Il consigliere Giuseppe Pitingaro risponde a un commento su CastelbuonoLive: “Prioritario il rispetto delle regole sul commercio nelle aree pubbliche, a tutela di tutti i cittadini e dei commercianti ambulanti e locali”
Pubblichiamo l’email del consigliere Giuseppe Pitingaro in risposta al commento del sig. Francesco che, nell’articolo dal titolo “Castelbuono. Altri consiglieri ufficializzano il loro passaggio al gruppo consiliare “misto”. Stasera in diretta streaming Tumminello spiegherà le ragioni della crisi” così commentava:
“Ma è vero che nel loro servizio al pubblico hanno presentato con il consigliere Pitingaro un’ordine del giorno per non fare venire gli ambulanti e si sono portati al consiglio anche i commercianti paesani?”
Di seguito la risposta del consigliere Pitingaro:
Carissima redazione di CastelbuonoLive, sapete bene come la penso sul commento anonimo, ecco perché non risponderò direttamente al Sig. Francesco sulla domanda “astutamente falsata”. La cosa più grave è che il messaggio è discriminatorio nei confronti dei venditori ambulanti e che lo si vuol lasciare passare come da noi supportato. Tutto questo non risponde a verità. Quello che è stato scritto è grave ed offensivo nei nostri confronti di tutti, dei venditori locali ed ambulanti; inoltre in quell’occasione non è stato invitato nessun commerciante.
Abbiamo solo posto in Consiglio un’interrogazione per il rispetto delle regole sul commercio nelle aree pubbliche del nostro Comune, a tutela di tutti i cittadini e dei commercianti ambulanti e locali.
Voi lo sapete meglio di me che la concorrenza regola il mercato e che noi ne siamo a favore. E’ necessario però stare attenti alla concorrenza sleale in un momento così delicato della nostra economia. Noi siamo per il rispetto delle regole e non possiamo essere diffamati da una persona che commenta senza neanche firmarsi.
Vi invio copia dell’interrogazione depositata agli atti del consiglio di giorno 08/07/2014. Fatela avere al sig Francesco, da qui si vedrà se gli sta a cuore la crescita e il miglioramento di una condizione che sta degenerando giornalmente.
A seguire l’interrogazione consiliare:
Fermo restando che in economia la concorrenza regola il mercato, da alcuni giorni mi sono arrivate diverse segnalazioni da alcuni nostri cittadini e da qualche commerciante, sui venditori ambulanti che frequentano la nostra comunità.
In merito alle richieste, mi sono documentato presso gli uffici di competenza e preso atto del regolamento comunale che disciplina le diverse tipologie A/B/C e D, all’art. 3 paragrafo 4 si evince che per quanto riguarda la tipologia C a cui afferiscono gli itineranti provenienti da altri comuni, possono esercitare la loro attività nel territorio del Comune di Castelbuono, purché muniti di apposita autorizzazione Comunale che non ha nessun costo e che può essere negata in funzione di non osservanza del presente regolamento o per motivi igienico-sanitario.
Dai documenti richiesti risultano in regola:
6 itineranti appartenenti alla L.59/63 con licenza da produttore al consumatore e
3 itineranti, rivenditori appartenenti alla L.R.18/95.
Il resto degli itineranti che frequentano il nostro paese non solo non hanno apposita autorizzazione comunale ma non rispettano nemmeno l’art.33 sullo svolgimento dell’attività, come:
La sosta temporale che non deve essere superiore ad un’ora e che lo spostamento da una postazione all’altra deve essere di almeno 400 metri.
Qualcuno inoltre mi faceva notare che ci sono anche commercianti che si sono sistemati in pianta stabile.
Ma anche qua non risultano richieste né autorizzazioni rilasciate per la tipologia D (vedi art. 3 dello statuto art.34 e art.38) che ne regolamenta la tipologia e l’allocazione dove possono essere assegnati dei posteggi in area stabile del presente regolamento descritti per lo svolgimento di attività di commercio di prodotti alimentari.
Piazza S. francesco, , Piazza San Paolo, inizio di via Santuzza e Ponte Secco.
Adesso alla luce di questa non osservanza del Regolamento Comunale chiedo a Lei Sig Sindaco:
Quale iniziativa intende intraprendere nei confronti di questi venditori ambulanti a garanzia dei nostri cittadini e dei nostri commercianti locali?
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