Respinto il ricorso. Lapunzina resta sindaco di Cefalù

IL TAR CONFERMA IL VOTO DI CEFALÙ.

 

Respinto il ricorso di Edoardo Croci, il Tar della Sicilia ha confermato l’elezione di Rosario Lapunzina a sindaco di Cefalù. Ha impiegato poche ore il tribunale amministrativo regionale per chiudere, forse definitivamente, la controversia sul voto di maggio.

 

La sezione presieduta da Filippo Giamportone ha riconosciuto la regolarità della consultazione superando così la tesi contraria sostenuta da Croci e da Giovanni Serio secondo i quali il voto sarebbe stato falsato dalla presenza tra i candidati di Vittorio Sgarbi.

 

Il tribunale di Marsala e la corte d’appello di Palermo avevano giudicato Sgarbi “incandidabile”: aveva perso, secondo la legge elettorale siciliana, il diritto all’elettorato passivo perché era sindaco del Comune di Salemi sciolto per infiltrazioni mafiose. Non poteva quindi partecipare alla prima consultazione utile: quella di maggio, appunto. Sgarbi ha invece deciso di correre lo stesso. La sentenza definitiva sulla sua “incandidabilità” è arrivata quando non era più possibile fermare la macchina elettorale già partita.

 

L’assessore regionale agli enti locali aveva preso così la decisione di mantenere il nome di Sgarbi sulla scheda. E ora il Tar dice che non si poteva fare diversamente. In ogni caso il risultato elettorale (Sgarbi è arrivato terzo) non può essere messo in discussione: troppo grande il distacco – oltre 1.300 voti – tra Lapunzina e Croci.

 

Lo stesso Croci aveva, a urne chiuse, riconosciuto la sconfitta escludendo il ricorso. C’era, in quella dichiarazione, un’assunzione di responsabilità: un’eventuale ripetizione delle elezioni non solo avrebbe creato un vuoto amministrativo ma avrebbe pesato sulle già esauste casse comunali.

 

Ma dopo qualche giorno Croci ha cambiato idea. Determinante sarebbe stata la “moral suasion” esercitata dal gruppo dirigente del Pdl di Cefalù tra cui l’ex sindaco Simona Vicari.
La decisione del Tar, ha commentato Lapunzina, “non fa che riconoscere appieno la volontà popolare”. “Mi dispiace – ha aggiunto il sindaco – per quei pochi legati a precedenti amministrazioni che credevano ancora sulla possibilità di annullare il netto e indiscutibile responso delle urne. Ora possiamo continuare a lavorare con maggiore serenità. Tutta la città, che si confronta con l’emergenza ereditata dalle precedenti amministrazioni, ne aveva tanto bisogno”.

 

Oltre a confermare la validità dell’elezione di Lapunzina, il Tar ha anche condannato i ricorrenti al pagamento delle spese del giudizio.
“È una decisione – ha commentato il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo – che sono certo farà felici tutti i cittadini di Cefalù che, in questi primi mesi guidati dall’amministrazione Lapunzina, stanno assistendo alla rinascita della loro città, devastata dal malgoverno di centrodestra”.
(lavoceweb.com)

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Cosa ne pensi? Commenta!x