Una proposta che sentiamo di condividere
[da Facebook]
Gentile Sindaco, componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, quest’anno sento proprio la necessità di avanzare una proposta.
Devozione, sacralità e religiosità castelbuonesi vogliono che in occasione della processione in onore della nostra Patrona donne e uomini che abbiano fatto un voto alla Madonna sfilino a piedi scalzi in segno di ringraziamento per qualsivoglia grazia ricevuta.
Tutto ciò avviene nel corso della novena che precede la festa, nel pieno rispetto della tradizione, ma puntualmente viene disatteso durante la Processione conclusiva quando a mostrarsi alla popolazione non è la statua che rappresenta Sant’Anna ma il Teschio stesso della Santa, dietro il quale in abito rigorosamente scuro, sfilano, quasi fosse una passerella, rappresentanti delle istituzioni, locali e non, membri di comitati culturali, delegati di varie organizzazioni, e chi più ne ha più ne metta…
Lo confesso, anche a me in passato è capitato di partecipare, è un’emozione e non lo nego ma per le migliaia di persone che ai bordi delle nostre vie osservano il corteo è molto più emozionante vedere un teschio seguito da fedeli a piedi nudi in rigoroso silenzio che un carosello di fasce tricolori, molte delle quali, senza troppe ipocrisie e giri di parole, sconosciute ai più.
La mia proposta è questa: perchè non restituire tradizione al popolo, alla devozione che i castelbuonesi hanno verso la loro Santa, perchè non onorare promesse e richieste di speranza?
Se tradizione vuole…tradizione sia!
Sono certa che la Sua amministrazione passerebbe alla storia per umiltà, qualità in cui, evidentemente, non si sono distinte le precedenti… “Evviva evviva a Matri Sant’Anna”.
Annalisa Bertola
Era ora che la giusta riflessione di Annalisa,avesse una voce,dato che nella mente di tanti era balenato questo giusto pensiero,pensando a chi con fede, scioglie il proprio voto,grati alla Santa. Confidando nel buon senso di chi di dovere puo’ migliorare sicuramente,la vera sacralita’ della processione in onore e devozione alla Madre Sant’Anna
Si tratta di scegliere tra la manifestazione di religiosità (poco intimistica a dire il vero) e la solennità della massima espressione civica in cui ogni castelbuonese (anche ateo) si riconosce. Io sono per salvare entrambe con un inevitabile compromesso.
Cara Annalisa, condivido pienamente quello che hai scritto. Qualche anno fa, io e mia sorella, abbiamo fatto parte del Comitato di Sant’Anna e ricordo che avanzammo la stessa proposta, senza però sortire il risultato sperato. Io non sono molto fedele, però ho molto rispetto per chi sente e vive la fede. Spero tanto che stavolta tu sia più fortunata. Lo spero per tutti noi.
Ancora complimenti!
Ma a piedi scalzi senza calze? altrimenti non vale….
sono felice di questa tua giustificatissima iniziativa che spero abbia un seguito .
Avete notato quanti invitati dietro al Sacro Teschio? Bene, io li ho contati: 31 file da 6 fanno per un totale che supera i 180. Un numero senza precedenti. Tenuto conto che molti invitati non hanno partecipato (ne conosco tantissimi) desumo che saranno stati spediti almeno 300 inviti. Altro che precedenza ai fedeli a piedi scalzi! Ho calcolato che tra la Reliquia e l’ultimo dei devoti a piedi nudi c’era una distanza di quasi cento metri (quanto da Sopra u Ponti al Crocifisso).
Trovo giusto che a sfilare in processione dietro la Reliquia della Santa Patrona vengano invitati anche i rappresentanti della società civile. Rappresentati in quanto titolati a rappresentare le forze politiche, militari, produttive, culturali, etc. Ma chi rappresentavano tutti questi invitati? Molti solo sé stessi.
Cara Annalisa, perchè la Chiesa con la sua fede e la sua religiosità deve introdursi in ogni scelta della vita di un cittadino laico, condizionando scelte istituzionali e legislative e in modo contrario organi governativi non possono far parte di una manifestazione religiosa?