Solo Castelbuono ha paura dei numeri del Covid? I misteri della nostra comunicazione

In questa ultima settimana sembra che una nebbia ancora più fitta sia calata sul quadro generale della pandemia in corso a Castelbuono.
I numeri dei positivi hanno ballato come in una montagna russa, salendo e scendendo e poi ancora risalendo.
Da un lato abbiamo i positivi dell’amministrazione che, dopo numerose correzioni, sono stati indicati in 78, dall’altro abbiamo ancora quelli della Protezione Civile, gli unici ai quali ogni cittadino può liberamente accedere, che ne segnano ancora 58 al 1 dicembre.
Accanto a questo pandemonio numerico, tuttavia, sussiste un altro e più articolato problema rappresentato dalla qualità pessima delle informazioni messe a disposizione dall’amministrazione a Castelbuono.
E’ sufficiente gettare uno sguardo ad altre realtà per comprendere la chiara differenza riguardante i positivi, i guariti, i soggetti in isolamento fiduciario e i deceduti.
Chiunque invece osservi il contenuto delle informazioni Covid-19 a Castelbuono non troverà nulla di tutto ciò.
Le spiegazioni possono essere molteplici: il comune non riceve queste informazioni e non le pretende fino ad ottenerle, oppure le riceve ma non sa o non vuole fornirle.
Da marzo siamo stati abituati a ricevere un aggiornamento nazionale, puntuale alle 18, sull’andamento quotidiano dei contagi.
Abbiamo imparato a tarare le nostre riflessioni e i nostri comportamenti anche sulla base di quell’andamento.
Adesso che il Covid-19 ha fatto il suo drammatico ingresso a Castelbuono, portandolo a numeri che ne fanno uno dei più colpiti della provincia, siamo stati costretti all’immaginazione, alle ipotesi e ai dubbi, strascinandoci nella terra più lontana dalla certezza di una mezza risposta alla legittima domanda:
Ma cosa sta accadendo a Castelbuono?
Quei numeri devono essere conosciuti dall’amministrazione per attivare i servizi di assistenza, come nel caso dei soggetti in isolamento, perché è necessario decidere e predisporre quali servizi e come fornirli, oppure un semplice messaggio di cordoglio nel caso di eventuali decessi, alla stregua di ciò che leggiamo tristemente a Gangi.
Quei numeri devono essere conosciuti dai cittadini perché rappresentano l’unico parametro per tarare correttamente i propri comportamenti affinché tutti comprendano che le prescrizioni non riguardano una fantasia letta su internet o vista nei telegiornali ma che riguardano il paese reale che stanno vivendo: Castelbuono.
Quei numeri, infine, rappresenteranno la memoria storica di un evento che non ha risparmiato nessuno, nel dolore indelebile che ci ha visti tutti quanti uniti nella solidarietà e nel conforto.
Se gli altri comuni riescono in questa ordinaria compilazione di chiarezza allora non capiamo perché noi dobbiamo essere l’eccezione senza dover pensare che si tratti di incapacità oppure timore di rappresentare la realtà.
Faccia finalmente questo sforzo l’amministrazione: ci faccia capire cosa sta accadendo, è il suo dovere.
Gli altri comuni hanno amministratori capaci, leali, seri, professionali, sinceri, pacifici, vicini a tutti i cittadini ed alle loro esigenze e che non fanno differenze tra i cittadini di serie A (propri elettori, tutti muti e accondiscendenti) e cittadini di serie B che fanno solo sciacallaggio e cercano di dimostrare solo la propria esistenza in vita scrivendo sui blog.
Credo che questo articolo sia l’ennesimo per fare polemica, onestamente non credo che i comportamenti dei cittadini debbano cambiare solo se icasi sono 100 anziché 10 o 1000.credo che le regole dettate dall’assessorato e dal ministero della sanità non siano influenzati dalla presenza di più positivi. Inoltre, credo che il problema sia la gestione e dei referti da parte DELL’USCA… Grazie alle pressioni da parte del Sindaco e degli assessori da qualche giorno la lavorazione dei tamponi è stata affidata ad altro laboratorio, proprio perché consapevoli delle molteplici falle!!! Qualora si volesse avere certezza e contezza dei dati si può sempre contattare chi di dovere (dipartimento di prevenzione)! Buona fortuna…
Veramente alcuni paesi sono stati dichiarati zone rosse poichè c’erano molti casi (che erano simili a quelli del paese).
Il Sindaco e gli assessori, seppur abbiano lavorato bene, dovrebbero rispettare tutti i cittadini che chiedono chiarimenti (a chi devono chiedere al Papa?) e non scrivere “qualche zelante cittadino che pensa di certificare la sua esistenza” perchè ciò è vergognoso.
Spieghino bene come stanno le cose perchè un pò di confusione l’hanno generata anche loro con le loro tabelle oscene.
Chi difende l’attuale amministrazione in questo periodo rischia solo di fare cattive figure, appare parecchio difficile difendere l’indifendibile.
Stasera ci sarà l’ennesimo comizio on line del sindaco e scommetto che invece di dare risposte sincere ai cittadini si autocompiacera’ di quello che farà e sarà pure contento che i ristoranti oggi erano pieni di turisti. Con i numeri che abbiamo invece sarebbe più opportuno cercare di fare dichiarare Castelbuono zona rossa, chiudere scuole e uffici per 20 giorni e poi ripartire.
Staremo a sentire.
la signora marienza, che ammonisce alla maniera del Capo, ci dà l’autorizzazione a commentare o eventualmente a fare un post sull’acqua lorda che sta correndo nei nostri rubinetti? O facciamo polemica e sciacallaggio?
Vede signora marienza, i cittadini si dividono in due grandi categorie: quelli che scrivono le cose per senso civico indipendentemente dalla speculazione politica e da chi è il sindaco e quelli che scrivono solo per speculazione politica (come fece gente vicinissima a lei nel periodo 2012-2017) e perché hanno precise direttive e convenienze come facevano i suoi amici quando correva l’acqua lorda e il sindaco era un altro
Sig .Maria Enza mi dica cosa vuole leggere e come , che soddisfo la sua lettura o quella del Patron.
E i morti? Quanti sono i morti per il Covid?
Sono 3, 4 , 5 o solo uno ,come affermato dal Sindaco?