Strada provinciale 9 (Castelbuono – Isnello – Collesano – Campofelice): la storia infinita

Venite a firmare per chiedere la strada nei giorni 11, 12, 13, 15 e 16 settembre 2023 nella sede della Costituente in via Mariano Raimondi n. 28 dalle 17:30 alle 19:30.
(Riceviamo e pubblichiamo) – Uno dei motivi per cui il nostro territorio è sempre meno appetibile per le imprese, ma anche per i giovani e le famiglie in genere, è la carenza di infrastrutture, prima fra tutte quelle di collegamento intercomunale.
Da molti anni, per esempio, la strada provinciale 9, che collega Castelbuono a Isnello e poi a Collesano e Campofelice, versa in condizioni pietose, ed è difficilmente percorribile con automobili che non siano fuoristrada, senza mettere a rischio l’autoveicolo e la stessa incolumità delle persone.
Si parla tanto di mobilità dolce e di città a rete madonita, ma siamo tornati ai tempi delle mulattiere e delle distanze incolmabili.
Ci avevano fatto sapere che era certo che la provinciale n. 9 sarebbe stata finanziata con i fondi del Po Fesr che scade il 31 dicembre 2023, e per questo motivo essa è stata esclusa dai progetti finanziati con la Nuova Strategia nazionale aree interne gestita dall’Unione dei Comuni Madonie.
Ma invece apprendiamo che il progetto non è pronto e la scadenza non sarà rispettata.
Sappiamo che a livello ragionale si sono trovate coperture alternative per diversi progetti privi di finanziamento in tutta la regione, ma la provinciale n. 9 è stata tagliata fuori.
Tutto ciò dimostra l’assoluta insensibilità dei centri di potere regionali verso la situazione di crisi economica e sociale, e di spopolamento, che stanno attraversando le Madonie, ma soprattutto l’irrilevanza della classe politica locale e della governance del territorio, buona a sostenere megaprogetti di osservatori astronomici e di seggiovie, e a organizzare sagre e inseguire ribalte mediatiche, inesistente quando invece si discute di problemi vitali per il nostro avvenire. E’ stata costruita in poche settimane una inutile strada che attraversa la dolina di Piano Battaglia, ma raggiungere questa località turistica rimane un’impresa!
La Costituente per Castelbuono pertanto sostiene la petizione popolare lanciata da cittadini dei comuni interessati, diretta ad ottenere finalmente il diritto alla mobilità intercomunale e al ripristino della viabilità lungo la strada provinciale n. 9, per avvicinare quattro comuni tra di loro così vicini, ma resi lontani dall’indifferenza di chi avrebbe il compito di curarsene.
Raccogliamo le firme nei giorni 11, 12, 13, 15 e 16 settembre nella nostra sede in Via Mariano Raimondi n 28 dalle 17,30 alle 19,30.
Costituente per la Castelbuono di Domani
E che dire delle altre …incompiute ? La Castelbuono San Mauro e la Castelbuono Petralia passando per Vicaretto ? Strade già tracciate e percorribili in fuoristrada, ma mai ultimate. La strada per Sempria versa in condiziononi pietose mentre quella per le contrade Cuprania e Ferro non sono più percorribili. Insomma andava meglio 40 anni fa. Altra strada che manca all’appello e’ il collegamento Mandrazze Scunnito Pedagni, che consentitirebbe di alleviare il traffico di attraversamento per Castelbuono, specie nella stagione estiva. Ricordo che Scunnito ha una sola via di accesso, attraverso un ponte strettissimo e in condizioni precarie. Queste sono in sintesi le opere importanti per Castelbuono, assieme alla rete idrica e l’individuazione di aree idonee per i parcheggi gratuiti. Come al solito manca la pianificazione e la scelta delle vere priorità !!
La strada per Petralia e quella per San Mauro potrebbe a mio avviso contribuire al contrasto dello spopolamento nelle Madonie, anche vista in un’ottica di apertura della stazione ferroviaria di Castelbuono. Sulle Alpi ci sono addirittura le ferrovie che si arrampicano lungo i costoni delle montagne, oltre che alle strade. E’ stato miope pensare che l’ambiente si preserva lasciando fuori l’uomo, il nostro è un ambiente che si è evoluto insieme all’uomo. Inoltre con una strada percorribile sarebbe più semplice presidiare i nostri boschi visto che ormai i pastori sono pochissimi e molto bosco versa in stato di abbandono.
Per favore, spiegare il concetto contenuto nella prima frase in relazione allo strano rapporto causa (nuove strade) – effetto (ripopolamento di un territorio morto). E’ stata la mancanza di queste due strade o la mancanza di lavoro che ha fatto perdere per esempio 2000 abitanti a Castelbuono in 20 anni?
