Sono in corso i lavori di trasloco del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo
Sono in corso i lavori di trasloco del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo. Le operazioni di trasferimento degli arredi, dei reperti e delle collezioni museali si protrarranno fino al 17 aprile 2017.
La collezione del Museo, dalla Badia sarà esposta definitivamente nella nuova sede all’interno di alcuni saloni del complesso San Francesco, recentemente restaurato. Finalmente una sede prestigiosa ospiterà le preziose collezioni create dal naturalista Francesco Minà Palumbo nel corso di studi svolti con costanza nel territorio delle Madonie fra il 1837 e il 1899.
Le collezioni comprendono reperti provenienti da ogni parte delle Madonie e attinenti a flora, fauna, geologia, preistoria, storia, agricoltura, industrie, ecc.
Esse pertanto offrono un quadro completo della Storia naturale e dell’attività umana nel territorio a partire dalle origini fino alla fine del secolo diciannovesimo e rappresentano la chiave di lettura della regione montuosa che è universalmente riconosciuta come la più importante unità biogeografica della Sicilia e del Mediterraneo centrale.
Diligentemente Castelbuono Live ci tiene informati sulle fasi di trasloco del Museo. Già il 9 febbraio u.s. abbiamo avuto modo di intervenire (cfr. ns. commento in merito alla notizia). Oggi riproponiamo l’APPELLO: nel trasloco manca l’opera più importante del nostro scienziato, proprio l’Iconografia della Storia naturale delle Madonie. Seicento tavole finemente dipinte dal Minà Palumbo, che, se fossero acquisite a completamento della donazione degli eredi naturali (la famiglia Morici), renderebbero il MUSEO-PINACOTECA un complesso unico nel patrimonio museale-artistico del Sud d’Italia e una fonte di ricchezza non solo culturale. Visto il totale fallimento fino ad ora delle Istituzioni comunali nel recuperare completamente e a costo zero le opere dello scienziato-artista più illustre della storia di Castelbuono, sarebbe auspicabile che tale impegno rientrasse nei programmi elettorali dei vari soggetti politici che si apprestano tra qualche mese a governare il paese, che a sua volta ha inderogabile bisogno di un rilancio concreto dei suoi beni culturali con le conseguenti ricadute socio-turistico-economiche. Il vero cambiamento della politica sta nel perseguire in pratica “il bene comune”…e questo è a costo zero!