Tre giovani castelbuonesi arrestati mentre irrigavano una piantagione di cannabis
Si è concluso con l’arresto di tre giovani castelbuonesi il servizio di contrasto alla coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti svoltosi lo scorso fine settimana nella cittadina madonita da parte dei militare della locale Stazione Carabinieri.
Sono stati infatti tratti in arresto C.D., L.V.M. e F.M., tutti poco più che ventenni sorpresi mentre erano intenti a irrigare una piantagione di 11 piante di cannabis indica di varia altezza in contrada “Paratore”. Dopo giorni di appostamenti nella fitta vegetazione, i militari hanno sorpreso i giovani con le taniche d’acqua ancora in mano, tanto che non hanno potuto fare altro che ammettere i propri addebiti. Condotti presso il locale Comando Stazione, i tre venivano dichiarati in arresto per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e quindi condotti presso il Tribunale di Termini Imerese per il rito direttissimo. Dopo la convalida dei provvedimenti i tre venivano sottoposti all’obbligo di presentazione alla P.G. per tre giorni la settimana e rimessi in libertà.
(Fonte: Esperonews.it)
Ammazza che “punizione”! Manco una multa di, che so, 2000-5000-10000 euro.
Una multa sarebbe un ulteriore danno per i genitori che già vivono pesantemente il problema dei loro figli.
Meglio la rieducazione, obbligandoli a svolgere dei lavori socialmente utili (naturalmente non retribuiti). Visto che erano bravi con le piante, potrebbero curare il verde pubblico. Magari controllando di tanto in tanto che non piantino cannabis nelle villette comunali, come è successo una volta quando esisteva un’aiuola attorno alla fontana di Piazza Margherita. Chi si ricorda? 🙂
A 20 anni si è maggiorenni per cui i genitori… Cmq, scontare coi lavori socialmente utili anche le eventuali multe.