Vaccino Covid, ictus dopo 10 giorni dalla seconda dose, poi diagnosi di SLA. La moglie al Giornale d’Italia: “Sono disperata”

Riportiamo la lettera che la signora Pina Puccia di Castelbuono ha pubblicato sul Giornale D’Italia, moglie di Mario Bertola ammalatosi SLA a 54 anni e che fino a 18 mesi fa era una persona sana. Dopo aver ricevuto il vaccino l’11 settembre del 2021, l’uomo è stato ricoverato in ospedale. La diagnosi è stata: ictus post vaccino.

Sono la moglie di un malato SLA di 54 anni che fino a 18 mesi fa era una persona sana, felice di vivere e sempre positiva. Ma un giorno tutto è cambiato quando per poter continuare a lavorare ci impongono di fare il vaccino Covid. Noi abbiamo tentato in tutti i modi di non farlo perché eravamo contrari, non perché siamo no-Vax ma perché ci eravamo documentati su questi sieri e ci eravamo convinti che non erano sicuri.

Vaccino Covid, ictus dopo 10 giorni dalla seconda dose, poi diagnosi SLA

Siccome abbiamo due figlie da crescere ci siamo dovuto piegare a questo ricatto. I sintomi sono comparsi lo stesso giorno del vaccino, dolore al braccio punto d, inoculo, dopo 2 giorni mancanza di forza nella mano dello stesso braccio, e dopo pochi giorni disartria. Ci siamo recati al pronto soccorso e lo hanno ricoverato. Era il 29 settembre 2021, il vaccino era stato fatto l’11 settembre, dopo 10 giorni di ospedale è stato dimesso con diagnosi di ictus post vaccino. Però passava il tempo e lui peggiorava sempre più, la cosa non era chiara, così ci siamo messi a contattare vari neurologi, è stato un entra ed esci dagli ospedali fino a quando a giugno 2022 è arrivata la diagnosi di SLA. A oggi mio marito, non cammina non muove le mani e le braccia e per poter parlare ha bisogno di un puntatore oculare. Mi chiedo se sia giusto tutto questo. Mio marito era sano e felice di vivere ora mi chiede continuamente che vuole morire. Tutto questo deve venire alla luce.

Sono a conoscenza di tanti altri casi come il suo è la cosa ancora più inquietante è che la SLA post vaccino è ancora più aggressiva. Voglio giustizia lo devono ammettere che questi sieri non erano sicuri, anche perché scientificamente ci sono degli studi di come la proteina spike causa malattie. Chiedo a tutti coloro che si trovano nella nostra stessa condizione di segnalare AIFA perché più siamo meglio è, per cercare di ottenere giustizia. La SLA è una malattia terribile e non si può contrarre per colpa di un vaccino che alla fine si è dimostrato inefficace.

Lettera inviata a Il Giornale d’Italia della signora Puccia Pina.

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