Convegno: 30 anni di vincolo paesaggistico nelle Madonie

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4 Commenti

  1. piro ha detto:

    I vincoli servono a poco se non promuovono iniziative,. Diversamente imbalsamano . . . atrofizzano. E di iniziative edificanti ne esistono tante.

  2. Piro Nicolo ha detto:

    3 architetti, un dottore (veterinario, agronomo, scienze sociali, filosofia, telelogia, metafisica, occultismo ?) e un ingegnere (elettronico, civile, strutturista, informatico?). E dei 3 architetti – che anche “dottori” sono, ce n’ è uno che sia paesaggista? Quali le tematiche da dibattere e di quel che diranno, verranno, sia pure succintamente, informati lettori e i cittadini? O il tutto sarà roba da museo? Per favore: serietà, pertinenza e coerenza, ma anche sostanza.

  3. utente ha detto:

    30 anni di vincoli sono serviti ad inibire qualsiasi iniziativa imprenditoriale e a far spopolare il territorio. Vergogna

  4. nicolò piro ha detto:

    È possibile anticipare, almeno per somme linee, gli ambiti che verranno discussi per soggetti chiamati ad intervenire? Così non può più andare. Riprendiamoci l’ Italia e i nostri Comuni. I giovani abbandonano le Madonie, ho letto su Cefaluweb. E la lattura è avvenuta in Germania e mi ha fatto male. Basta con le mistificazioni. Concretezza, serietà, compostezza politica. Il mondo corre, l’ Italia è indietro di almeno cinquant’ anni, e Milano è semplicemente una farsa, scrive la stampa internazionale. Corruzione e malaffare impreversano e qualcuno che vuole essere si propone di voler cambiare l’ Europa. Insomma, questa italia non è da cambiare. È l’ Italia di Salvini e Di Maio, Berlusconi e Meloni, Singaretti e Fratoianni che sembra aver preso il posto del : Pietro Grasso.

    C’ è rabbia. Il dolore lacera. L’ angoscia distrugge. Blog’s e Quotidiani continuano a ripiegarsi su sé stessi.

    Parole, parole, parole e stupidi protagonismi. Si guarda all’ indietro, poiché non si è capaci di quardare in avanti . . . sfidare il presente per preparare il futuro. Petralia Soprana, il borgo più bello d’ Italia. Anche Gangi è stato il borgo più bello d’ Italia ed oggi lì c’ è un commissario, poiché la politica è fallita. Facciata e eterna bellafigura, chiacchiere e dibattiti Hanno preso il sopravvento sul pensiero e sulla ragione.

    Usciamo dal sogno!

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