Teatro Le Fontanelle: La sfida di non rimanere un’opera inefficiente

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(Riceviamo e pubblichiamo) – La riapertura del Teatro Le Fontanelle di Castelbuono non è solo una questione di ristrutturazione, ma una sfida per scrivere una nuova pagina della storia culturale del paese. Non possiamo permetterci che, dopo anni di attesa, il teatro diventi solo un’altra struttura vuota e abbandonata, priva di una governance solida. Questa è l’occasione per fare in modo che Le Fontanelle non resti un monumento a sé stessa, ma diventi un centro vivo, pulsante di cultura, e un motore di sviluppo per Castelbuono.

La tradizione culturale di Castelbuono affonda le radici nel Teatro di Corte dei Ventimiglia, e oggi il Teatro Le Fontanelle ha il potenziale di diventare il cuore pulsante di una cittadina che ha conquistato una reputazione internazionale grazie a eventi come l’Ypsigrock Festival e l’impegno instancabile degli operatori del Museo Civico e di tutte le associazioni culturali. Un teatro, per una comunità, non è un lusso, ma una risorsa fondamentale che stimola l’economia locale: dai ristoranti agli alberghi, passando per negozi e attività commerciali che beneficiano dell’afflusso di pubblico. La riapertura del teatro può diventare una leva per la crescita turistica ed economica del paese, ma solo se gestita in modo adeguato.

E qui entra in gioco il modello gestionale fondazionale. Non basta aprire le porte del teatro: occorre una governance professionale, ma al tempo stesso ancorata al controllo pubblico. Una fondazione permetterebbe di gestire il teatro in modo snello ed efficace, con la libertà di attrarre risorse pubbliche e private, ma con l’assicurazione che l’Amministrazione comunale possa mantenere il controllo strategico. Non si tratta solo di “riaprire” un edificio, ma di garantirgli una programmazione continua e di qualità, che risponda alle esigenze della comunità locale, ma che sappia anche attrarre visitatori da fuori.

Un punto cruciale è la necessità di competenze mirate e sinergiche nella gestione. In primo luogo, occorre una figura professionale in grado di curare l’offerta artistica, selezionando eventi e collaborazioni che rispondano alle aspettative di un pubblico eterogeneo, ma anche di chi visita Castelbuono per scoprire la sua vivacità culturale. Accanto a questa competenza, è altrettanto importante la presenza di un team con esperienza nella gestione amministrativa ed economica, capace di garantire la sostenibilità del progetto e di orientare le risorse verso iniziative innovative e coinvolgenti. Queste competenze complementari sono ciò che servirà per evitare che il teatro diventi l’ennesima opera inefficiente, incapace di rispondere alle aspettative.

Castelbuono ha tutte le potenzialità per diventare un polo culturale di riferimento. Non possiamo permettere che il Teatro Le Fontanelle rimanga l’ennesima promessa non mantenuta. L’Amministrazione ha una grande opportunità nelle mani: un teatro ben gestito non solo arricchirebbe la vita culturale del paese, ma potrebbe essere anche un motore per l’economia locale. Non sprechiamo questa occasione.

Salvatore Abbate

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