Taglio del bosco comunale di Castelbuono il 22 giugno la presentazione del piano
Si presenta il Piano per il taglio del bosco comunale
Il sindaco Antonio Tumminello ha organizzato per il 22 giugno alle ore 18,30
un incontro con la cittadinanza, i tecnici e le imprese del settore
Dopo l’approvazione dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente (Comando Corpo Forestale), vista la richiesta formulata dalla nostra Amministrazione n.16828 del 10 dicembre 2014 e il parere tecnico di conformità del Servizio 15 dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Palermo del 22 dicembre 2015 il Piano Economico e di Gestione del bosco comunale al Piano Forestale è ormai una realtà anche dopo il recente via libera da parte dell’Ente Parco delle Madonie.
Il Piano sarà illustrato alla cittadinanza, ai tecnici e alle imprese del settore dal sindaco Antonio Tumminello mercoledì 22 giugno 2016 alle ore 18,30 presso l’Aula Consiliare.
Il Piano di Gestione del bosco comunale è stato redatto dall’agronomo Andrea Puccia e lo studio dello stesso Piano è stato richiesto dal Parco delle Madonie. Il Piano è suddiviso in 18 sezioni di taglio ed è esteso 348.83.35 ettari. La superficie dell’area ricade nelle seguenti contrade: Bosco, Barraca, Canalicchio, Pizzo Castellana, Piano Sempria, Cozzo Luminario, Valle Intera, Valle Girasa, Piano Ferro e Piano Pomo.
«Tutto il bosco comunale di Castelbuono – si legge nel Piano di gestione – negli anni Trenta è stato oggetto di un progetto per il quale è stata elaborata una planimetria, nella quale l’area boschiva è stata suddivisa in 18 sezioni di taglio e di diversa superficie».
Obiettivo del Piano è quello di definire un modulo gestionale che, senza trascurare gli aspetti naturalistici ed ambientali, sia in grado di far ripartire un settore economico del tessuto sociale castelbuonese, che nei decenni passati ha fornito reddito e benessere a molte famiglie della cittadina, conferendo al prodotto legno/carbone un maggiore valore aggiunto.
«Per raggiungere questi scopi – si legge ancora nel Piano – ci vuole una corretta gestione del bosco, effettuata sulla base delle normative di settore e che una volta avviato il taglio della Iª sezione si prosegua negli anni, senza bisogno di attendere delibere, gare di appalto, autorizzazioni, pareri e nulla osta vari».
Ho ancora davanti agli occhi le immagini terrificanti del 16/6 e adesso leggo del taglio di altri alberi….Mah..senza parole 🙁
Il nostro è un bosco ceduo. Ha “bisogno” di essere tagliato. Lo è stato per tanti secoli e solo per questo ne possiamo ancora godere. Anzi, siamo in fortissimo ritardo con i tagli ed è una situazione molto pericolosa. A causa della nostra politica inefficiente non si taglia il bosco da troppo tempo. Era ora che si riprendesse questa antica attività che ha permesso per secoli il sostentamento di decine di famiglie con la produzione di legna e carbone. Anche oggi potrebbe essere una lucrosa attività per tanti, come lo era una volta. Se solo la politica lo capisse!
Naturalmente la cura del bosco mediante taglio, è un’arte antica e non può essere affidata a chicchessia.
Per chi non sa cos’è un bosco ceduo:
Il ceduo (dal latino caedo, “io taglio”) è una forma di governo del bosco che si basa sulla capacità di alcune piante di emettere ricacci se tagliate. Questo tipo di formazione boschiva è quindi costituita essenzialmente da polloni, cioè da alberi provenienti da rinnovazione agamica (moltiplicazione vegetativa). Con il taglio il popolamento non viene sostituito nella sua totalità ma solo nella parte epigea.