Università di Palermo, 27.000 aspiranti studenti per 10.000 posti. A medicina ne entrerà solo 1 su 9
A fronte dei 10.017 posti disponibili nei corsi di laurea, l’Università di Palermo, alla scadenza delle iscrizioni ai test d’ingresso, ha ricevuto 27.059 domande. I candidati sono complessivamente il 13% in piu’ rispetto a quelli dell’anno scorso. “Un numero che nell’ultimo triennio e’ in costante crescita -dice il rettore Roberto Lagalla- dagli oltre 22 mila del 2011 si e’ passati ai quasi 24 mila del 2012 e agli oltre 27 mila di quest’anno. Un segnale di interesse degli studenti e delle famiglie per l’offerta formativa dell’Ateneo palermitano”. La piu’ richiesta è Medicina, dove a contendersi i 405 posti ci saranno 3.574 aspiranti (+15%), mente altri tassi partecipazione si registrano anche ad Architettura (circa 3,1 candidati per ciascun posto), Farmacia (4,64 candidati per ciascun posto), Scienze (4,46 candidati per ciascun posto), Scienze Motorie (circa 3,1 candidati per ciascun posto) messo a concorso) e per i corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie (in media quasi 10 candidati per ciascun posto
E’ tristissimo che in un paese ormai non democratico si decida il futuro di un/a ragazzo/a con un test.
3574 futuri Medici in corsa per 405 posti.
VERGOGNA
Non lamentiamoci se poi gli ospedali hanno alcuni Medici scecchi ccu giummu.
Magari tra i 3100 circa esclusi ci potrebbero essere alcuni futuri Eccellenti Professionisti tagliati fuori da uno stupido Test.
VERGOGNA
Auspico che questo sito possa mettere online i Cognomi dei futuri vincitori.
Quanti padri farebbero carte false per garantire il futuro desiderato al proprio figlio?
VERGOGNA
mah…
è un problema complesso, con radici anche nella costituzione che, recita tra l’altro “..ai capaci e meritevoli…”
la modalità di selezione purtroppo ha i suoi limiti
dettate essenzialmente dal costo
per entrare in una delle famove IVY league americane si comincia con applications ben prima di finire le superiori
ovviamente ci sono rette da 40000 o più dollari annui
anche se sistemi di borse di studio permettono la frequenza gratuita a una larga fetta (dal 30% al 50% talvolta)
certo è che neppure ci può pensare un’università dove puoi gaiamente iscriverti a prescindere delle capacità e impegno dimostrate fino a quel momento. perchè la qualità scadente (sempre più) degli studenti è il primo alibi di un’Università che non funziona e lascia “abbandonato a sè stessa” la matricola.la selezione così nascente anch’essa è asimettrica contando spesso più fattori psicologico motivazzionali che di reale capacità e merito.
sono dell’idea che percorsi selettivi più profondi e complessi andrebbero attivati, al fine di evitare schemi “one shot”
d’altro canto ci piaccia o no, siamo in unmondo globalizzato, e la logica del “pezzo di carta” è foriera solo di cocenti delusioni per i giovani e le famiglie.
e neppure è sostenibile il tutti laureati e tutti disoccupati