Quando sarà aperta quest’altra opera faraonica ferroviaria vedremo quanti come te prenderanno il treno e quanti la macchina per andare a Palermo o all’aeroporto.
infrastrutture
certamente Campofelice non cresce perchè c’è lavoro, ma perchè molti palermitani e madoniti decidono di vivere li e prendersi un treno la mattina arrivando comodamente alla stazione centrale di Palermo, magari prima accompagnando i figli in una scuola di Cefalù. Puntare sulla residenza di lavoratori pendolari potrebbe essere un modo per contrastare la perdita di abitanti, soprattutto per i territori delle basse Madonie. La mancanza di queste due strade ha probabilmente accelerato il declino demografico delle alte Madonie, nonchè l’abbandono totale di territori oggi non accessibili se non a piedi dopo ore di camminata. Sono convinto che un territorio senza infrastrutture, ovviamente tenendo in considerazione il rispetto dell’ambiente, non può crescere.
E’ chiaro che il tutto dovrebbe essere all’interno di un progetto ampio e sistemico di miglioramento della viabilità regionale, potenziando il trasporto pubblico
saluti
Mi stupisce, enormemente, come mai gli Amministratori dei paesi coinvolti, e precisamente i sindaci di Castelbuono, Isnello e Collesano, non hanno mai fatto una autorevole pressione nei confronti della Provincia o Città Metropolitana, che dir si voglia (cancia u maistru, ma a musica è sempri a stissa). Forse un loro intervento non avrebbe avuto una certa eco e quindi, non sarebbe servito ad incrementare la loro notorietà? Come mai, i sindaci dei Comuni interessati, non hanno chiesto, ufficialmente, la chiusura della strada, considerato che per le pessime condizioni non potrebbe essere attraversata né dai veicoli privati, né, sopratutto, da mezzi pubblici?
Ma tu figurati se questi tre sindaci sono interessati a cose di questo genere. Quello di Isnello ha la testa per aria tra funivia, stelle e nulla più, quella di Collesano non pervenuta. Il sindaco di Castelbuono, se si fosse trattato di problemi dei ristoratori e della gastronomia o se non avesse potuto aprire facebook solo per qualche giorno o se si fosse trattato di presiedere qualche ente inutile o di dare la scalata all’unione dei comuni allora avrebbe mosso le montagne. Ma per una strada che collega diversi paesi, cosa vuoi che gliene possa fregare? Tanto lui col gippone di propietà alimentato con la benzina pagata coi suoi soldi che usa anche per arrivare a tavola vuoi che non possa andare a Isnello o a Collesano? Gli altri si arrangino!
I tratti di strada sono violentati e flagellati dalla incuria e incapacità gestionale dei pseudo-dirigenti regionali il tutto integrato dalla miopia ed indolenza della classe politica .
è inutile lamentarsi!!!!! avete voluto questo ” operatore fontaniere”????? ¿ora non lamentatevi!!! e subite le sue angherie e i suoi soprusi verso i cittadini!!!!!! solo in questo eccelle l’innominato!
Parole sante. La colpa è solo degli elettori, non del sindaco!
se nessuno troverà una qualche maniera più o meno ortodossa di svegliare gli Amministratori Locali dal loro coma profondo
…Non ci resta che piangere !
Tutti parlate sulle vostre strade però mi meraviglio del sindaco di Castelbuono che non parla della SP130 che adesso è più di 7 anni che i ragazzi per andare a scuola devono fare il giro per Finale di Pollina vergogna!!!
Con l’abolizione delle province è venuto a mancare il riferimento politico su cui potere fare delle pressioni. Con l’ istituzione delle città metropolitane è sparita la possibilità di collegamento con tale struttura. Il presidente della città metropolitana è il sindaco di Palermo che per decenni se ne è fregato delle periferie, e il nuovo fa lo stesso . Dove vanno a finire i soldi spillati col bollo auto? Non sarebbe necessaria un’accurata indagine da parte della magistratura? In ultimo non dimentichiamo la sp9 bis Collesano -Scillato che versa in condizioni pessime.
Il problema è che hanno tolto le province ma hanno lasciato le SP in seno a nessuno. Se avessero trasformato le strade provinciali in strade comunali oppure in nuove strade regionali (affidarle comunque a qualche ente pubblico esistente visto che le province non esistono più) ci sarebbe stato qualcuno che probabilmente se ne sarebbe occupato. Sicuramente la soluzione non è rimettere le province, un carrozzone pieno di consiglieri e dipendenti inutili. Secondo me la soluzione sarebbe affidare le strade delle ex province alla regione creando le SRS (strade regionali siciliane). Queste strade non sono presenti solo in Sicilia e in Sardegna: sarebbe un modo per crearle ed evitare quindi la ricomparsa delle province. Far resuscitare le province solo per le strade sarebbe un’assurdità e uno spreco che oggi non possiamo più permetterci.
Mia chiedo quale sia la posizione del Circolo di Castelbuono, riguardo i fatti gravi e annosi raccontati dalla costituente.
Lo chiedo perché ai vertici del circolo ci sono, il sindaco di Isnello e l’assessora di Isnello… o paisi un ci n’erani!
Ah, ah, ah, ah, ah ah
L’unica soluzione pratica e significativa e’ quella di boicottare le future elezioni,consegniamo tutti le schede elettorali.
Inoltre vorrei fare notare come il tratto di autostrada casello Buonfornello -Castelbuono soffre di un male incurabile.
Perché non mettere un punto raccolta firme sia a Collesano e Isnello?