Un riconoscimento a Puppinu çè-çè. La proposta proviene da Facebook

Foto fine anni’50, si riconoscono mastro Nzulo dietro il deschetto, alla sua sinistra il celeberrimo Puppinu çè-çè e màsciu Caliddru seduto di traverso (Fonte: CastelbuonoStorie di Massimo Genchi)
Sul frequentatissimo gruppo Facebook “Sei di Castelbuono se…” è apparso un post in cui è stata proposta l’intitolazione di una via di Castelbuono a Giuseppe Marguglio, personaggio meglio conosciuto come Puppinu çè-çè. Tanti castelbuonesi hanno manifestato un forte apprezzamento per la proposta. Il ricordo di Puppinu çè-çè si è impresso nell’animo di molti per le doti di simpatia e bontà manifesta, certificata da quanti lo hanno conosciuto.
Autore della proposta è Michele Sarrica che così ha scritto:
Mi spiace che anche nel nostro paese la storia sia come una ventata di moda e certi personaggi vengono cancellati con la loro scomparsa, personaggi mitici, come Peppino! Non sarebbe il momento di dargli dei meritati riconoscimenti, come, ad esempio, il titolo di “musicante” ad onorem” o di dedicargli una strada? Queste persone, che sono state già defraudate del privilegio di condurre una vita “normale” non meritano almeno la nostra postuma riconoscenza? Personaggi come Peppino ci hanno insegnato quanto possa essere dura e difficile la vita e che, malgrado tutto” bisogna avere negli occhi e nel cuore sempre quella fiammella accesa del sorriso e della gioia di vivere? Un abbraccio da parte del tuo collega!
Se porta voti e/o consensi, la generosa proposta sarà sicuramente abbracciata dall’amministrazione comunale, come con le intitolazioni del 2012. In caso contrario…
Cari amici Castelbuonesi, sono davvero felice che molti di voi condividano la proposta di fare qualcosa per Peppino al fine di non fare spegnere del tutto il ricordo di questo mitico personaggio che molti di noi ancora ricordiamo con infinito affetto. I giovani non possono sapere chi è stato e cosa abbia rappresentato nella vita sociale del nostro amato paese. E sarebbe davvero delittuoso non mantenere vivi gli ultimi scampoli di memoria che noi più anziani teniamo ancora accesi. E’ inutile dirvi che i ricordi quando diventano comuni rappresentano anche la storia della collettività, le radici su cui edificare l’avvenire. Grazie!
Propongo una soluzione più soft dell’intitolazione di una strada: Una targa ricordo accanto alla sua ultima abitazione.