validità possa avere la sua affermazione) sarebbe comunque ben lungi dall’essere cantierabile per quanto detto. E rischieremmo quindi di perdere … “arrustu e capuliatu” (come suol dire chi ama davvero la castelbuonesità, non lei che probabilmente non sa bene di cosa stia parlando); nella parte dell’arrosto c’è il finanziamento recuperato (dal precedente sindaco Tumminello, lo dica questo sindaco Cicero: quello che lei trovò nel 2015 era ormai irrimediabilmente perso altrimenti) e nella parte del tritato c’è il cine-teatro Le Fontanelle. Ah dimenticavamo, c’è anche una parte per il fumo dell’arrosto: è quel fantomatico finanziamento aggiuntivo – ben venga se possibile – di cui ancora non c’è traccia concreta a parte gli strombazzamenti di qualche blog che ovviamente lei ritiene libero; a parte una istanza in esame da parte della commissione Bilancio che, sempre parlando per via del tutto ipotetica, dovrebbe essere trasformata in una delibera di Giunta Regionale la cui consistenza è tutta da verificare.

  • Lei dice: Sarà realizzata una struttura polifunzionale con tutte le attrezzature da teatro rendendo quegli spazi utilizzabili tutto l’anno.

Che lei realizzi, o voglia realizzare, un teatro non ci sembra rispondere al vero. Noi abbiamo letto approfonditamente l’ipotesi progettuale approvata a gennaio dalla sua giunta e la relazione tecnico-illustrativa redatta a marzo dal progettista da lei incaricato (tra parentesi, noi l’abbiamo letta perché è stata fornita al consigliere che aveva richiesto l’accesso agli atti, ma senza allegati ed elaborati: la cosa è curiosa perché la relazione sembra essere definitiva ma elaborati ed allegati no). Se l’ha letta anche lei, certamente saprà che la priorità assoluta nei lavori proposti è l’abbattimento dell’attuale struttura e la ricostruzione di un edificio poli-funzionale, buono per tutto, anche per cose che le stanno particolarmente a cuore, fruibile per niente. Segue una sovrapposizione di pedane (non pensiamo che si possa chiamare palco) e altri elementi poli-funzionali, nel senso prima precisato, e buon ultimo, tutto l’arredo teatrale. Non si capisce bene, non avendo avuto accesso ad allegati ed elaborati, se la galleria è un elemento prioritario o accessorio, messo lì per gettare negli occhi il fumo dell’arrosto perduto. A meno che quel fumo cui accennavamo al passo precedente, non diventi arrosto; ma nella storia non ci risultano da millenni taumaturghi di questa portata. Bene che vada (a lei) avremo “Quattri mura e un tietti”, buoni solo come … Non lo diciamo per non incorrere negli strali suoi e dei suoi affezionati sodali; anzi per cambiare diciamo che avremo un “grande vano”, con la seconda parola che può essere interpretata come sostantivo e come aggettivo.

Giusto per finire, una considerazione sulla “Castelbuonesità” che lei tanto dice di amare: signor sindaco intellettuale, lei sa in quale libro si trova il concetto di Castelbuonesità che ha espresso? Lo ha letto? Nel caso, lo legga e poi se ne riparla. Ci lasci dire che la parte, forse l’unica, che lei apprezza della citazione che ha fatto, è quella che attribuisce ai Castelbuonesi un “Complesso di superiorità”. Solo che chi ha formulato la frase da lei citata, e la maggior parte dei Castelbuonesi, vive questo stato solo come un metaforico e legittimo orgoglio di appartenenza al luogo natio; lei al contrario pensa che questo stato sia effettivo.

Stringi stringi il paragone del fumo e dell’arrosto calza perfettamente, perché nelle sue parole il fumo è senz’altro l’elemento fondante ma l’arrosto, egregio sindaco, è l’elemento drammaticamente mancante.

Comitato per Le Fontanelle

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