Viadotto Himera, due treni in più tra Palermo e Catania

Da oggi circoleranno due treni in più tra Palermo e Catania. La misura anticipa di qualche settimana un più consistente potenziamento dei collegamenti tra i due capoluoghi che, previsto per dicembre, sarà invece avviato entro la fine di aprile. Regione Siciliana, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, nell’ambito del progetto di velocizzazione dei collegamenti ferroviari sull’Isola, hanno raggiunto un accordo per ridurre i tempi di attuazione del programma. Ciò consentirà anche di agevolare la mobilità dei cittadini dopo l’improvvisa chiusura di un tratto dell’autostrada A19 Palermo-Catania.

CISL. Un commissario straordinario con ampi poteri di progettazione e realizzazione degli interventi stradali e autostradali. L’impiego “attivo” dei forestali sul fronte della prevenzione e del dissesto idrogeologico. Il ricorso alla “cooperazione assistita” Stato-Regione in tema di fondi Ue per infrastrutture di trasporto e collegamento. E una corsia preferenziale all’Ars per il varo della riforma degli enti di area vasta “perché tra le competenze di liberi consorzi e città metropolitane, rientra proprio la materia dei collegamenti stradali secondari”.

Sono le proposte della Cisl Sicilia a seguito della frana e del cedimento di un pilone del viadotto Himera, nell’autostrada Palermo-Catania. “Un crollo che pesa come un’ipoteca sul presente e sul futuro dei siciliani – lamenta Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia – anche alla luce della situazione disastrata della viabilità nell’Isola e dell’arretratezza dei collegamenti ferroviari tra l’est e l’ovest della regione”. È la drammaticità della situazione, sostiene in una nota la Cisl, che impone “l’intervento coordinato Stato-Regione e anche la nomina di un commissario straordinario quale garanzia di massima celerità degli interventi.

Il neo-ministro Del Rio non perda tempo”, esorta la Cisl. Ma al di là dell’emergenza e dell’eccezionalità della situazione, è necessario, sostiene Milazzo, un “intervento a tutto tondo nella gestione del territorio regionale”. I disastri, infatti, vanno prevenuti con opere di messa in sicurezza e “i lavoratori forestali hanno competenza e capacità che non possono essere ignorate”. Tra l’altro, “l’impiego attivo dei forestali nella prevenzione del dissesto idrogeologico costerebbe alle casse pubbliche meno di quanto costa poi far fronte ai disastri che il dissesto genera”. La Cisl denuncia, inoltre, “l’inammissibile esclusione dell’autostrada Catania-Ragusa dal piano nazionale delle infrastrutture strategiche e sollecita il governo regionale a intervenire su quello nazionale affinché l’opera sia realizzata e il territorio del sud-est della Sicilia non subisca questa penalizzazione”.

(Fonte: GDS.it)

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